Report ultime assemblee organizzative e prossimi appuntamenti

Report incontro organizzativo del 4 maggio in Cascina Torchiera e dell’assemblea di domenica 8 sempre in Cascina Torchiera

Per prima cosa confermiamo i due appuntamenti:

15 maggio ex Orti abusivi dell’Annunziata Viale Papa Paolo VI, di fronte area Siltal Abbiategrasso (Mi) dalle ore 10 per l’iniziativa “La rivoluzione nell’orto”, su orti, agricoltura, consumo di suolo, socialità

18 maggio Cascina Torchiera Milano, assemblea organizzativa dalle 21-21.30

Mayday: la valutazione della presenza è stata complessivamente positiva, nonostante la divisione dello spezzone no oil-territori in due parti e con il carro oil e la possibilità che c’era di essere un po’ più attivi da un punto di vista di azioni e visibilità della comunicazione in piazza; tante persone intercettate con i contenuti del Camp; contatti che vanno tradotti in partecipazione verso e durante il Camp. A questo proposito le assemblee ribadiscono la necessità che tutt* si attivino per promuovere il Camp per ambiti e contatti di affinità/percorso la partecipazione verso e durante il Camp. Per chiudere con il discorso Mayday, attendiamo da IP e dalle realtà che hanno animato gli Stati Generali della Precarietà e stanno costruendo lo sciopero precario, di portare in Assemblea il 18 i contenuti e il percorso con cui parteciperanno al Camp, come annunciato a Roma a metà aprile, così da iniziare a costruire il programma della tre giorni.

Logo: nell’ultima assemblea è stata presentata la proposta di logo, il 18 dobbiamo partire con il logo definitivo ed elaborare poi tutto il materiale di comunicazione possibile/necessario

Energia: come da reportino del gruppo energia che riporto integralmente, si sta affrontando il problema energetico cercando di salvaguardare sostenibilità e rinnovabilità delle fonti a fronte degli ovvi fabbisogni del camp, la proposta fatta in assemblea è piaciuta e lascerà un’eredità importante anche alla città, agli spazi, ai movimenti…durante il Camp, gli stessi si attiveranno per momenti di confronto sulle conoscenze e di creazione di immaginari energetici alternativi)..di seguito la proposta:

possibile fabbisogno: 2 pc portatili sempre connessi (60 watt/h l’uno) alimentati da 1 batteria da 100 Ampere; 30 lampadine a led (3 w/h l’una) alimentate da 1 batteria da 100 Ampere; 1 impianto audio (voce) casse passive e ampli 12 volt (tot w/h) alimentato da 3 batterie da 100 ampere; 1 proiettore a led (70 w/h) alimentato da una batteria da 100 ampere

alimentazione: costruzione di tre impianti stand alone ognuno così composto:3 batterie 100 ampere costo tot 450 euro; 1 regolatore di tensione 10 ampere costo 100 euro; 2 pannelli da 100 watt costo tot 600 euro; 1 inverter da 600 watt costo 200 euro; 10 lampade led 3 watt costo tot 150 euro. TOTALE PER OGNI IMPIANTO 1500 EURO. I tre impianti sorreggono un quantitativo di batterie maggiore del conto delle utenze che dovremo soddisfare; questo è stato fatto principalmente per due motivi: l’idea è che gli impianti siano un investimento dei tre spazi che si sono detti interessati a dotarsene,    torchiera, conchetta, fornace e quindi una volta finito il camp gli impianti vengano utilizzati    singolarmente e quindi con una capacità elettrica che abbia un senso; il conto del consumo elettrico durante il camp è veramente minimal quindi avere 3 belle batterie in più di sicuro non fa male. Adesso ovviamente è aperta la caccia alle robe più convenienti per ridurre la spesa. Compiti: cercare il modo per trovare i materiali più adatti a costo minore; organizzare una giornata di formazione e assemblaggio degli impianti

Autocostruzione: al di là che presenteremo nel fine settimana a Firenze dentro “Do it your trash” il Camp e soprattutto questa parte e quella legata agli orti, il problema che ora si pone è la reperibilità del materiale necessario per costruire quanto previsto (cucina, compost-toilet, cupole geodetiche) e di capire il fabbisogno reale di spazi e strutture in funzione del programma sull’area nei tre giorni del Camp e della partecipazione possibile. Il 18 dobbiamo avere una bozza di programma di massima e una lista dei materiali necessari da reperire (aggratisss, riciclo, riuso), dove e come andarli a prendere e stilare anche un programma allestimento strutture.

