NewCo old business

 

Il 14 giugno a Parigi, la società Expo, con i testa l’A.D. Sala e la compagnia di Sindaco e Presidente della Regione, presenterà al B.I.E.  la newco denominata Arexpo s.p.a..

La società composta da Regione Lombardia a cui si affiancherà, a quanto pare nei prossimi giorni, il Comune di Milano, presenterà la documentazione necessaria per dimostrare l’acquisto (prossimo) dei terreni Expo, oggi di proprietà del gruppo Cabassi e di FieraMilano S.p.a. (leggi Regione Lombardia). Da questa mossa dipenderà il futuro dell’intera area del nord ovest milanese. In gioco non c’è solo Expo2015 ma, soprattutto, ciò che succederà su quei terreni nel dopo Expo. 

Come Comitato NoExpo ci siamo sempre opposti alla cementificazione di un’area oggi agricola che proprio quest’acquisto va nella pratica a definire edificabile, per cui ci sembra inopportuno procedere all’operazione.  Una soluzione a cui, fra l’altro, è contraria pure una parte eterogenea della nuova maggioranza comunale milanese. Perché allora procedere con tutta questa fretta? Perché ancora una volta pare che i manager rappresentanti il partito del mattone abbiano avuto la meglio su un’opinione diffusa che avrebbe preferito avere un altro mese per discutere enormi modifiche territoriali che apporteranno danni irreversibili a tutta una parte della città. Dove si troveranno i soldi per l’acquisto? Tagli, o diritti edificatori a garanzia delle Banche che presteranno il denaro necessario (120 mln si dice). E di un serio screening dell’area, per verificarne necessità di bonifica visto decenni di vicinanza alla raffineria di Pero, neanche se ne parla, nonostante vi siano più che timori e sospetti sulla presenza di inquinanti.

E così, anche col nuovo ordine milanese,  Formigoni e FieraMilano s.p.a. speculano sulla valorizzazione dei terreni acquistati (a destinazione agricola) quasi 10 anni fa; Euromilano (Intesa, Unipol, lega coop ed altri) si garantisce i progetti new town/mix funzionali su Cascina Merlata e i cittadini rimangono con una città là dove c’era l’erba…..Al di là dei toni nostalgici, ci sembra che l’importanza di questa vicenda avrebbe dovuto suggerire una maggior cautela e scegliere per il rinvio della decisione. Si sarebbe potuto aprire un momento di discussione cittadino in grado di rendere la gestione della città e della sua ricostruzione, meno verticistica e più partecipata. Queste decisioni alimentano il dubbio che “la fine del partito del mattone” sia solo uno slogan vuoto di qualche grossa testata giornalistica su cui non c’è alcuna corrispondenza nella realtà. 

Dal 17 al 19 di giugno il Comitato NoExpo presenterà la sua recensione degli ultimi episodi della telenovela Expo2015 in sede di NoExpoCamp (www.noexpocamp.org ), momento di lotta e di alternativa, che porterà contenuti e pratiche alternative alla Milano dei grattacieli, dei tunnel, della precarietà.

10 giugno 2011

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Posted: June 10th, 2011 | Author: Comitato NoExpo | Filed under: No expo | No Comments »

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