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COMUNICATO DEL GRUPPO GIÙ LE MAN DA LA VALSUSA
by GIÙ LE MAN DA LA VALSUSA Tuesday, Nov. 29, 2005 at 3:22 PM mail:

COMUNICATO DEL GRUPPO GIÙ LE MAN DA LA VALSUSA


L'imponente manifestazione di dissenso da Bussoleno a Susa che ha mobilitato oltre 70 mila persone è stata una tappa fondamentale della protesta contro il treno alta velocità Torino - Lione.
Una quantità di persone simile non si era mai vista in una valle come la nostra. Ciò vuol dire che non eravamo soli ma che molte persone al di fuori della valle hanno capito che il TAV Torino-Lione è un danno per tutti i cittadini italiani.

NOI CHIEDIAMO CHE I SISTEMI MILITARISTI DI OCCUPAZIONE DEL TERRITORIO SIANO DEL TUTTO SMANTELLATI ED ELIMINATI. Oggi Mompantero è la testimonianza della finzione della democrazia italiana. Quando la popolazione non accetta i soprusi imposti dall'alto, viene usata la forza per schiacciare chi difende la propria libertà.
LA LIBERA CIRCOLAZIONE NEL NOSTRO TERRITORIO È UN NOSTRO SACRO DIRITTO: SOLO NEI PAESI TOTALITARI E MILITARI ESISTONO SITUAZIONI SIMILI.
Ma ciò che più ci preme in questo momento è far capire a tutti ciò che rappresenta l'inizio dei lavori a Venaus. Non è un semplice carotaggio. Non è una semplice trivellazione. Bensì un vero e proprio tunnel di servizio lungo 7 km e dal diametro di 6 metri!
Tale tunnel rischia di essere NOCIVO A TUTTI I VALSUSINI, A TUTTI I TURISTI DELLE OLIMPIADI, A TUTTE LE FORZE DELL'ORDINE PRESENTI NELL'AREA.
CON VENAUS INIZIERÀ UN VERO E PROPRIO GENOCIDIO.
I demoni presenti nelle montagne fremono sotto la spinta delle oscure figure speculatrici che vogliono il TAV. Queste persone che hanno firmato un patto con il diavolo, vogliono far uscire dalle montagne queste forze sataniche per scatenare un vero e proprio inferno nella Valle di Susa.

Forse neanche la presenza dei simboli sacri della Madonna del Rocciamelone e della Sacra di San Michele potrà scacciare il male che vuole colpire la Valsusa.
Le pacifiche popolazioni della Valle stanno cercando di scongiurare questo pericolo. Stanno cercando di far capire a tutti che aprire la bocca dell'inferno nella Valle significa condannare a morte i Valsusini e non solo. La forte brezza della Valle diventerà tetro vento di morte che soffierà amianto e uranio anche su Torino, seminando lutti anche fra le popolazioni cittadine.
Invitiamo dunque tutti a prendere coscienza del pericolo infernale che incombe sulle nostre teste.
Bisogna impedire l'inizio dei lavori a Venaus a cominciare dalla presa di possesso dei terreni che avverà il 30 novembre. La presenza dei risoluti valligiani e di chi ha veramente capito lo sterminio che pochi malvagi individui senza scrupoli vogliono causare, sarà necessaria per fermare le armate del male che in ogni modo, con la violenza e l'inganno, tenteranno di occupare le nostre terre.

La libertà ci appartiene, ma i malvagi vogliono farci credere che è un diritto labile e debole. Noi vogliamo dimostrare che la difenderemo e che il nostro spirito è puro e incorruttibile.

LA DIFESA DEL NOSTRO FUTURO E DI QUELLO DEI NOSTRI FIGLI È UN OBBLIGO MORALE CHE OGNI PERSONA DI COSCIENZA HA NEL SUO CUORE E NEL SUO SPIRITO.

Molte catastrofi erano inevitabili e imprevedibili.
In Valsusa possiamo evitarla.

Per il gruppo GIÙ LE MAN DA LA VALSUSA
Dario CATTI
Giorgio BALTERA


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