Spagna | Repressione - Attacchi alla solidarietà anticarceraria: 3 indagati a Lleida e processo a Nais Contra A Impunidade

Seguono due comunicati inerenti l'inizio del processo contro tre compagni impegnati nella lotta anticarceraria a Lleida e uno sul processo alle attiviste di Madri contro l'Impunità:

Fonte in castigliano e sito di supporto


Sono state emesse le richieste da parte dell’accusa nei confronti dei tre giovani di Lleida che furono denunciati per minacce a un secondino del centro penitenziario di Ponent e per ostruzione alla giustizia. La richiesta del Pubblico Ministero Marta Viñuales Loriente è di 4 anni di carcere a due di loro  e 3 anni all’altro, sommati a una multa di più di 20.000 Euro. L’avvocato della Generalitat* Jorge Merino Hernández amplia tale richiesta a 6 anni per i primi due e a 3 e mezzo per l’altro.

In cosa consistono tali reati?

Ostruzione alla giustizia è un reato relazionato alla pressione che si fece due inverni fa nei tribunali di Lleida, nelle manifestazioni convocate dal gruppo d’appoggio ax prigionierx in lotta di Ponent, in solidarietà con x prigionierx che denunciarono gli abusi in carcere. Quando un prigioniero denuncia i secondini per maltrattamenti, costoro gli fanno una contro-denuncia per aggressione, oltre a comportare sanzioni o trasferimenti. Con queste azioni tentano così di sterilizzare le denunce di tortura dex prigionierx visto che la contro-denuncia prevede che venga archiviata quella dex prigionierx, il trasferimento rende molto più difficile lo stesso procedimento di denuncia.

Qualunque sia la strategia, la lezione a unx prigionierx che denuncia passa attraverso l’aumento della pena, le bastonate o l’allontanamento dalla propria residenza. Ciò nonostante, ammettendo le rappresaglie, moltx prigionierx in tutto lo Stato si coordinarono per rendere visibile la situazione di impunità che si respira nelle galere. Vari gruppi di appoggio di diverse città tentarono di portare la campagna Carcere=Tortura nelle strade.

La gente che diede il proprio appoggio durante i vari processi contro Juankar Santana Martin, (prigioniero che portava avanti la campagna nel centro penitenziario di Ponent, motivo per il quale fu citato più volte dai tribunali di Lleida), vi assisteva legalmente come pubblico. In questo modo non è solo lx prigionierx che conosce di prima mano lo spettacolo della giustizia. L’impunità della mafia carceraria conta sull’oscurità delle celle di isolamento ma, soprattutto, sull’indifferenza sociale; ed è la tensione che si respirava di fronte alle pubbliche accuse così serie e la risposta sociale che è stata data per metterle in luce che ha obbligato la polizia a infliggere questo colpo repressivo.
Ai tre giovani li si accusa di aver assistito a questi processi e di aver minacciato un secondino in Piazza Sant Joan durante l’atto di protesta. Hanno bisogno di creare dei capri espiatori per fermare la lotta in Lleida, proteggendo secondini e medici delle prigioni per le loro condizioni di torturatori, mettendo sotto silenzio la crudezza della realtà nelle galere.

N.d.T.:
*in catalano Generalitat de Catalunya è il nome con cui viene indicato il sistema amministrativo-istituzionale per il governo autonomo della comunità autonoma della Catalogna (Spagna).



da contramadriz

Contro la criminalizzazione dell’appoggio alle persone prigioniere,
il 24 aprile tuttx a Lleida!



Il giorno 26 aprile ci sarà il processo contro i 3 giovani di Lleida, accusati di ostruzione continuata della giustizia e minacce a un secondino del centro penitenziario di Ponent. Il colpo repressivo è una risposta agli atti di solidarietà che nacquero dalle strade di Lleida con la campagna Carcere=Tortura, protesta che ha visto protagonistx prigionieri e prigioniere di tutto lo Stato. Nello specifico vengono accusati di far parte del “gruppo di appoggio ax prigionierx in lotta di Ponent” e di assistere come pubblico ai processi contro Juankar Santana Martín, che durante la sua permanenza nel centro penitenziario di Ponent fu rappresagliato a causa del suo atteggiamento combattivo e ribelle. Per loro chiedono 4 anni di carcere più 18.000 Euro di multa.