Insorti: il 15 c’è l’iniziativa ad Abbiategrasso;ci saranno tutti i contenuti che il gruppo sta preparando per il Camp (azioni e lascito, ma ne parliamo meglio il 18 di queste), fermo il principio che le azioni siano un lascito alla città e non fini a se stesse. Al Camp ci saranno momenti di approfondimento di pratiche e saperi sui temi dell’agricoltura, degli OGM, del consumo di suolo, della produzione alimentare. Si cercherà di vedere gli spazi verdi come elemento di socialità e costruzione di comunità/città su basi differenti da quelle finalizzate al valore e al profitto e tramite la partecipazione e il confronto diretto con i cittadini; rivendicheremo qualità e uso dei territori contro nocività e consumo di suolo, relazioni e sovranità sui territori; nei tre giorni sarà sempre presente il mercato biologico a Km0 e delle autoproduzioni

Territorio/NoExpo/Comunicazione: il lavoro sta svolgendosi su più fronti; stasera siamo stati a Gorgonzola al presidio permanente (autocostuito e sostenibile) NoTem, portando una proposta di percorso comune e di mobilitazione congiunta nei giorni del Camp, li abbiamo invitati per il 18 e pensiamo a qualcosa da fare assieme per il 5 giugno, l’incontro è stato molto positivo e fa pensare a proficui sviluppi futuri per fare rete nel nord-est milano; il 13 maggio un gruppo misto andrà a Firenze, come già scritto, e sarà la seconda tappa nazionale (dopo gli SGP a Roma in Aprile) di presentazione del Camp; il 17 maggio invece andremo a Bologna su invito del CUA. Sempre in termini di appuntamenti sono già programmate due serate in Fornace, il 22 maggio (con Viale su sostenibilità, riconversione, autocostruzione) e il 27 maggio sui beni comuni e i referendum su acqua e nucleare. Si sta valutando anche qualcosa
per la prima settimana di giugno, ma ci riaggiorniamo per cosa e dove. Infine in termini di contatti al Camp ci sarà un incontro nazionale della rete Abitare nella crisi e può essere occasione per sviluppare inizative per la città sul tema. Speculazione e consumo di suolo, decostruzione dell’immaginario di Expo, beneficiari del business Expo/pgt, grandi opere e mobilità sostenibile, nocività-bonifiche-ecomafie, diritti dell’abitare e welfare metropolitano sono i temi su cui in quei giorni cercheremo di sviluppare alcune idee che porteremo il 18 in assemblea.

Abbiamo poi pensato alla zona del Camp e a come sviluppare l’iniziativa e la comunicazione con gli abitanti; si pensava ad una critical massa che porti i contenuti del Camp (la data proposta è il 29 maggio) e poi ci siamo posti il discorso lascito/vertenza attivabile con il territorio limitrofo, si pensava a una ciclofficina e a un progetto un po’ più ambizioso e “di lotta”, che potrebbe essere al centro di una delle azioni del Camp (…il 18…). Abbiamo anche pensato di attivare un gruppo di compagni e relazioni che negli anni si sono sviluppate in zona e contiamo di incontrali 10-15 giorni prima del Camp e presentare le varie proposte che il Camp farà e i lasciti per la zona.

Parlando di comunicazione il sito è stato aggiornato nella nuova veste, ora va riempito di materiali e contributi. E’ stata creata anche una pagina facebook No Expo Climate Camp, chi è su fb può contribuire ad alimentarla e aggiornarla.

A partire da quello che presenteremo nel fine settimana a Firenze dobbiamo preparare il famoso kit di comunicazione (flyer con ¾ righe essenziali per ogni percorso+programma di massima del camp; giornalino di presentazione del camp con 2000 battute per ogni percorso più eventuali contributi dai territori; manifesti; dobbiamo decidere se vogliamo produrre altro tipo maglie, stickers adesivi, loghi adesivi).

Infine il programma ludico e degli incontri/workshop/presentazioni/assemblee del Camp. Serve una bozza di massima per il 18 poi la perfezioniamo cammin facendo, evitando ridondanze, accavallamenti e programmi eccessivamente mastodontici. Per i workshop (per ora) è sufficiente sapere se sono pratici o dibattiti, anche solo una bozza di titolo e un’idea su chi potrebbe intervenire. Per l’aspetto più ludico si sta verificando la disponibilità di un gruppo teatrale che fa lavori sul tema territorio, poi ci sono le condizioni dettate dall’impianto elettrico, per cui per la musica le alternative sono: dj set, band acustica, chitarra e voce. Chi? Free o anche con compenso? Che porta gente o low profile? Per i dj set ci sono gli spazi. Fornace propone il residence (degenere rebel), parliamone cmq.

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Posted: May 13th, 2011 | Author: Comitato NoExpo | Filed under: Report | No Comments »

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