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Rocchetta - Rio Fergia
by Sulla relazione ARPA Friday, Feb. 17, 2006 at 6:04 PM mail:

http://www.trgmedia.it/listanews.aspx?q=rio+fergia


Vari articoli sulla richiesta di ulteriore sfruttamento delle nostre acque da parte della rocchetta....
Scandalosa la relazione dell'ARPA che ribalta completamente i suoi precedenti risultati.

Comunque dalle parti di Gualdo stanno facendo uno scempio tra pozzi di oltre 500 m e prelievi senza nessun controllo.






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+ info
by ale Friday, Feb. 17, 2006 at 6:59 PM mail:

che ne dici di pubblicare piu' informazioni sulla situazione in modo da riuscire a fare un approfondimento sulla colonna centrale?

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D O P O LA RELAZIONE DELL’ARPA È SCONTRO TRA COMUNE DI GUALDO (PRC SU TUTTI) E COMITATO
by tutto flaminia Tuesday, Feb. 21, 2006 at 6:38 PM mail:

D O P O LA RELAZIONE DELL’ARPA È SCONTRO TRA COMUNE DI GUALDO (PRC SU TUTTI) E COMITATO

10 febbraio 06

Fergia Invece della pace ecco la rottura

L’Arpa sembra aver chiuso la vicenda Rio Fergia:connessione tra l’acquifero che alimenta la sorgente Boschetto Rio Fergia e il pozzo di Corcia (appetito dalla Rocchetta) esiste eccome. Risultato teorico: nessuna concessione di sfruttamento industriale dell’acqua.
L’Arpa, però, sembra anche riaprire, almeno per un piccolo spiraglio, la medesima vicenda: l’ente ambientale ritiene infatti che un prelievo di 10 litri al secondo non andrebbe a danneggiare l’acquifero stesso (con i controlli del caso, comunque). Questa precisazione ha subito fatto “rizzare le orecchie” a chi spinge per il sì alla concessione e allo stesso tempo ha “messo fretta” di chiudere definitivamente la questione a chi è contro. Insomma, dietro al Fergia c’è tutto un movimento di possibilisti e impossibilisti, se così possiamo dire.
HANNO DETTO
Queste due categorie sono sbarcate anche in Regione (ente a cui spetta la parola definitiva sulla vicenda). Pietro Laffranco (An), per esempio, ha subito presentato un’interro-gazione in cui si sottolinea come la giunta Lorenzetti non abbia altra scelta che impedire qualsiasi richiesta di sfruttamento dell’acqua. Sulla stessa linea i commenti di Oliviero Dottorini (Verdi e civici). E non poteva essere altrimenti, visto che sul Fergia era anche intervenuto “grande capo” Pecoraro Scanio. A loro ha fatto anche eco il consigliere provinciale Ivo Fagiolari (FI). Il consigliereregionale Udc Enrico Sebastiani, invece, ha fatto capire quanto sia “necessario tentare di trovare un’intesa tra tutti i soggetti interessati anche per predisporre adeguati organismi di controllo capaci di vigilare davvero per garantire la convivenza e la compatibilità tra la tutela dell’ambiente e lo sviluppo economico”. Insomma, discutiamone.

COMITATO
“Insomma, non discutiamone” è d’altro canto l’imperativo del Comitato per la difesa del Fergiasostenuto in pieno dal comune di Nocera. Ma anche da Foligno: “Non siamo quei quattro gatti che qualcuno vuol far credere”, spiega il presidente Sauro Vitali. Sul commento dell’Arpa (prelievo di 10 litri al secondo),il comitato è chiaro: “Speriamo solo che la vicenda si concluda presto. Il no alla concessione è categorico (e ribadito sia nell’incontro con la cittadinanza di domenica 5, sia nel consiglio comunale aperto di martedì 7).Quella ‘clausoletta’ potrebbe essere solo frutto di qualche ‘pressioncina’ politica: è fuori luogo, scritta al condizionale e non è oggetto di studi”.
Ribadito il no, quali le urgenze, allora? “La vera urgenza è l’acqua del fiume che diminuisce: bisogna chiudere davvero il prima possibile i pozzi della Rocchetta, mi riferisco a quelli di Boschetto e Rigali usati per i rilevamenti, e quelli inutilizzati. In particolare uno che ricade nel territorio di Gualdo.”
GUALDO
Il comune di Gualdo “rompe” definitivamente col comitato: non partecipa all’assemblea organizzata dal comitato stesso,svoltasi domenica 5, “stigmatizzando i toni tutt’altro che conciliatori che non lasciano margini per un confronto corretto”. E Rifondazione rincara: “Mai si è aperto un leale confronto tra tutti i soggetti, compreso il comitato, che ha preferito la strada dello scontro duro. Rilanceremo una tranquilla proposta di dibattito all’interno degli organismi provinciali, regionali e nazionali del nostro partito. Non accettiamo lezioni da un comitato che nel suo organigramma, simile a quello di un partito, vede un presidente dalle note simpatie politiche”.
Uno a uno e palla al centro.

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