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[Chieti Antifascista] - post dinamico
by imc abruzzo Thursday, Feb. 09, 2006 at 1:29 AM mail: imc-abruzzo@lists.indymedia.org

Post dedicato alla raccolta di informazioni, aggiornamenti, e approfondimenti

[Chieti Antifascista...
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.: "Leggi la feature Chieti Antifascista" :.

:: post dinamici - howto ::

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urgente - info per la manifestazione
by imc abruzzo Thursday, Feb. 09, 2006 at 1:34 AM mail:

http://italy.indymedia.org/calendar/event_display_detail.php?event_id=8676

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contattare il coordinamento
by imc abruzzo Thursday, Feb. 09, 2006 at 1:35 AM mail:

PER URGENTI MOTIVI ORGANIZZATIVI, CHIUNQUE SI STIA ORGANIZZANDO PER PARTECIPARE AL PRESIDIO E' INVITATO/A A CONTATTARE AL PIù PRESTO IL COORDINAMENTO VIA MAIL O TELEFONO POICHE' ORARIO O LUOGO POTREBBERO ESSERE MODIFICATI.

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contatti per il presidio antifa
by imc-abruzzo Thursday, Feb. 09, 2006 at 1:44 AM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2006/02/986642.php

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Vergogna
by Arturo Thursday, Feb. 09, 2006 at 2:52 PM mail:

La vergogna del "giorno del ricordo"
In questo rigurgito di revisionismo e di nazionalismo è stato proclamato il giorno del ricordo dei martiri delle foibe , peccato che il ricordo sia solo parziale e sempre con la solita enfasi dell' "italiano brava gente".
Il presidente Ciampi nel ricordare i martiri delle foibe dimentica, o vuole dimenticare di proposito, i motivi che portarono gli Jugoslavi a compiere tali eccidi.
L'Italia occupò la Slovenia, la Dalmazia nel periodo dal 1941 al 1945 e la gestione di queste zone fu affidata alla II Armata Italiana comandata prima dal generale D'Ambrosio e poi dal Generale Roatta.
Tale gestione partiva dal presupposto razzista secondo il quale si aveva a che fare con una popolazione culturalmente arretrata che rifiutava la civilizzazione generosamente offerta dall'Italia e che si faceva fuorviare da pochi capi comunisti e dagli ebrei. Per sopprimere la rivolta e soggiogare le popolazioni occupate i metodi proposti dai generali e avvallati da Mussolini erano quelli della fucilazione immediata dei comunisti e deportazione delle "masse di manovra del movimento ribelle" che erano sempre secondo i generali l'intelligenza che sosteneva il movimento partigiano. A questa categoria appartenevano intellettuali, docenti e studenti delle università.
Furono creati in territorio Italiano e croato vari campi di concentramento per civili e le direttive del generale Roatta impartite con la circolare 3C riguardavano l'internamento di intere famiglie , l'uso di ostaggi, la distruzione dei villaggi e la confisca dei beni. La pulizia etnica non aveva solo lo scopo di sopprimere la rivolta, ma anche quello di sostituire la popolazione locale con la popolazione Italiana.
Ovviamente i campi di concentramento avevano tutti crismi del campo di concentramento dove i prigionieri morivano di freddo e fame e subivano torture e punizioni.
I morti furono migliaia e alla fine della Guerra le nazioni unite avevano inserito circa 1300 Italiani nelle liste dei criminali di guerra, i crimini non furono compiuti solo in Jugoslavia ma anche in Grecia, Libia e sopratutto in Etiopia per mano del Marescialli Graziani e Badoglio.
A questo punto bisogna dire che l'Italia che oggi vuole "ricordare" deve fare un profondo mea culpa perchè fu la prima, negli anni successivi ai fatti delle foibe, a non volere ricordare per avere come contropartita l'impunità dei propri criminali di guerra. Inoltre anche agli alleati vincitori della guerra questi personaggi facevano comodo in quanto anticomunisti.
Quindi il ricordo deve essere anche per questi fatti che invece vengono taciuti e ignorati.

Vergogna !!

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foibe? chi semina vento raccoglie tempesta
by wentily Thursday, Feb. 09, 2006 at 3:43 PM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2006/02/988132.php

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cartina per arrivare alla manifestazione
by antifascismo militante Thursday, Feb. 09, 2006 at 6:20 PM mail:

cartina per arrivare...
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VENERDI 10 FEBBRAIO - ORE 17,30
LARGO MARTIRI DELLA LIBERTA’ - CHIETI
PRESIDIO ANTIFASCISTA



