Roma - Comunicato sullo sgombero di via Giusti 13
riceviamo e diffondiamo:
Ogni sgombero.. Sarà una barricata!
Il giorno lunedì 4 novembre è stata sgomberata l’occupazione a scopo abitativo “Sher Khan”, sita in via Giusti n.13 nel multietnico quartiere di Piazza Vittorio, dopo appena tre settimana di attività.
Un numero ingente di forze dell’“ordine” ha sparato all’interno svariati candelotti lacrimogeni (ne sono stati contati circa sette) e sfondato il portone d’ingresso, demolendolo a colpi di accetta e senza tentare alcuna trattativa con le famiglie occupanti.
Nonostante la nostra dura resistenza, polizia e carabinieri sono riusciti a penetrare all’interno dell’edificio distruggendo ogni cosa incontrassero sul loro cammino: letti, televisori e stufette. Della foga distruttrice è rimasto vittima anche un cane, Papi, che preso a calci dai loro infami scarponi antisommossa, è morto dopo pochi minuti di agonizzanti sofferenze.
Lo sgombero è avvenuto per motivi di ordine pubblico, determinati dalla recente finta occupazione fascista a soli 100 metri da noi sita in Via Ferruccio angolo Via Buonarroti, e datata 1° Novembre: esattamente dopo tre settimane di provocazioni di ogni tipo determinando così il vile intervento dei loro amici in divisa contro la nostra occupazione abitativa. E’ da sottolineare che lo stabile di via Ferruccio non ospitava famiglie bensì nove militanti di Casa Pound, usciti di loro spontanea volontà appena riuscita l’azione in nostro sfavore.
L’occupazione di Via Ferruccio è stata il coronamento della strategia fascista: non è stata rivendicata dai suoi autori e dimostrando così ancora una volta un infinito squallore, umano e politico, sfociato nella cooperazione con la polizia per cacciare famiglie senza un tetto sopra la testa dal quartiere di Piazza Vittorio di cui pensano di esserne i detentori.
La miseria di tali personaggi non deve però distrarci dai reali motivi dello sgombero, che risiedono nella repressione di chi soffre in prima persona le conseguenze della crisi economica in un momento il cui le lotte sociali potrebbero estendersi e convergere nella ripresa di ciò che ci appartiene e che ci è stato tolto.
La nostra occupazione mirava ad aprirsi al quartiere, diventando un punto di riferimento e di raccordo: dalla lotta per la casa a quella dei disoccupati.
Tutto ciò è stato solo interrotto, non certo fermato!
Torneremo da subito in Piazza Vittorio per ribadire ancora una volta che non è zona di fascisti e di polizia, ma di gioia, condivisione e lotta, partendo dai bisogni dei lavoratori e delle fasce sfruttate da questa infame società.
Se abbiamo scelto di dedicare l’occupazione al nostro fratello, amico e compagno Sher Khan, che proprio Piazza Vittorio lo ha visto protagonista di numerose lotte, è perché condividiamo lo spirito che lo animava, la sua incrollabile spinta alla lotta ed il suo odio verso ogni ingiustizia e privilegio.
QUESTO E’ SOLO L’INIZIO ..
Occupazione Abitativa
SHER KHAN..CERCA CASA!
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