In occasione di una delle tante visite effettuate al CPT di Lamezia Terme, il gestore della “rossa” cooooperativa, Raffaello
Conte, si lascia andare in un simpaticissimo quanto inquietante spettacolo, ne ha per tutti! Dall'ideologo Piperno alla cavallerizza Rosa Tavella, dai noglobal ai comunisti dell'ultima ora, dall'Unipol a Gianni Speranza, dagli sporchi immigrati al riconoscimento dell'extraterrestre Masella!
++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
cpt_coreano.jpg, image/jpeg, 410x308
Venerdi' 24 novembre ci siamo recati, accompagnati dall’Onorevole Dorina Bianchi,
presso il Centro di Permanenza Temporanea di Lamezia Terme gestito
dalla cooperativa sociale "Malgrado Tutto" al cui comando
c’e’ Raffaello Conte, per una “gradita visita a
sorpresa”.
Siamo arrivati alle 19.40 circa e dopo aver avvisato i Carabinieri della
presenza del parlamentare, gli stessi ci hanno accompagnato al posto
di guardia dell'ingresso della struttura detentiva per migranti. Gli
agenti di pubblica sicurezza presenti (in tutto 6-7), dopo averci
chiesto i documenti per effettuare la registrazione dei dati
personali sul registro del Ministero degli Interni, hanno contattato
telefonicamente i loro superiori, per avere l'autorizzazione
all’accesso nel centro. Gli agenti presenti all'interno del
gabbiotto appartenevano sia al corpo di Polizia che a quello della
Guardia di Finanza. Singolare, per questi ultimi, l’utilizzo
delle fascette a strappo che si attaccano alla divisa "Anti
Terrorismo Pronto Intervento". Dopo che l'agente di
Polizia ha chiesto alla parlamentare a quale partito
politico appartenesse, senza ovviamente ricevere
risposta, lo stesso ha riferito che la parlamentare aveva
l’autorizzazione ad entrare, mentre io e il medico dovevamo
attendere l'autorizzazione o il diniego della Prefettura, che
eventualmente sarebbe arrivata l'indomani, perche' "non c'era
nessun responsabile reperibile".
Gli
agenti in servizio hanno chiesto se la visita avvenisse in presenza
di qualche operatore o accompagnatore della cooperativa. L'On. ha
detto che se non avessimo dovuto attendere molto, lei sarebbe potuta
entrare anche da sola. Gli agenti hanno fatto una telefonata per
avvisare il gestore, Raffaello Conte, della nostra presenza, il quale
ha risposto che sarebbe arrivato in pochissimi minuti, in quanto
abita a pochi chilometri di distanza.
Negli
oltre 20 minuti di attesa, all'interno del posto di guardia, ci è
stato riferito che circa un'ora prima c'era stata una rivolta, le
versioni delle motivazioni dell'accaduto erano varie, tra cui la
mancanza dell'acqua da circa 2 gg. Dietro gli spessi vetri che
impedivano di sentire, ho notato che i migranti, rinchiusi come polli
all'interno di quella triste gabbia, discutevano animatamente forse
proprio dell'accaduto. A qualche metro di distanza dal nostro
gabbiotto mi sono accorto che una persona mi faceva cenno di
avvicinarmi per parlarmi, stava all'interno della stessa struttura,
in una vera e propria cella di isolamento. Alla nostra
richiesta di spiegazioni riguardo l’accaduto, ci sono
state date due differenti versioni: la prima che era stato il
migrante posto in isolamento a incendiare i materassi poco prima,
l'altra e' che essendo egli in possesso di lamette si rendeva conto
che era pericoloso per sè e per gli altri e che quindi egli
stesso ha chiesto di essere “isolato”.
Dopo
la lunga attesa, è arrivato il gestore, Raffaello Conte,
inveendo contro l'On. Bianchi:
<<A
me di voi non me frega niente>>, che
<<io sono
un comunista, non questi quattro chiacchieroni>>
(riferendosi ai compagni lametini).