INVITIAMO LA CITTADINANZA UNA MOBILITAZIONE DEMOCRATICA PER TESTIMONIARE ATTIVAMENTE IL RIFIUTO DEL NAZIFASCISMO, AFFERMARE IL VALORE DELLA MEMORIA E SOSTENERE LA NECESSIT¿ DI UNA LETTURA STORICA DELLA TRAGEDIA DELLE FOIBE, VICENDA CHE I NEO-FASCISTI PRENDONO A PRETESTO, PER LASCIARLA SOSPESA IN UN LIMBO PSEUDOPATRIOTTICO, TACENDO DEL TUTTO CHE ESSA EBBE IL SUO TERRENO DI COLTURA NELLA POLITICA DI PERSECUZIONE, DEPORTAZIONE E STRAGI PERPETRATA DAI REGIMI FASCISTA E NAZISTA IN ISTRIA E NELLA JUGOSLAVIA OCCUPATA

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riflessioni sull'estrema destra
by casual...mente antifascista Friday, Feb. 10, 2006 at 2:13 PM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2006/02/989275.php

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Foibe
by compagno Friday, Feb. 10, 2006 at 2:20 PM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2006/02/987276.php

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A Chieti si commemorano le vittime delle foibe
by dal newswire Friday, Feb. 10, 2006 at 7:41 PM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2006/02/989560.php

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Le foibe: una mistificazione italiana
by dal newswire Friday, Feb. 10, 2006 at 7:46 PM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2006/02/988922.php

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No alle celebrazioni del 10 Febbraio
by dal newswire Friday, Feb. 10, 2006 at 7:46 PM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2006/02/989110.php

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Nelle foibe solo spie e fascisti
by dal newswire Friday, Feb. 10, 2006 at 7:47 PM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2006/02/989473.php

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Foibe: ultime dichiarazioni della sinistra
by dal newswire Friday, Feb. 10, 2006 at 7:48 PM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2006/02/989636.php

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nessun negazionismo comunista
by dal newswire Friday, Feb. 10, 2006 at 7:49 PM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2006/02/987319.php

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Solo in 25
by dal newswire Friday, Feb. 10, 2006 at 7:49 PM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2006/02/987326.php

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Foibe e ANPI
by dal newswire Friday, Feb. 10, 2006 at 7:50 PM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2006/02/988543.php

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Sabato 11 Febbraio - Mobilitazione Antifascista contro Forza Nuova
by dal newswire Friday, Feb. 10, 2006 at 7:54 PM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2006/02/987653.php

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Non ci sono martiri nelle foibe!
by da anarcotico.net Sunday, Feb. 12, 2006 at 1:55 PM mail:

Un anno fa l’amministrazione comunale di Lecco diede il via libera per l’intitolazione dell’area adiacente il monumento dei caduti, sul lungo lago cittadino, ai “martiri delle foibe”, in ossequio all’istituzione di quella data che è il 10 febbraio, ribattezzata “giornata del ricordo”.
Non possiamo esimerci dall’intervenire sulla questione, imbonita più che condivisa, che oltre a prendere per vero clamorosi falsi storici e tesi chiaramente razziste, rinvigorisce l’intento revisionista della destra di governo e non, col fine di riabilitare il suo infame bagaglio.
Riteniamo inaccettabile e vergognosa quella targa sia da un punto di vista storico politico che da quello squisitamente semantico.
Se per martire s’intende “chi si sacrifica e soffre per un ideale” (Zingarelli), ebbene, a questa categoria non appartengono tutti quei militari e in minima parte civili che nelle foibe hanno trovato la morte; i quali a oggi risultano 517 (di cui 112 finanzieri, 151 militari di varie formazioni, 149 poliziotti, 105 civili, spie e collaborazionisti) e non i 20.000 sbandierati dagli pseudo-storici neofascisti, unici depositari del bagaglio criminale del regime, fornitori dell’impalcatura teorica e ideologica all’ideazione di questa farsa diventata legge.
È bene ricordare che il ruolo storico interpretato dai cosiddetti “infoibati” funzionari a vari livelli dell’apparato fascista militare e civile, fu quello di persecutori, in molti casi di carnefici o comunque collaborazionisti, espressione diretta dell’espansionismo colonialista del regime fascista che ebbe come scenario non solo il litorale adriatico, ma anche i Balcani (Montenegro, Albania, Grecia) e l’Africa (Eritrea, Etiopia, Somalia, Libia).
Quella dell’esperienza coloniale è una pagina della nostra storia con cui gli italiani non hanno mai fatto conto, dei 1282 criminali di guerra ricercati nessuno venne mai consegnato agli organi internazionali preposti, nonostante le continue pressioni da parte jugoslava verso le autorità italiane non più fasciste, nessuno rispose mai dei crimini contro l’umanità che i paesi occupati manu militari subirono: insomma l’Italia non ha mai conosciuto la sua Norimberga!
Se pur non vi fu alcuna condanna penale, quella morale ed etica si levò decisa e condivisa da ampie fasce sociali, agendo da collante per la riconciliazione fra le popolazioni. La scelta politica di una targa a ricordo di falsi martiri, contribuisce a minare percorsi solidalidaristici di questo tipo.
Non ci stupisce l’affiorare torbido della “questione foibe” ne tanto meno l’utilizzo storico strumentale che se ne fa; quello che c’indigna e preoccupa è la superficialità dell’analisi storica e politica dei fatti dimostrata dall’amministrazione locale, la quale se avesse voluto caratterizzare significativamente le iniziative celebrative connesse alla “giornata del ricordo”, avrebbe inevitabilmente dovuto aprire un confronto con la cittadinanza, nei termini e nei luoghi appropriati, in merito alle responsabilità politiche, civili e militari dell’Italia fascista negli attuali territori di Slovenia e Croazia collaborando a determinare una cognizione collettiva priva di interesse se non quello della verità storica degli avvenimenti, alieno a pregiudiziali nazionalistiche ed etniche.
L’affissione di una targa commemorativa rappresenta invece, la volontà diretta dell’amministrazione di aderire alla campagna mistificatrice del caso “foibe” costituendosi così come soggetto attivo nell’ambito del revisionismo storico.
La nostra riflessione da una parte rafforza l’avversione che nutriamo nei confronti di questa classe politica che usa la storia in maniera strumentale per puri tornaconti propagandistici, dall’altra è rivelatrice di un ideale “filo nero”, che ricongiunge le passate strategie imperialiste del ventennio, caratterizzate da aggressioni militari, campi di concentramento, stragi di civili e l’utilizzo di armi chimiche, alle moderne dinamiche coloniali che vedono questo paese coinvolto nelle nuove occupazioni militari in Medio Oriente (Afghanistan, Irak) oltre che nei territori che già si volevano annessi (Bosnia, Montenegro, Albania, Kossovo, Somalia e Libia).

