13.10 | video-report sul corteo #NoCmc di Ravenna

http://www.inventati.org/offtopic/?p=1310

video del corteo nocmc del 13 ottobre scorso a Ravenna; attivisti dell’assemblea ClimateCamp hanno portato la voce dei territori milanesi sotto la sede della Cmc, responsabile dei cantieri TAV dalla ValSusa al Mugello, passando per Lombardia (Expo-Tem-Pedemontana) alla base Dal Molin, con tentacoli devastatori in Africa e, parrebbe, pure nella costruzione del muro a Gaza

dalla parte della terra contro cementificazioni e speculazioni, opere grandi, eventi inutili se non ad alimentare il meccanismo del debito, a saccheggiare territorio e beni comuni, ad arricchire mafie, palazzinari e banche

prossima tappa Milano 1&2 dicembre

come?per far cosa?……

costruiamolo insieme a partire dal prossimo 24 ottobre ore 21 a piano terra – via confalonieri 3 – milano (m2/passante garibaldi)

assemblea climate camp

Posted: October 17th, 2012 | Author: Comitato NoExpo | No Comments »

Piccolo report del corteo #NoPedemontana

tratto da Lab OffTopic

Un corteo di mille persone che attraversa le vie della città, da piazza Conciliazione all’ex discarica delle ‘ndrine locali, non è un fatto comune a Desio. La partenza, fissata per le 14, si fa attendere giusto un’oretta, il tempo che serve alla piazza per riempirsi, e a noi per tappezzare la locale sede di Intesa San Paolo con bandiere NoTav, striscione e intervento sulle responsa

bilità della BIIS nel finanziamento di piccole e grandi opere.

Dietro al Comitato promotore (BeniComuni MonzaBrianza) sono in tante le associazioni e le sigle che raccontano storie di piccole resistenze, lunghe lotte..e pure sporche faccende. Ci chiamano perchè un gruppo di “Nazionalisti Insubri”, un gruppo fascistoide che vorrebbe trasferire in Svizzera la Lombardia, prova a infiltrarsi nel corteo. Collettivamente, come rete, compagni e comitato promotore li si invita senza mezzi termini ad allontanarsi, il tentativo di unirsi era circolato in rete e non c’è discorso che tenga. Ai più disattenti potrà sembrare una divagazione lontana dalle tematiche del corteo ma una sana policy antifascista è sempre un presupposto valido per evitare spiacevoli inconvenienti: dopo la segnalazione delle grinfie bancarie anche questa vicenda è stata chiarita.

Il grosso del corteo si svolge serenamente, dal pullman di apertura gli interventi si capiscono poco ma materiale di approfondimento sulle ragioni del NO ne gira, la comunicazione della rete ClimateCamp si articola così tra interventi dall’impianto, volantini verso il corteo NOCMC del 13 ottobre e striscioni appesi un po’ ovunque..a duecento metri dalla chiusura della giornata, alcuni di noi entrano nel cantiere abbandonato di uno degli ecomostri più visibili della zona: il grattacielo dell’area ex-autobianchi. Dallo scheletro incompiuto del palazzo viene calato uno striscione ben visibile, cui il corteo risponde con soddisfazione e un po’ di convinzione più di prima, che non guasta mai. La chiusura è prevista in un campo incolto sottratto alla triste fama di discarica abusiva, si alternano interventi e parlano anche i NoTav, teatro e musica, c’è un po’ un’aria da sagra ma una spinta a rilanciare in là, a radicalizzare ed aumentare questo tipo di iniziative la si da tutti insieme.

Con poche cose si organizza anche qui un banchetto di materiali, si parla con la gente del corteo del 13 (ma anche dell’appello che ci ha portato sin qui), degli aggiornamenti sulla lotta contro la Tem e di un appuntamento in chiave NoExpo da rilanciarsi verso la metà di novembra a Milano per fare il punto con tutte le esperienze interessate a ripartire con più grinta. Era prevista pioggia a Desio, è finita che la giornata ci ha invece decisamente scaldato.

alcuni presenti

Posted: October 17th, 2012 | Author: admin | No Comments »

Chiuso il Climate Camp ora restituite Cascina Merlata al quartiere


E ORA RESTITUITE LA MERLATA AL QUARTIERE

Il terreno davanti Cascina Merlata, che abbiamo occupato giovedì per svolgere il No Expo Camp, deve essere liberato dalla speculazione e restituito agli abitanti del quartiere.

