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Notiziario sulle lotte dei lavoratori 11-12/1/2006
by centro documentazione e lotta Friday, Jan. 13, 2006 at 12:36 PM mail: cen_doc_lotta@yahoo.it

SOMMARIO: Metalmeccanici, Star, Vanetta-Stoppani, Tabacchine, Ferrovie, Ims, Fiat, Itca, Componenti, Quadrifoglio

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* Notiziario del Centro di Documentazione e Lotta
11-12/01/06 *
* http:\it.geocities.comverbanoarchivilc11_05.htm
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http:\it.geocities.comcen_doc_lotta *
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11 gennaio 2006

METALMECCANICI: SCIOPERI http://www.lapadania.com

Per giungere al rinnovo del contratto delle tute blu
federmeccanica e sindacati si incontreranno nuovamente
oggi per continuare la trattativa. Ieri le riunioni
sono durate sei ore. Nel corso della mattinata è stato
affrontato il tema dell’apprendistato mentre invece
durante il pomeriggio c’è stata una riunione ristretta
dei vertici di fiom, fim e uilm e di federmeccanica
per un esame della situazione. In merito invece
all’affermazione di federmeccanica secondo cui i
margini di aumento ormai sono ristretti oltre alla
proposta già fatta di 94,5 euro con un prolungamento
della durata del contratto di 7 mesi Regazzi ha invece
affermato che "i margini dovrebbero essere larghi".
Ieri mattina sono state bloccate dai metalmeccanici le
autostrade in tutto il nord con conseguenti disagi per
migliaia di automobilisti. Alcune centinaia di
lavoratori hanno bloccato un tratto della tangenziale
di Bologna, in zona fiera. Si sono concentrati davanti
alla manifattura tabacchi in via Stalingrado a Bologna
e hanno composto un corteo. Di lì hanno raggiunto la
sede regionale della rai, percorrendo la tangenziale.
Un’altra manifestazione ha provocato la chiusura, in
entrambe le direzioni, dell’uscita di Reggio Emilia
sull’autostrada del sole. Nel bergamasco un gruppo di
manifestanti ha attuato un presidio e la polstrada di
Treviglio ha così chiuso l’autostrada in tutt’e due i
sensi di marcia obbligando gli automobilisti diretti a
Milano ad uscire a Bergamo mentre quelli diretti a
Venezia sono stati fati uscire a Capriate San
Gervasio. Anche l’autostrada Torino-Milano,
all’altezza dello svincolo di Chivasso è stata
bloccata ieri mattina da circa 200 metalmeccanici che
manifestano per il contratto.
In Campania lo sciopero indetto da fim, fiom e uilm,
ha portato le tute blu a manifestare sia per le strade
sia davanti alle stesse aziende. A protestare gli
operai della whirpool, della fiat, della fincantieri,
dell’alenia e della magnaghi. Numerosi i blocchi
stradali che hanno interessato via Argine alla
periferia nord di Napoli, nei pressi dello
stabilimento whirlpool. Bloccata anche la statale
sorrentina. In diverse fabbriche si sono tenuti
incontri dinanzi gli ingressi.

STAR: OCCUPATA http://www.ilmanifesto.it/

I lavoratori della Star di Corcagnano (Parma) hanno
occupato lo stabilimento per protestare contro la
decisione della direzione aziendale di chiudere le
lavorazioni. L'impianto, che produce sughi e derivati
del pomodoro, conta un centinaio di dipendenti fissi e
130 stagionali. Secondo Flai, Fai e Uila si tratta di
una realtà produttiva che non risente di crisi di
mercato o finanziarie. L'azienda ha comunicato di
volere cominciare lo smantellamento degli impianti da
lunedì 16. La decisione di occupare lo stabilimento è
stata presa dall'assemblea tenuta ieri.

