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Chieti presidio antifa
by antifascista militante Tuesday, Feb. 07, 2006 at 1:22 PM mail: gia24@katamail.com

Chieti, presidio antifascista contro la manifestazione nazionale di forza nuova

PERCHÈ FORZA NUOVA COMMEMORA LE VITTIME DELLE FOIBE?
E PERCHÉ A CHIETI?

Per venerdì 10 febbraio, commemorazione nazionale delle vittime delle foibe istituita con la Legge 92 del 30/03/2004, è stata organizzata a Chieti una fiaccolata da parte di Forza Nuova, che si concluderà con un comizio del segretario nazionale Roberto Fiore. I tragici eventi che hanno portato all’eccidio di una parte della popolazione del Friuli Venezia Giulia sono strumentalizzati politicamente da una organizzazione neo-fascista che non ha remore nel mostrare i simboli della propria appartenenza ideologica: svastiche nazista e croci celtiche fasciste. La nostra Costituzione vieta la ricostituzione del partito fascista e l’utilizzo dei suoi simboli, ma tale divieto viene puntualmente disatteso.
La scelta per la commemorazione nazionale della città di Chieti, che ha un passato fascista ma che oggi è amministrata da una giunta di centro-sinistra, non è comprensibile se non all’interno di una logica di presenzialismo dei neo-fascisti.

La Chieti antifascista, delle associazioni e delle soggettività, intende organizzare un presidio in Piazza Martiri della Libertà per:
1. chiarire il contesto storico e geo-politico all’interno del quale sono maturati quei tragici eventi (tramite volantini, manifesti, supporti mediatici, pubblicazioni specializzate, ecc…)
2. per sottrarre l’evento alla manipolazione ideologica di un gruppo politico il cui revisionismo storico tende a negare i crimini commessi dal nazi-fascismo.

Pertanto chiediamo che il Consiglio Comunale esprima una condanna politica forte e inequivocabile nei riguardi della manifestazione di Forza Nuova, poiché l’autorizzazione ad oggi non è stata ancora rilasciata.
Invitiamo le forze politiche e sociali, le associazioni, i cittadini ad aderire ad una mobilitazione democratica per testimoniare attivamente il rifiuto del nazifascismo, affermare il valore della memoria e sostenere la necessità di una lettura storica della tragedia delle foibe, vicenda che i neo-fascisti prendono a pretesto, per lasciarla sospesa in un limbo pseudopatriottico, tacendo del tutto che essa ebbe il suo terreno di coltura nella politica di persecuzione, deportazione e stragi perpetrata dai regimi fascista e nazista in Istria e nella Jugoslavia occupata.

6 febbraio 2006
Coordinamento antifascista teatino

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