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In una ex scuola i profughi di via Pucci. La Maiolo: nuova proposta per i sudanesi
by dal corriere Sunday, Jan. 08, 2006 at 12:06 PM mail:

Il centrosinistra: serve un coordinamento tra gli enti. Lombardi: troveremo soluzioni soddisfacenti.

«I 45 eritrei che abitano in via Pucci saranno trasferiti in una struttura migliore». Il prefetto Gian Valerio Lombardi assicura che una parte dei rifugiati di via Lecco saranno ospitati in un centro di viale Fulvio Testi, come già annunciato dal Comune. È la prima, parziale soluzione alle polemiche ancora aperte sulla sistemazione dei 253 rifugiati che avevano occupato un palazzo a metà novembre. Le trattative proseguono: ieri i partiti dell’Unione hanno incontrato il prefetto, che in mattinata aveva visitato proprio la struttura di via Pucci. «Le forze politiche del centrosinistra - spiega a nome della delegazione Franco Mirabelli, segretario provinciale dei Ds - credono che si debba trovare una soluzione al più presto per evitare che si torni all’emergenza. Non ci interessa la polemica politica, e infatti al prefetto abbiamo chiesto di svolgere un ruolo per attivare la collaborazione tra i diversi enti».
In questo senso, una prima risposta arriva dal Comune: «Tornerò a visitare i sudanesi che vivono in viale Ortles - spiega l’assessore ai Servizi sociali, Tiziana Maiolo - e proporrò loro di valutare l’ipotesi di spostarsi in viale Piceno, nel convitto con 60 posti messo a disposizione dalla Provincia. Se accetteranno, saremo ben lieti di favorire il trasloco».
L’alloggio dei rifugiati resta una questione aperta. Oggi ci sarà un incontro tra le associazioni che li hanno assistiti. «Il piano di alloggi è aperto e in divenire», ribadisce il Comune. «Ho fatto presente ai rappresentanti del centrosinistra - ha aggiunto ieri il prefetto - che questi problemi si devono risolvere con gradualità e con l’aiuto di tutti, ma devo dire che con questo primo passo per gli eritrei di via Pucci anche il comune di Milano ha dato una risposta alla mia richiesta di sistemare meglio una parte dei rifugiati che non era nelle condizioni migliori». Lombardi si è inoltre dichiarato disponibile a seguire la vicenda con continuità, al fine di arrivare «a una soluzione soddisfacente e che aiuti queste persone in un percorso di inserimento nella società».
Alla serie di incontri e trattative su via Lecco, si aggiunge anche il colloquio tra il presidente della Provincia, Filippo Penati, e il candidato sindaco della Casa delle Libertà, Letizia Moratti. Lunedì Penati chiederà alla Moratti di farsi portavoce presso il Governo, nella sua qualità di ministro, di alcune questioni, tra cui anche via Lecco. «Se la richiesta dei rifugiati è la casa - spiega Penati - sarà respinta al mittente, ma se le loro condizioni attuali non sono degne di una città come Milano, credo sia compito delle istituzioni di trovare dormitori e luoghi attrezzati».

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