Dopo il colpo repressivo al movimento libertario con l’operazione Piñata e i precedenti in Catalogna di aggressioni a collettivi e individualità che offrono appoggio ax prigionierx - come per esempio nel caso di Núria Pórtulas a Girona (2 anni di galera per aver scritto a un prigioniero, accusata di tentativo di terrorismo) - e la successiva repressione alla campagna di appoggio, o più recentemente alla gente che manteneva un contatto con Mónica e Francisco a Barcellona… iniziamo a pensare che quello che facciamo va per il verso giusto, che ax torturatorx di sempre c’è qualcosa che preoccupa su serio.
Domenica 24 aprile, due giorni prima del processo ai 3 giovani, facciamo una chiamata affinché vi avviciniate a Lleida, alla manifestazione che inizia alla stazione Renfe alle 12:00, contro la criminalizzazione dell’attività politica e dell’appoggio a persone prigioniere. Lunedì 25 aprile andiamo a fare un campeggio in Piazza Sant Joan; l’azione durerà fino alla manifestazione simultanea della mattina dopo alle 11:00 nella stessa Piazza.

Se vogliono farla finita con la rete di appoggio mutuo che durante tanto tempo, generazione dopo generazione, ha fatto fronte agli attacchi e alle minacce del potere… se vogliono estinguere la solidarietà inevitabile che genera lo stesso sistema che incarcera x nostrx compagnx, ce l’hanno più che chiaro: la lotta va avanti dentro le galere e oltre qualsiasi rete o muro di questa società carceraria, così come andrà avanti l’azione diretta nelle strade assicurando che x sequestratx dallo Stato non sono solx.
Con questo giro di e-mail vogliamo sapere in anticipo quanta gente verrà per farci un’idea delle necessità (cena, tende, colazione…). Aspettiamo risposta solo se è per confermare l’assistenza al campeggio, e specificare se vieni con la tua tenda, senza, o con più di una.

Un abbraccio e forza dalla gente di Lleida!

per info e contatti: suportjoveslleida@gmail.com

maggiori informazioni su
manifestprimavera2015.wordpress.com

SETTIMANA DAL 18 AL 24 APRILE: azioni decentrate di appoggio ai tre giovani e contro le torture.

DOMENICA 24 APRILE alle h 12:00 alla stazione Renfe: MANIFESTAZIONE contro la criminalizzazione dell’appoggio ax prigionierx.

LUNEDÌ 25 APRILE alle h 20:30 Piazza Sant Joan: CAMPEGGIO di appoggio ai 3 giovani.

MARTEDÌ 26 APRILE alle h 11:00 Piazza Sant Joan: MANIFESTAZIONE DI APPOGGIO AL PROCESSO.



da tokata

Solidarietà con Nais Contra A Impunidade*, processate per aver denunciato la morte di Diego Viña nella caserma dei carabinieri

Pastora, madre di Xosé Tarrío, in nome di Nais contra A Impunidade chiede la diffusione di questo messaggio:
Compagni e compagne, il mondo al contrario, il Tribunale porta al banco degli impuntati le madri contro l’impunità. Le vuole condannare per chiedere giustizia e chiarimenti in merito alla morte di un ragazzo di 22 anni nella caserma dei carabinieri di Arteixo.
Il processo avrà luogo il 6 giugno nei Tribunali de La Coruña alle 10 del mattino.
Contiamo sull’appoggio di tutti e tutte voi. Non si può punire le madri perché sono nel loro pieno diritto  di chiedere giustizia.
Durante questi anni abbiamo denunciato le torture e le morti di molte prigioniere e prigionieri e questo a loro non interessa; perciò fanno tale persecuzione alle madri, per infonderci paura affinché non lo si faccia nuovamente. Quindi, oggi, qui chiedo la vostra solidarietà e il vostro appoggio per questo giorno. Grazie.
Vogliono toglierci dalla circolazione, ma prima daremo filo da torcere.

Madri contro l’impunità


N.d.T.:
*Madri contro l’impunità in lingua galiziana.

Lun, 18/04/2016 – 19:43
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