Sgomberato il Panico Occupato a Firenze

Nella mattinata è stato sgomberato il Panico, rioccupato dopo l'ultimo sgombero di Via Del Panico dell'11/10/2005, in Via della Mattonaia 2.

Stamattina alle 6 circa una cinquantina tra celerini digos e vigili del fuoco hanno dapprima assediato l'intera piazza per poi sfondare la porta dell'ingresso principale.
Nello stesso tempo la sbirraglia era gia' a presidiare il tetto eliminando dunque ogni tentativo di salirvi e quindi resistere allo sgombero.
In una ventina di minuti la porta ha ceduto aprendo la strada alla fiumana di guardie, tutti gli undici presenti sono stati portati in questura e trattenuti per svariate ore.
Intorno alle 11 un presidio di solidali si e' concentrato di fronte alla questura (una ventina di persone) all'arrivo di questi quasi tutti i compagni sono stati rilasciati tranne tre persone che sono state trattenute inutilmente fino alle 16, senza che gli venisse consegnato alcun foglio o provvedimento di qualsivoglia tipo.
A tutti i compagni e' stato consegnato unicamente il verbale di sequestro dell'immobile, stranamente a nessuno sono state notificate delle denunce.
Il panico e' stato murato in giornata e la piazza rimane tuttora presidiata da una decina di mezzi di polizia.

Seguono i comunicati del primo sgombero e della rioccupazione.
Presto maggiori informazioni sullo sgombero di questa mattina.

comunicato 11/10/2005 (dopo lo sgombero)

SGOMBERI SGOMBERI SGOMBERI

Martedì 11 ottobre hanno sgomberato il circolo anarchico di vicolo del panico. Occupato da ventisei anni, incombeva su di esso una ordinanza di sgombero da più di un anno e mezzo. Per buttarci fuori si sono mobilitati in un centinaio di tra celerini, digos e carabinieri, con presenza in piazza di un paio di mezzi dell'esercito, chiusura totale a chiunque dell'accesso a tutto il Palagio di parte Guelfa (davanti al vicolo): perfino gli operatori dello spettacolo sono stati tenuti abbastanza alla larga.
Intorno alle 5 e mezzo del mattino un centinaio di sbirri si sono presentati alla porta, ed hanno subito cercato di sfondarla, riuscendovi solo grazie all'intervento di infami pompieri. Alla fine gli sbirri sono riusciti ad entrare negli appartamenti dell'ultimo piano, portandosi via alcuni compagni mentre gli altri andavano sul tetto. Per preservare la nostra incolumità fisica abbiamo richiesto la presenza del nostro avvocato. Ci sono stati diversi momenti di tensione: alcuni sbirri hanno spianato le pistole, altri hanno brandito tubi innocenti, uno ha addirittura divelto delle tegole tirandole contro gli occupanti. Alla fine un nostro compagno ne è uscito con un grosso squarcio sulla bocca, provocato da una spranga di ferro, mentre un digossino si è ritrovato il naso ammaccato ed un altro una ferita alla testa per tre punti di sutura. Ci immaginiamo che tra questi bambini piagnucolosi dell'ordine costituito non mancheranno i soliti che si inventeranno le solite slogature al polso, per rapinare soldi ai compagni nei processi del loro stato assassino. Alla fine , dopo più di 4 ore di resistenza, abbiamo deciso di scendere dal tetto. Tutti i compagni sono stati portati prima alla scientifica per impronte e schedatura, poi in questura dove sono stati trattenuti (più o meno) dalle undici di mattina alle cinque e mezzo di pomeriggio, quando i birri hanno fatto uscire l'ultimo compagno. Tutti sono stati denunciati per resistenza, violenza e minacce, getto pericoloso di oggetti, occupazione e danneggiamento, in concorso con altri, tutte con aggravanti e in continuazione del reato; alcuni anche per lesioni aggravate. Tutti i non residenti nel comune di Firenze (ovvero 13 su 15 degli italiani, per gli stranieri - erano presenti tre compagni francesi e due compagne israeliane - non è previsto) hanno ricevuto il foglio di via obbligatorio della durata di tre anni Diversi compagni hanno ricevuto pressioni e minacce, uno è stato schiaffeggiato. Nel frattempo sotto la questura si è radunato un folto gruppo di solidali, che ha impedito che le cose si mettessero peggio. Una volta usciti tutti i compagni, si è sfilati per il centro, passando anche sotto vicolo del panico ancora presidiato dagli sbirri e gridando la propria volontà di continuare la lotta.
Alla sera un ragazzo, che gli sbirri ritengono fosse presente dentro vicolo durante lo sgombero, è stato preso per strada, portato in questura, riempito di denunce con relativo foglio di via e malmenato in modo non lieve.

