Venezia - Caruso contestato con il lancio di panna e gelato
da Liberazione 23/03/2008
Una bomba di panna montata e coppe di gelato in faccia. E' finita così venerdì sera la prima tappa della campagna elettorale in Veneto di Francesco Caruso accompagnato dallo storico Nicola Tranfaglia. «Eravamo lì a sedere in trattoria - racconta Caruso - appena arrivati, tutti intorno a un grande tavolo». «E' entrato uno, mi sembrava giovane, testa rasata, giubbotto, ho appena fatto in tempo a sentire il segretario provinciale di Rifondazione che diceva "ehi, ma che fai..." e nell'aria è sibilato il biccherino gelato a base di panna». Caruso ha fatto in tempo a scansarsi («non l'ho preso in faccia») mentre il professor Tranfaglia è stato centrato. Lo storico ci ha scherzato su: «Non sono abituato... a scansare gelati volanti». Il lanciatore si è dileguato. Ma non è stato difficile capire chi ha armato quella mano. Lo spiega lo stesso Caruso: «Qui in Veneto c'è chi teorizza che i Movimenti debbano restare lontani dalla politica. Io invece sostengo che la scommessa sia proprio quella di mettere insieme le due cose». E poi: «E' patetico l'atteggiamento di chi pensa che la mia candidatura qui sia contro qualcuno o una provocazione». E' noto che non si è mai allentato lo scontro tra Caruso, Luca Casarini e Beppe Caccia, leader dei verdi veneziani. (...)
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