Cile - Montatura anti-terrorismo a Temuco e lettera di una compagna prigioniera

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da
cordatesa



La mattina del 28 marzo, in cui si commemorava la “giornata del giovane combattente”, la polizia ha fatto irruzione in due si ti compagni: L’occupazione di Dreves e la Biblioteca Amanecer.

Ivan Bezmalinovic, celebre generale di Pacos, ha praticamente affermato che questa è un’indagine coordinata tra Carabineros e magistratura, e che sono stati trovati, durante le perquisizioni, timer simili a quelli usati negli attacchi contro la Gendarmeria e gli stessi Carabineros.

A detta degli infami repressori, nell’occupazione di Dreves, sarebbero stati trovati 400gr di polvere nera, due estintori, fusibili, gas butano, orologi, batterie, cavi ed altro materiale secondo loro molto importante. Nella Biblioteca Amanecer, invece, sarebbe stato trovato un taccuino in cui ci sarebbe stata scritta una rivendicazione.

In questa operazione sono stati arrestati 12 compagni: 7 per aver negato l’identificazione agli sbirri, 2 per detenzione di marihuana e 3 sulla legge sul controllo di armi.

Il procuratore di Temuco, Cristian Perez, ha tenuto a precisare, come procedura usuale di ogni fottuta democrazia, che nel mirino non c’è tutto il movimento ma solo tre persone che si sono macchiate di certi reati.

Agli arrestati è stato fatto il prelievo di DNA per compararlo con quello degli oggetti rinvenuti dopo gli attacchi. In Cile, come in tutto il mondo, è diventata una pratica molto diffusa quella di fare una banca genetica. In Cile, i prigionieri Mapuche, hanno anche subito percosse e torture per l’estrazione del DNA.

I compagni nella stessa serata del 28/03 sono stati trasferiti dal Commissariato al Tribunale.

Il giorno seguente il Tribunale di Temuco era circondato in tutto il perimetro da un grosso contingente di sbirri anti sommossa; questo è accaduto per la prima volta da quando è stato costruito.

Ci sono state udienze diverse, in base al reato imputato, contro i compagni arrestati.

Tre compagne, Ariadna Torres Torres, Roxana Marin Laurie e Yaritza Grandòn sono state accusate di appartenere alla “Cèlula Nòmade Incendiaria”, quindi per fabbricazione e porto di materiale esplosivo nei due attacchi contro la Gendarmeria e le Forza Speciali, ma senza essere formalizzata sotto la legge Anti-terrorismo.

Le tre compagne durante l’udienza hanno rilasciato delle dichiarazioni in cui fanno capire (Ariadna e Roxana che è incinta di 5 mesi) che sia l’estintore che il taccuino, rispettivamente, non sono stati trovati durante la loro presenza ma sono apparsi all’improvviso. Yaritza, invece, ha affermato che i giorni 26 e 27 febbraio  lei era a fare un esame a Talcahuano, ed ha preso un autobus per tornare a Temuco il 3 marzo arrivando a casa alle 05:00 del mattino.

Il giudice ha concesso 5 mesi di indagine e gli arresti preventivi per tutte e tre le compagne.

In un’altra udienza è stato valutato il reato per possesso di droga(100gr di marihuana) nei confronti dei compagni arrestati nella casa di Amanecer. In questo caso il giudice ha decretato 3 mesi di indagini e l’arresto preventivo per i tre compagni.

Questa situazione, a detta dei compagni di quelle zone, ricorda molto l’arresto del compagno Esteban Huiniguir nel 2008. Fu arrestato in seguito ad una perquisizione a casa e dove furono trovate, a tre compagni che vivevano con lui, alcune moltov. Esteban per alcune piante di marihuana, che gli furono trovate a casa, fu accusato di “semina”  e “microtraffico” e condannato a 3 anni ed un giorno + 541 giorni per un’altra condanna per aver fatto parte del MJL (Movimento Juvenil Lautaro). Esteban è stato scarcerato nel 2012.

Per gli altri 7 compagni arrestati per non aver permesso la loro identificazione, la corte ha deciso di condannarli con una multa di 2 UTM, a cui i compagni hanno già dichiarato di appellarsi, e sono stati poi scarcerati.

Le difese dei compagni arrestati per entrambe i tipi di reati ricorreranno alla Corte d’Appello.

Bisogna ricordare che già in passato la polizia aveva fatto irruzione in alcune case dicendo di aver trovato polvere nera, esplosivi, estintori e fusibili. In due casi in particolare furono arrestati due compagni. Nel 2009 il compagno basco Luzarraga Asel che fu condannato a 220 giorni di carcere, senza che gli venisse formalizzata l’accusa per la legge Anti-Terrorismo. Nel 2010 Waikilaf Cadin Calfunao fu condannato a 3 anni e 541 giorni di reclusione.

