Bologna, rinviati a giudizio 29 no global per eversione
BOLOGNA (Reuters) - Ventinove no global sono stati rinviati a giudizio per violenza e minaccia, con l'aggravante dell'eversione, dopo che il 27 ottobre 2004, nell'ambito di una iniziativa di "autoriduzione", entrarono in un cinema del centro di Bologna senza pagare il biglietto.
Lo ha deciso il gup di Bologna Gabriella Castore al termine dell'udienza preliminare, accogliendo la richiesta del pubblico ministero Paolo Giovagnoli.
Agli atti dell'inchiesta non risultati nessuna denuncia né da parte del gestore del cinema, né da parte degli spettatori e i fatti sono stati qualificati da un rapporto della Digos.
La prima udienza del processo è stata fissata per il 5 maggio 2006.
"Non ci tapperanno la bocca, ma continueremo nelle nostre lotte", ha detto uno degli esponenti dei Disobbedienti bolognesi. "E' curioso che nessuno si sogni di muovere addebiti ai metalmeccanici per i blocchi in stazione e in strada, mentre le nostre lotte vengono bollate come eversive".
L'iniziativa dei no global avvenne durante la cosiddetta settimana di "San Precario", una serie di manifestazioni e proteste di sensibilizzazione per "la diffusione della cultura e i saperi a beneficio di tutti".
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