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[Via Lecco] I mediatori accusano il Comune: è il grande assente
by rassegna stampa (corriere) Wednesday, Dec. 28, 2005 at 11:02 AM mail:

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«Le istituzioni non siamo noi». Don Virginio Colmegna passa la giornata in via Lecco, discute, incontra il prefetto, convoca riunioni estemporanee, offre un salone per la cena, alle 10 di sera torna in strada perché almeno i bambini trovino un tetto. Lo fa perché Dio raccomanda la carità e perché è un uomo generoso. Non è compito suo, fare da coordinatore tra le istituzioni. Ma il poliziotto che ha fatto sgomberare i 200 rifugiati dal palazzo occupato, in strada trova lui, don Virginio, e a lui si affida per cercare una soluzione. A mezzanotte gli immigrati sono ancora sul marciapiede e il presidente della Casa della carità sospira: «Siamo amareggiati, crediamo che le associazioni della società civile abbiano fatto un grande sforzo di mediazione». Sforzo fallito. Graziella Carneri, responsabile politiche sociali della Cgil, altra mediatrice non istituzionale, accusa: «Qualcuno ha preferito trasformare l’emergenza sociale in problema di ordine pubblico. Il Comune è stato incapace di gestire questa situazione».
A rappresentare Palazzo Marino, in via Lecco, c’è un funzionario dei servizi sociali. Si affanna per l’intera giornata al telefono. Contatti con l’assessore Maiolo. Offerte di posti nuovi, diversi, alternativi. Tutti rifiutati, per la pretesa dei rifugiati di rimanere uniti. Cade nel vuoto anche la proposta di sistemare donne e bambini piccoli. E allora anche chi è lì a mediare solo per impegno di carità avanza un sospetto: «Se dietro i continui no - prosegue don Colmegna - c’è qualche gruppo ideologico, noi stiamo lontani mille miglia». Che non significa bloccare l’assistenza.
Il sospetto rimbalza a Palazzo Marino: «La situazione - accusa l’assessore alla Sicurezza, Guido Manca - è stata strumentalizzata dai centri sociali. Consigliamo agli interessati, vere vittime, di accettare il piano del Comune». Aggiunge il vicesindaco, Riccardo De Corato: «Non si capisce come mai questi rifugiati politici si siano incontrati tutti insieme a Milano e per quali strane combinazioni si ritrovassero ad occupare lo stabile di via Lecco».
Tra mediatori stremati e speculatori nell’ombra, alle 23, da via Lecco parte una telefonata al Tribunale dei minorenni, per chiedere almeno la tutela dei bambini.

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