«Sono circondati, ho un groppo allo stomaco a sentire le urla»
Mobilitazione via sms: «Ci picchiano, venite»
L'allarme dei manifestanti presenti al presidio subito rilanciato nel web. «Stanno caricando, distruggono tutto. Aiuto, aiuto»
Uno scorcio della home page del sito http://www.notav.org MILANO - «Stanno caricando, distruggono tutto. Aiuto, aiuto». «Ci han massakrato fai girare, ci han buttato e siamo chiusi nel presidio». «Siamo tanti feriti e non lasciano passare neanche le ambulanze». Sono i primi messaggi sms inviati dai valligiani presenti al presidio anti-Tav appena le cariche della polizia sono incominciate. Subito raccolti dagli attivisti dei comitati, sono stati immediatamente fatti circolare in una sorta di catena di Sant'Antonio e immediatamente messi in rete. LA DIRETTA - Il sito NoTav ha raccontato con una sorta di diretta web quanto stava succedendo negli accampamenti di Venaus. «A Venaus hanno sfondato attaccando le persone, intenzione di offendere: niente spinta, direttamente manganellate in faccia». «Ci hanno circondato, adesso sono tutti in un prato circondati da un cordone di polizia, li hanno avvertiti di sbaraccare e li hanno accerchiati». «Sono circondati dalla polizia, ho un groppo allo stomaco a sentire le urla». «Un fotografo ha un piede rotto, ad un altro hanno rotto la macchina fotografica, altri giornalisti le hanno prese». I COMMENTI - E poi i primi commenti a caldo: «Che non usino la ruspa che hanno usato per buttare giù le barricate contro il presidio». «Quello che non hanno fatto i terroristi-anarcoinsurezionalisti-squatter della Valsusa è stto fatto dalle forze di polizia: in piena notte la polizia ha attaccato direttamente, picchiano le persone presenti. Complimenti alla nuova dittatura italiana». «Le forze dell'ordine non consentono all'ambulanza di passare: nemmeno in guerra si vedono cose simili». LA MOBILITAZIONE - Anche Indymedia ha rilanciato l'appello alla mobilitazione: «Chi può raggiunga Venaus il prima possibile, fate giri di chiamate. Ora e sempre no Tav». Il sito di controinformazione segnala anche la preparazione per il 17 o il 18 dicembre di una manifestazione contro la Cmc, la cooperativa di Ravenna che si è aggiudicata l'appalto dei lavori: «Ovunque esista coinvolgimento a questi progetti, ditte di costruzione, fornitori di materiali, appalti, subappalti, ecc. deve nascere opposizione,si esprima dissenso, contestazione, lotta. No Tav... No Ponte... no Cmc». Alessandro Sala (asala@corriere.it) 06 dicembre 2005
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