Le
frasi e i ragionamenti che ha portato a sostegno di una sua personale
tesi sull'esistenza dei CPT erano del tutto strampalati, la sua
tensione dovuta alla nostra presenza era evidente. Dopo essersi
rifiutato di accompagnare la parlamentare ha chiamato un operatore,
tale Marco, che in pochi minuti e' arrivato e ha fatto strada alla
parlamentare.
Mentre
la parlamentare si trovava all’interno della struttura, io e il
medico siamo rimasti nel gabbiotto in attesa che la visita finisse.
Raffaello Conte ha continuato nel suo sproloquio per altri 3 minuti,
poi salutando in malo modo, se ne e' andato. Di li a poco è
rientrato con furia scagliandosi contro di me e sbraitando che mi
aveva riconosciuto poichè il sabato precedente ero li "assieme
a quei quattro figli di puttana”,
<<non ti
preoccupare che ve la facciamo pagare, che ci avete distrutto tutto,
avete rotto il muro, la rete, il citofono, ci avete cacato la
mischia>>
e
poi
<<ahhh sei
stato proprio tu a gridare nei confronti miei e di egidio, che lui e'
il mio braccio destro e che e' un infame>>.
Tutto
questo alla presenza delle forze dell'ordine, al gran completo di
tutti i giovani, di poca esperienza e succubi del Conte. Nel
frattempo lo stesso inizia una serie di telefonate, chiamando a
raccolta i suoi fedelissimi, dicendo:
<<venite,
venite che c'e' quello che ha rotto tutto sabato>>
poi
la telefonata ad Egidio Gagliardi
<<Egi'
corri che qui davanti a me c'e' quello che ti ha chiamato infame>>.
Io
non mi sono mosso da li' perche’ non mi intimoriva un soggetto
come lui.
Nell'attesa
che arrivassero i quattro "scagnozzi", Raffaello Conte si
e' lasciato andare al solito sproloquio che lo caratterizza. E qui è
cominciato lo show vero e proprio! Ha esordito dicendo che e' un
comunista vero, che ha la tessera dei DS e che quindi (rivolgendosi
al medico) lui è un compagno e quindi non avrebbe parlato con
quei noglobal del cazzo (riferendosi a me).
Ha
continuato dicendo
<<sono
stati loro [i
DS] a farmelo aprire, io non volevo, caro
compagno, pero' adesso sono loro che vogliono farmelo chiudere...>>.
Ad
un certo punto ha iniziato ad attaccarmi:
<<tu,
ma guardati, stu figli i puttana>>,
<<stu
cretino daa sinistra>>,
<<sti
noglobal, che non sapete un cazzo della vita>>,
<<vorrei
vedere se vengono a casa tua sti immigrati di merda a rubarti dentro
casa, se poi venite a protestare>>,
<<dimmi
come ti chiami? pezzo di mmerda>>,
<<sti
bastardi, che vi credete che lo chiudete sto centro, no non lo
chiudete>>,
<<che
sti quattro gatti della sinistra giovanile di Lamezia, pare ca mi
fanno paura?>>,
<<che
quando io ero attivo, tu ancora dovevi nascere, che io andavo a
mettere le bombe, voi non ne sapete niente della vita>>,
<<io
che mi sono fatto 6 giorni di carcere...>>,
<<che
pare non l'ho visto il vostro ideologo, che avete portato a spalla,
che vi siete portati fino a qui sabato? a quel cretino di Piperno,
quello faceva parte di potere operaio, quello andava a mettere le
bombe, avete capito voi polizziotti, era uno che andava a
mettere le bombe e se lo sono portato>>,
<<...che
mi avete rotto il cazzo, tu e Cirillo ... assieme a quel pezzo di
merda di Martone ... poi quell'altro la' come si chiama, ah! Russo
Spena, che e' andato a fare un esposto in Procura per le cose, le
condizioni igieniche..., ma tanto non mi hanno fatto niente i
giudici... e niente mi faranno>>,
<<che pare
che non t'ho capito, sto pezzo di mmerda di noglobal, che avete i
numeri dei parlamentari, che, che li chiamate e li portate qua i
vostri amichetti du cazzo>>.