VANETTA-STOPPANI: OPERAI SI INCATENANO CONTRO LA CIG
http://ilmattino.caltanet.it/

La lunga pausa nella trattativa non ha giovato alla
vertenza dei lavoratori della Vanetta-Stoppani di
Marcianise tornati, ieri, in agitazione. Ancora una
volta con una protesta "estrema", come l'hanno
definita, per richiamare l'attenzione sui problemi di
una classe operaia di nuovo alle strette: incatenati
ai cancelli dello stabilimento in zona industriale a
Marcianise, in attesa di un vertice in Prefettura. Ad
inscenare la manifestazione di protesta, Nicola Elia
delegato provinciale della Uilcem e dipendente della
ditta chimica ritrovatosi, come gli altri lavoratori,
in cassa integrazione per un altro mese dopo la
prolungata cigs a ridosso delle festività. Le Rsu
avevano proposto che la cigs fosse applicata su base
settimanale in modo da non penalizzare troppo i
dipendenti e che per alcuni di essi fosse previsto
un'integrazione salariale a fronte della presenza di
ditte esterne che tuttora lavorano alla Stoppani.
Nulla di tutto ciò è stato fatto. Tradotto in cifre,
la cassa integrazione significa poco più di 700 euro
in busta paga. Secondo quanto si è appreso dopo
l'intervento delle forze dell'ordine che hanno rimosso
il blocco ed invitato le parti alla collaborazione, il
vertice sarà convocato dal Prefetto già in settimana.


TABACCHINE DELLA VALLE CAUDINA: 70 POSTI A RISCHIO
http://ilmattino.caltanet.it

Fino ad ora le loro istanza non sono state accolte da
nessuno. Provincia e Regione sono rimaste sorde e
completamente assenti, col risultato che settanta
lavoratrici del tabacco, alle quali mancano pochi anni
per tagliare il traguardo della pensione, stanno
correndo il rischio di perdere lavoro, reddito e
contribuzione. Si tratta di donne di San Martino Valle
Caudina, Cervinara e Rotondi, molte delle quali
rappresentano per le loro famiglie l'unica fonte di
reddito. Operaie stagionali, che l'imprenditore che ha
rilevato lo stabilimento Ati di Santa Maria Capua
Vetere, non vuole riassumere perché ha deciso di
chiudere per sempre l'opificio entro il 28 di gennaio
e trasferire la produzione a Battipaglia in provincia
di Salerno. Anzi, sembra che abbia addirittura
anticipato la chiusura visto che i pochi operai fissi
in forza allo stabilimento hanno trovato i cancelli
chiusi, ritrovandosi in ferie pur non avendole
richieste. Le operaie si sono ritrovate in assemblea
ieri sera nell'aula consiliare del comune di Rotondi,
messa a disposizione dell'amministrazione, per
decidere nuove forme di lotta anche in vista di un
incontro che si terrà domani pomeriggio con il
prefetto di Caserta. Queste donne dieci anni fa
lavoravano a pochi passi da casa, presso lo
stabilimento Ati di Campizze di Rotondi, che,
nonostante, fosse uno dei più moderni della catena, fu
chiuso. Ed allora dopo una lunghissima vertenza
accetteranno il trasferimento a Santa Maria Capua
Vetere, sacrificandosi con orari impossibili. Ma ora
anche questa opportunità sembra sfumare nel silenzio
assordante di chi dovrebbe tutelare i loro diritti.


12 gennaio 2006

FERROVIE: 2 GIORNI DI SCIOPERO
http://www.ilmanifesto.it/

Scatta oggi la protesta dei sindacati di base del
Comitato 12 gennaio: a un anno dalla storica assemblea
di Bologna e sull'onda del disastro ferroviario di
Crevalcore, i lavoratori tornano a bloccare i treni
per protestare sulle condizioni di sicurezza. Lo
sciopero sarà di otto ore, dalle 9 alle 17, in tutta
Italia tranne che nel Lazio, dove è invece in
programma per domani uno sciopero regionale, sempre
dalle 9 alle 17, dei confederali. L'autorità garante
ha bollato come "irregolare" lo sciopero di oggi, ha
inviato al ministro Lunardi la segnalazione di
"fondato pericolo" relativo alla protesta, chiedendo
la precettazione dei lavoratori. I confederali stanno
trattando per revocare lo sciopero di domani (quello
dei ferrovieri laziali), che diverrebbe a sua volta
irregolare dopo quello di oggi.