Il No Expo Camp, uno dei primi climate camp italiani, si chiude in queste ore. Per tre giorni ha liberato un’area, che i progetti, trasversali ai poteri economici e politici legati alla valorizzazione immobiliare, vorrebbero trasformato nell’ennesimo quartiere inutile per i bisogni dei territori. Quest’area è di particolare interesse per gli attori che da decenni hanno trasformato la città in un cantiere continuo dove fare spuntare edificazioni come funghi con il conseguente consumo di suolo, aree verdi, terreni agricoli. Si distruggono ambiti paesaggistici ad alto valore storico e ambientale perché Milano deve svilupparsi, perché c’è Expo, perché se no l’economia di cosa vive. Come se fossero questi i reali motivi di questa ed altre speculazioni.

Sono stati tre giorni densi di attività, che hanno dimostrato la praticabilità, nella metropoli iperconsumistica, di stili di vita sostenibili, a impatto zero sul territorio e autosufficienti da un punto di vista energetico. Abbiamo dimostrato che esiste un’alternativa agli inceneritori, alle centrali nucleari o a carbone. Abbiamo recuperato un’area incolta da anni e consegnato un orto pubblico alla città. Soprattutto abbiamo verificato che a Milano gli interessi economici delle immobiliari hanno il potere di condizionare anche il diritto all’informazione e alla comunicazione su un’iniziativa che Euromilano ha cercato da subito di ridurre all’anonimato perché non vuole attirare attenzione sul business legato a Cascina Merlata.

Oggi ce ne andiamo, vincenti rispetto alla scommessa nata in quattro mesi di confronti e incontri tra soggetti eterogenei, determinati a portare avanti questo percorso, sia rispetto all’area dove abbiamo svolto il No Expo Camp, che sui contenuti che hanno caratterizzato questi tre giorni. Lasciamo l’area in condizione da essere vissuta da chi nel quartiere crede che lo spazio pubblico sia da vivere collettivamente e da difendere da nocività e speculazioni. Ai proprietari dell’area, alle istituzioni milanesi, chiediamo  un grande gesto di coraggio, di raccogliere le istanze dal basso e di riconsegnare Cascina Merlata e l’area circostante alla sua vocazione originaria, come spazio aperto alla popolazione per praticare collettivamente attività ortistiche e sociali.

Milano 19 giugno 2011                      Assemblea del No Expo Camp for climate action

Posted: June 19th, 2011 | Author: Comitato NoExpo | No Comments »

Critica della ragione urbana – foto

diario di bordo – giorno 1

alcune foto dell incontro di venerdì 17:

Critica della ragione Urbana
presentazione della rivista Millepiani-Urban

con Ubaldo Fadini (Univ. Di Firenze), Francesco Galluzzi (Accademia di Carrara), Villani (Naba Paris 12)

 

Posted: June 18th, 2011 | Author: admin | No Comments »

aggiornamenti dal camp

 

La prima giornata al Camp è stata dedicata, un’acquazzone e l’altro, all’allestimento dell’area. Sono state montate la cupola geodetica, lo spazio coperto che usiamo per dibattiti e mangiare, l’info point, compost toilet e tre solar system che alimentano impianti, luci, attrezzature.

Domani iniziamo a portare i contenuti del Camp per le strade dei quartieri. Vi aspettiamo dalle 10 per workshop e laboratori vari e poi dalle 12 lo Schifo Bike Tour, pedalata massiva attraverso le nocività e i luoghi della speculazione della Milano proiettata verso Expo, che confluirà poi nel corteo di solidarietà con il popolo palestinese.

Posto per le tende ce n’è ancora, ricordate di portarvi un minimo di attrezzatura per campeggio.

Posted: June 17th, 2011 | Author: Comitato NoExpo | No Comments »