Silenzio!
Qualcuno della pubblica sicurezza gli sussurra che i nomi sono
stati presi. Subito Raffaello Conte salta dietro la scrivania,
dove ci sono tutti i documenti della questura, prende il registro e
legge ad alta voce il mio nome.
<<Non
ti preoccupare che te la facciamo pagare>>. Il
poliziotto da me interrogato sull'opportunita' di lasciar fare cio'
che stava facendo, non solo non ha fatto nulla, anzi ha dichiarato:
<<che
quello e' il registro che Conte puo' leggere perche' lui e' della
cooperativa e siccome e' il proprietario di questa struttura, lui
puo' farlo>>.
Poi
riprende il discorso, sempre gridando, sulla gestione del CPT, le
frasi, un po scollegate erano del tipo:
<<perche'
invece non andate a rompere il cazzo ai Tavella che si sono fatti i
soldi, Rosa Tavella si e' fatta i soldi con l'ippoterapia>>,
<<a
Gianni Speranza gli avevo detto di buttarli quei proiettili>>,
<<che
qua in citta' si e' diviso tutto>> alludendo agli
appalti “sociali”,
<<ci
sono immischiati tutti qua>>,
poi
a bassa voce e rivolgendosi al medico
<<...anche
l'UNIPOL...>>,
<<che
io ho sessanta persone che lavorano per me, e li ho cresciuti tutti
come figli>>,
Dopo questa tiritera,
è arrivato Egidio Gagliardi, è entrato come una furia e
ha tentato di saltarmi addosso gridando:
<<dammi
i documenti, cu cazzu ti cridi d'essa?>>,
<<che
ormai non posso nemmeno piu' andare a fare la spesa, giocare a
calcetto e farmi una passeggiata nel corso, che mi riconoscono tutti
e mi danno dell’infame>>.
Gli
agenti avendo capito che la cosa sarebbe potuta degenerare lo hanno
bloccato, facendolo calmare. Continuava a gridare assieme a tutti gli
altri operatori giunti nel frattempo nel centro, tra cui anche il
fratello di Raffaello Conte. L'atmosfera era talmente calda che ad un
certo punto gli agenti hanno fatto uscire quasi tutti i presenti
fuori dal gabbiotto, invitandoli a smettere poichè c'era
la parlamentare che stava uscendo e che altrimenti sarebbe potuto
succedere un casino. In una discussione li' fuori, tra Egidio,
Raffaello e suo fratello:
<<oh, ca nun
finiscia 'cca! Ti veniamo a prendere, che tanto non ci vuole molto a
sapere dove abiti, te la facciamo vedere noi>>,
poi
rivolgendosi al medico
<<eh
no, caro compagno, perche' bisogna fare come i fascisti, senno' non
si imparano sti noglobal, bisogna ammazzarne uno per educarne
cento...>> a bassa voce
<<che
lo spariamo...>>, poi
<<che te
la facciamo pagare, che ti citiamo in tribunale>>.
Ad
un certo punto mi sono allontanato, perche' stanco di sentirlo
gridare, dirigendomi all'esterno, dove c’erano altri compagni,
il soggettone è venuto sin li' continuando lo spettacolo,
dicendo:
<<ahhhh,
sei venuto a dirgli che ti ho minacciato? che mi spavento di questo
qua io? che io andavo a mettere le bombe, hai capito?>>
tutto cio' sempre
davanti agli agenti di Polizia, che non hanno assolutamente fatto
nulla affinche' Raffaello Conte la smettesse. Poi gli altri operatori
della cooperativa lo hanno chiamato, informandolo che era uscita la
parlamentare. Con l'ultimo avvistamento:
<<Ahhh,
che ti ho riconosciuto, tu sei Masella!!!>>, ahahahah!
Ci siamo messi in
macchina e siamo stati seguiti fino all'ingresso dell'autostrada da
macchine sospette… un piacevole accompagnamento!
|