La autorità dello stato del Kerala, in India, hanno dichiarato che un impianto di imbottigliamento della Coca-Cola ha contaminato l’acqua e inquinato l’ambiente della regione.
Sembra essere il risultato di un’inchiesta partita dal governo di sinistra del Kerala, a carico della multinazionale USA, che si spera venga condannata al pagamento di un risarcimento di 2,16 miliardi di rupie, pari a 47 milioni di dollari cifra ovviamente irrilevante per la multinazionale.
La fabbrica di Palakkad è stata chiusa nel 2005, dopo le proteste dei residenti e degli ambientalisti per l’inquinamento delle falde acquifere e per la produzione di rifiuti. La Coca-Cola ha respinto tutte le accuse, sostenendo che non ci sono sufficienti prove scientifiche e che è compito dei tribunali emettere sentenze, non di una commissione governativa. Noi scommettiamo e siamo quasi convinti che prove “scentifiche” non usciranno, prove fisiche ai danni delle popoloazioni locali sono e saranno inevitabili.
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