Il sindaco Domenici si trastulla con dichiarazioni di solidarietà a tutti i feriti, mentre scarica il barile sulla prefettura e sulla ditta proprietaria, parandosi il culo dietro alla misera offerta fattaci dal comune di un buco di pochi metri quadri in un'altra zona. Chissà, forse c'è rimasto male che non tutti accettano le sue carotine in stile elletropiù. Tanto, quando questi sperimentalismi di recupero democratico non funzionano, c'è pur sempre l'irrinunciabile monopolio della violenza: e allora, oggi noi, prossimamente il CSA Ex-Emerson, e quotidianamente famiglie per la strada.
Più in generale, un andazzo di ripulimento a livello nazionale: il Mario Lupo a Parma (vicenda molto similare alla nostra), l'Alcova, il Rosalia ed il Fenix a Torino nel clima di tregua pre-olimpica, Casa di Monte ad Arezzo, solo per citare gli ultimi. E' palese la volontà di annientare, con ogni mezzo possibile, i posti di resistenza ed ogni
opposizione radicale al dominio.

PER RIVENDICARE LA NOSTRA VOLONTA' DI RIMANERE A FIRENZE E LA DIFESA CONTRO GLI ATTACCHI SBIRRESCHI, PERCHE' LA RABBIA NON SI FERMA CON I MANGANELLI
SABATO 15 OTTOBRE 2005 CORTEO IN CENTRO A FIRENZE
CONCENTRAMENTO IN PIAZZA DELLA REPUBBLICA ORE 15

Anarchici da vicolo del panico

Il comunicato della nuova occupazione, sgomberata oggi:

comunicato occupazione 22/10/05

NEL CUORE DELLA BESTIA
Un piccolo presidio di resistenza - il circolo anarchico di Vicolo del Panico- ha visto la sua fine l'11 ottobre per mano della polizia. Ma non basta togliere quattro mura per porre fine ad una storia, per azzittirne le ragioni, la rabbia, l'assoluta intolleranza verso una misera esistenza fatta di capi e gregari.
Oggi, mentre la polizia continua ad arrestare, la speculazione a devastare, l'industria ad inquinarci i corpi e le menti, abbiamo occupato uno spazio per viverci e per farne un luogo di sperimentazione anarchica, di autogestione delle lotte, di attacco al potere reale del capitale e dello stato. Le vetrine scintillanti, la proprieta' e la legge hanno tentato di buttarci fuori dal loro cuore pulsante, questo centro che somiglia sempre piu' ad un ibrido tra un campo di concentramento sorvegliato dalle guardie ed una Disneyland per divertire gli idioti: un non-luogo destinato alla contemplazione della merce e non un punto di incontro della comunita' umana.
Noi non ci stiamo. Vogliamo costruire rapporti diversi, liberi tanto dalle catene dell'oppressione che dai gingilli del falso "benessere". E lo vogliamo fare qui, nel cuore della bestia, far crescere la nostra gioia sovversiva fino a farlo schiantare.
Mentre tanti compagni, con ferri diversi, lottano per far vivere questi nostri presidi di resistenza, abbiamo deciso di prenderci un posto come piccolo contributo all'azione diretta, per una vita liberata.
Nessun dialogo con gli sfruttatori!
SOLIDARIETA' A TUTTI I COMPAGNI ARRESTATI!
CONTRO TUTTI GLI SGOMBERI, AZIONE DIRETTA!
Invitiamo tutti i solidali a passare dalla nuova occupazione in Via della Mattonaia 2 (accanto al mercato ortofrutticolo di Sant'Ambrogio), quartiere Santa Croce . Stasera cena di inaugurazione e musica danzereccia.

il panico anarchico 22/10/05

Lun, 26/02/2007 – 14:21
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