METALMECCANICI: IN IRPINIA VENERDÌ LA MOBILITAZIONE
http://ilmattino.caltanet.it
IMS: TAGLI AL PERSONALE

Continua la battaglia dei lavoratori del comparto
metalmeccanico nell'ambito della vertenza per il
rinnovo del contratto. Venerdì le maestranze di tutte
le aziende metalmeccaniche incroceranno le braccia per
quattro ore al termine di ogni turno. La decisione è
arrivata nella mattinata di ieri, nel corso di un
vertice tra i segretari dei confederali di categoria.
Ieri è stato affrontato anche il nodo Ims, l'azienda
di Morra de Sanctis i cui vertici societari sono
intenzionati ad operare una serie di tagli sul
personale. L'incontro si è concluso, però, con un
verbale di mancata conciliazione. I vertici societari
hanno rifiutato qualsiasi controproposta dei
sindacati, confermando la necessità di aprire una
procedura di mobilità per almeno 15 dipendenti sui
circa 120 attualmente in organico. I tagli dovrebbero
interessare i lavoratori delle postazioni singole
soppresse nell'ultimo periodo. A questo punto la
pratica passa all'ufficio regionale del lavoro. Nella
mattinata di ieri, nel frattempo, alcuni operai della
Ims, non appartenenti al sindacato confederale, hanno
manifestato il proprio dissenso in una manifestazione
di protesta nei pressi degli uffici dell'ispettorato
del lavoro.

FIAT: SCIOPERO VENERDI' PER IL CONTRATTO
http://ilmessaggero.caltanet.it

Le tute blu della Fiat di nuovo in sciopero per il
contratto. Proclamato per venerdi prossimo 8 ore di
sciopero nello stabilimento Fiat di Cassino e nelle
altre fabbriche metalmeccaniche del comprensorio a
sostegno del rinnovo del contratto.
La protesta, indetta a livello nazionale, si terra a
livello locale venerdi nel territorio cassinate dove
sono concentrate le più grosse aziende metalmeccaniche
della provincia con circa diecimila lavoratori.

ITCA E COMPONENTI: SCIOPERO
http://ilmessaggero.caltanet.it

Sciopero in due aziende dell’indotto Fiat di Cassino.
Alla Itca (250 dipendenti) tre ore a turno e alla
società Componenti (118 addetti) quattro ore per ogni
turno per sollecitare il rispetto degli accordi
sindacali. Negli stabilimenti Itca 6 e 7 i sindacati
hanno chiesto,invano, riunioni periodiche per la
verifica degli accordi stipulati l’estate scorsa. In
queste due aziende 70 su 250 lavoratori a rotazione
sono in cassa integrazione straordinaria, periodo che
terminerà il prossimo agosto.

QUADRIFOGLIO http://ilmessaggero.caltanet.it/

Tornano in piazza i ceramisti del distretto
industriale di Civita Castellana. Gli oltre 400
dipendenti del gruppo Quadrifoglio manifesteranno
lunedi,davanti alla sede dell'agenzia Sviluppo Lazio,
per protestare contro i ritardi del finanziamento che
deve dare il via al piano di sostegno e rilancio della
ceramica Quadrifoglio.
Si tratta di un accordo sottoscritto alla Regione
Lazio sette mesi fa. La decisione è scaturita al
termine di un assemblea in cui i dipendenti hanno
severamente bocciato il comportamento dell'ente
regionale che sta ritardando oltremisura l'operazione
salvataggio, non avendo ancora messo a disposizione il
primo finanziamento di 900 mila euro.
I notevoli sacrifici fatti dai lavoratori non hanno
trovato da parte di Sviluppo Lazio un adeguato
sostegno. «Di fronte a questa situazione - hanno fatto
sapere le rappresentanze sindacali - la protesta si è
resa necessaria per far emergere i veri responsabili
di questa complicata vicenda». I sindacati di
categoria Filcem-Cgil e Femca-Cisl hanno chiesto un
incontro urgente ai vertici di Sviluppo Lazio e
informato della situazione sia il presidente della
Regione Lazio che l'assessore al Bilancio.

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