10 FEBBRAIO dalle ore 15 BANCHETTO CONTROINFORMATIVO
in PIAZZA GARIBALDI a LECCO

12 FEBBRAIO ore 16 INCONTRO DIBATTITO COIN A. KERSEVAN,
autrice di “Un campo di concentramento fascista, Gonars 1942-1943”
presso LA COOPERATIVA DEI LAVORATORI
di VALMADRERA (LC), Via Trieste, 1

COLLETTIVO LIBERTARIO CONTRO IL REVISIONISMO

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smettiamola
by antifà deluso Sunday, Feb. 12, 2006 at 2:20 PM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2006/02/990459.php

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A Milano
by info Sunday, Feb. 12, 2006 at 2:25 PM mail:

Milano: http://italy.indymedia.org/news/2006/02/990778.php

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antifascismo teatino
by geA Monday, Feb. 13, 2006 at 11:13 AM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2006/02/991568.php

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azione diretta contro il fascismo
by antifà abruzzo Monday, Feb. 13, 2006 at 11:42 AM mail:

geA scrive:
Se all’appello alla mobilitazione avessero risposto in molti (anche da fuori) la fiaccolata avrebbe potuto essere fermata. Tuttavia, questa consapevolezza non dovrebbe inibire ma stimolare la voglia di andare avanti nella lotta antifascista.

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Io non sono convinto che sia solo una questione di numeri. Seppure i numeri sono importanti, non sono tutti. A Milano che non erano pochi, non si è riusciti ugualmente ad evitarla. Un fitto cordone di poliziotti ha evitato che le due manifestazioni si incontrassero e scontrassero. Più che altro dev'essere chiaro cosa si va a fare in una manifestazione del genere. Dai comunicati del coordinamento antifascista teatino, qeusto non era chiaro.

Io credo che bisogna far cambiare rotta all'antifascismo, è necessario affermare fortemente che:
"forza nuova non ha la dignità politica e morale per attraversare le nostre strade e noi antifascsiti/e glielo impediremo con ogni mezzo necessario, con azioni dirette poste ad evitare che chi propaganda idee che si rifanno al nazifascismo possa di nuovo marciare sulle nostre strade".

Tutto questo è urgente cambiarlo per l'approssimarsi delle elezioni politiche che vedranno forza nuova partecipare alla coalizione di governo con Berlusconi. E' facile immaginare che questo farà alzare enormemente il conflitto e lo scontro, farà alzare la cresta a questi vermi.

In questa situazione di reale rigurgito fascista, l'antifascismo non può limitarsi a proclami mediatici sulla pericolosità ideologica di forza nuova [pure necessari], ma deve impedire fisicamente che i fascisti possano manifestare liberamente nelle piazze italiane.

Non ho smesso di credere nel valore culturale di inziative come quelle di volantinaggi collettivi, attacchinaggi a coprire i manifesti fascisti, etc.
Sono altresì convinto che in questo momento tutto ciò non solo non basta, ma finirà per sgretolare il movimento.
Se molti non sono venuti, non è perchè non avevano voglia di muovere la sedia dal culo, non è solo per pigrizia, ma perchè, piuttosto che partecipare ad un presidio con una bandierina per farsi picchiare dalle guardie hanno preferito starsene a casa.
Se la parola d'ordine della manifestazione fosse stata diversa...

azione antifascista
http://www.ecn.org/antifa

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Nasce la mailing-list [ABRUZZO ANTIFA']
by abruzzo antifà Friday, Feb. 17, 2006 at 4:52 PM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2006/02/996366.php

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