[RadiodiMassa] Radio*grafie puntata finale e poi….Ci ri-sentiamo a settembre!

Giovedi pomeriggio alle ore 17 e 15circa chiudiamo questa prima serie di appuntamenti con un nuovo approfondimento radiofonico fatto dagli studenti. Sarà una puntata in cui parleremo di tutto un pò: del giornale e del programma radio, di quello che abbiamo in mente in vista del nuovo anno accademico , dei progetti che si portano avanti nelle facoltà, con un occhio attento all’ultima riforma universitaria. ABbiamo una sorpresa in trasmissione che vi sveleremo solo Giovedi’…

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[Radiodimassa] Repressione, nuove frontiere. Quebec in rivolta.

Bloccata la Formula Uno, ascolta l’ultimo aggiornamento (4giugno2012):

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Quebec, Montrèal. Sono ormai più di quattro mesi che gli studenti e le studentesse della regione del Quebec portano avanti la protesta contro il modello anglosassone di gestione dell’università (si parla di un aumento delle tasse pari al 75% in 5 anni!),  provacando una reazione da parte del governo fuori dall’immaginario. Si chiama legge speciale n.78, denominata anche “legge manganello”, la nuova frontiera della repressione, già saggiata durante le giornate del Blockupy Frankfurt, in cui fu vietato qualsiasi asseblamento che superasse il numero massimo di dieci manifestanti. Sulla stessa scia si muove il governo liberale di Charest, che dichiara illegali i concentramenti superiori alle 50 persone e pretende, per ogni corteo, una richiesta firmata da un responsabile almeno 8 ore prima della manifestazione, che in ogni caso non può svolgersi nelle università e a una distanza inferiore ai 50 metri da ogni edificio dei campus. Il supposto responsabile potrà trovarsi a pagare fino a 125 000 dollari per ogni violazione del codice municipale. Inoltre, muovendo dalla strana idea che il governo ha del “diritto allo studio”, si impone la sospensione della sessione invernale dei 14 licei e 11 università in sciopero e l’approvazione dell’aumento delle tasse così come era stato previsto dalla “legge finanziaria” 2011 della provincia quebecchese.  Solo negli ultimi giorni si sono visti più di 2000 arresti, alcuni feriti gravi, un paio di pub con terrazza esterna distrutti a causa delle cariche di “alleggerimento”, abusi di potere, denunce contro la polizia e contro alcuni numeri di matricola dei caschi blu canadesi. Ciò nonostante, ogni sera la città si blocca, cortei illegali partono dal’università mentre nel resto della città la popolazione tutta scende per strada, pentole e cucchiai alla mano, denunciando il clima repressivo che la opprime.

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[RadiodiMassa] WELFARE DAY – 1° sciopero degli operatori sociali in Campania

Ascola l’intervento di lancio al corteo:

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[RadiodiMassa] L’ex-Asilo di Boscoreale è il primo spazio sociale autogestito del territorio Vesuviano

Comunicato Stampa
“il due giugno c’è chi si dedica a spendere in parate militari i soldi che servono ai terremotati e chi invece libera spazi: l’ex-Asilo di Boscoreale è il primo spazio sociale autogestito del territorio Vesuviano”

Stamattina, sabato 2 giugno, alcune decine di giovani e attivisti del territorio vesuviano hanno occupato l’ex asilo di piazza Vargas a Boscoreale (di fronte alla vecchia stazione della circumvesuviana) per restituirlo a un uso sociale e autogestito!.
Una piazza simbolo, la piazza di partenza di quasi tutte le manifestazioni popolari contro le discariche sul Vesuvio.
Nella campagna “Ci Manca L’Area” sono già state raccolte molte centinaia di firme di cittadini a favore di uno spazio autogestito nell’area vesuviana. Ora in mancanza finora di risposte e sensibilità dalle amministrazioni abbiamo deciso di passare all’azione. La democrazia, quella reale, nei nostri territori, si costruisce anche così.
L’ex-asilo è una struttura abbandonata da anni al totale degrado (vedi foto) e che può invece diventare un luogo di socialità non mercificata, di autoproduzione culturale e di riferimento sociale per autorganizzarci tutti e tutte su diritti fondamentali come quello alla salute, alla qualità dell’ambiente, al reddito, allo studio, al gioco, alla bellezza della nostra terra.
Una terra violentata da discariche e militarizzazione, ma che ha già conosciuto la resistenza sociale diffusa contro l’autoritarismo, il cinismo e la speculazione della devastazione ambientale e delle discariche del Vesuvio. 
Nelle giornate in cui lo Stato spende in parate militari soldi che potevano servire ai terremotati e agli sfollati, noi che abbiamo conosciuto una militarizzazione pazzesca di questi stessi territori apriamo invece spazi di libertà.
In questo momento siamo impegnati a restituire vivibilità alla struttura, a pulirla, a rifunzionalizzare luce e acqua. Ma già parte il primo programma di attività (vedi jpg allegata) e invitiamo tutti e tutte a venire, a sostenere questa esperienza con l’azione diretta, a riprogettare insieme l’uso degli spazi e le attività possibili! 

Siamo costantemente sul posto, impegnati a costruirci il presente.
L’assemblea di auto-gestione è ogni giorno alle ore 19.00
per contatti: 3333868067 (Virginia)
Rete per l’autogestione sociale

Ascolta l’intervista:

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[RadiodiMssa] Sive radio

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