SOLIDARIETÀ CON TUTTI I COMPAGNI ARRESTATI A TEMUCO!

FUOCO ALLE GALERE DI TUTTO IL MONDO!




LETTERA DI SILVANA DAL CARCERE DI TEMUCO

Un saluto pieno di energia per tutt* quell* che mi conoscono, apprezzano e sono preoccupat* per la situazione nella quale mi hanno coinvolto in questo momento. Per prima cosa voglio ringraziare l’affetto e l’appoggio incondizionato di mia madre, del mio caro figlio, sorelle, fratello, famiglia, e la molteplicità di compagn*, amiche e amici con le quali ci ritroviamo e ci riconosciamo nella quotidianetà della vita, condividendo i più bei pensieri, idee, sogni, e creando in ogni istante, in ogni luogo dove ci troviamo col fine di realizzare nel possibile e nell’impossibile di ogni realtà una vita degna, onesta e libera.

La privazione della mia libertà e del compagno prigioniero nel carcere di Temuko, chiaramente rientra nel contesto di una folle montatura, questa volta portata avanti dal famigerato procuratore anti-mapuche a adesso persecutore di idee Miguel Angel Velazquez.

Il giorno 28 Marzo, verso le 5:00 am, Sono state perquisite due case di Temuko ad opera degli apparati repressivi dello Stato-GOPE, con mandato verbale per la presunta collocazione di ordigni esplosivi in entrambi i casi.
Il risultato della perquisizione della casa dove mi trovavo è stata la distruzione dell’immobile, sequestro di computer, cellulari, macchine fotografiche e soldi tra le altre cose. Al termine dell’operazione ci informano della nostra condizione di detenuti, ossia, per “traffico di droga”. Siamo stati condotti a verificare lesioni all’ospedale regionale della città, inseguito ci hanno condotto all’ottavo commisariato dove ci mantengono assieme agli altri 10 arrestati per più di 30 ore senza poter andare in bagno, dalle 5 del mattino alle 10 del mattino seguente. Negandoci di bere, e negando il bagno anche a una compagna detenuta al 5 mese di gravidanza. Nella lunga detenzione-sequestro ci è stato negato il diritto di comunicazione telefonica con avvocati, familiari e amici, nel nostro specifico caso fino al giorno di oggi non abbiamo potuto ottenere questo diritto come detenuti.

Devo segnalare che all’ottavo commisariato hanno violato la mia dignità al non rispettare la mia negazione al prelievo del sangue, per il quale sono stata violentata, ammanettata e obbligata da due donne e due uomini carabinieri delle Forze Speciali.

Oggi 30 di marzo mi trovo assieme alle due compagne imputate di “ordigni esplosivi” condividendo il modulo con altre 48 prigioniere del sistema capitalista. Dopo l’udienza di formalizzazione ci hanno accusato come “trafficanti di marihuana” (100 grammi che possono drogare a 400 persone) il che consegue a ben 3 mesi di investigazione reclusi in carcere. Queste pratiche sono vecchie, l’annullare, il disprezzare, così come sbatterci in prima pagina per la morbosità dei mezzi di comunicazione, in modo da svincolare la persecuzione politica e insediare il delitto comune.

Sono tranquilla, abbiamo avuto dalle altre prigioniere un’affettuosa accoglienza, da parte di donne solidarie, da una tazza di tè a oggetti per la pulizia, vestiti, conversazioni, molta allegria e al di fuori delle circostanze continuiamo sognando e loro anche dopo mesi, anni, da un’eternità che sono rinchiuse continuano belle, libere e matte!

Vi saluto fino alla prossima lettera. Rimango qua dall’altro lato del muro assieme alle altre, col mio spirito più forte che mai e le mie convinzioni ancora più decise; e da ogni occhio con dolcezza sogno.

Ci vediamo presto, affetto e un forte abbraccio a mio figlio, madre, sorelle, fratello, nonna, famiglia in generale, wenui, lamgien, compas e amici.

PEWKAYAL!

¡LA LIBERTAD ES EL CRIMEN QUE PERSIGUEN!

Saluti irascibili!

Silvana Lamilla

Presa política del 28 de marzo –temuko
Secuestrada en el CPF – Temuko warria.

Per scriverle:

Silvana Lamilla
CALLEJON CARMINE Nº 0249, TEMUCO, Region de la Araucanìa, Chile

Ven, 05/04/2013 – 09:43
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