Messico: corteo in supporto ai ribelli "spariti"

Centinaia di manifestanti hanno marciato mercoledì 10 ottobre per il centro di Città del Messico, pretendendo informazioni su dove si trovino due membri di un gruppo ribelle scomparsi lo scorso maggio, probabilmente dopo essere stati imprigionati dalle forze speciali.

Il governo ha sempre negato di aver fermato o arrestato i due uomini, collegati all'EPR (Esercito Popolare Rivoluzionario), gruppo che ha rivendicato alcuni recenti attacchi ad oleodotti.
L'EPR afferma nei comunicati che proseguirà con gli attacchi fino a quando non verranno rilasciati i due uomini, Edmundo Reyes Amaya e Raymundo Rivera Bravo. Discostandosi apertamente dalle pratiche dell'EPR, i manifestanti reclamavano a gran voce la liberazione dei due prigionieri, anche per evitare ulteriori attacchi.

Hermenegildo Torres, ex-membro del gruppo ribelle PROCUP, percepito come precursore dell'EPR, afferma che "i rapimenti generano di per sè violenza, se loro (i due uomini) non riappariranno, gli attentati continueranno".
Torres, come alcuni altri membri del PROCUP -responsabile di diversi attacchi negli anni '80 e nei primi '90- afferma di stare partecipando a progetti non-violenti di sviluppo sociale.

Il governo ha formato una squadra speciale anti-terrorismo in risposta agli attacchi di luglio e settembre i quali, danneggiando le infrastrutture di approvvigionamento di gas e carburante, hanno causato milioni di dollari di perdite.

Sab, 13/10/2007 – 16:57
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