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Guerra Palestina -- Raccolta Agenzie 19:20 - 20:10
by Agenzie di Stampa Tuesday, Apr. 02, 2002 at 5:07 PM mail:

* MO: LA GIORNATA, ORA PER ORA/ANSA * M.O.: FRANCESCANI ISRAELIANI, SERVE FORZA INTERNAZIONALE * M.O.: INVIATO DE 'IL GIORNALE', NESSUNO CI PUNTA LE ARMI * M.O.: DIRITTI UMANI, ROBINSON PER INVIO IMMEDIATO OSSERVATORI= * MO: PER PARIGI UN DIKTAT LA MINACCIATA ESPULSIONE DI ARAFAT * M.O.: DIPLOMATICI USA IN ISRAELE RIMPATRIANO FAMIGLIE = * M.O.: DOMANI SENATORI DS INCONTRANO LUZZATTO E HAMMAD = * MO: BETLEMME; SIAMO BLOCCATI IN BASILICA, INNARO (TG3) * M.O.: ARAFAT, "USA NON CHIEDANO COMPROMESSI SOLO A PALESTINESI"= * MO: SCONTRI AL CAIRO E PROTESTE NEL MONDO ARABO / ANSA * MO: COMUNITA' EBRAICA ROMANA REAGISCE A PRO-PALESTINESI/ANSA * MO: LA GIORNATA, HANNO DETTO/ANSA

Guerra Palestina -- Raccolta Agenzie 19:20 - 20:10

* MO: LA GIORNATA, ORA PER ORA/ANSA
* M.O.: FRANCESCANI ISRAELIANI, SERVE FORZA INTERNAZIONALE =
* M.O.: INVIATO DE 'IL GIORNALE', NESSUNO CI PUNTA LE ARMI =
* M.O.: DIRITTI UMANI, ROBINSON PER INVIO IMMEDIATO OSSERVATORI=
* MO: PER PARIGI UN DIKTAT LA MINACCIATA ESPULSIONE DI ARAFAT
* M.O.: DIPLOMATICI USA IN ISRAELE RIMPATRIANO FAMIGLIE =
* M.O.: DOMANI SENATORI DS INCONTRANO LUZZATTO E HAMMAD =
* MO: BETLEMME; SIAMO BLOCCATI IN BASILICA, INNARO (TG3)
* M.O.: ARAFAT, "USA NON CHIEDANO COMPROMESSI SOLO A PALESTINESI"=
* MO: SCONTRI AL CAIRO E PROTESTE NEL MONDO ARABO / ANSA
* MO: COMUNITA' EBRAICA ROMANA REAGISCE A PRO-PALESTINESI/ANSA
* MO: LA GIORNATA, HANNO DETTO/ANSA


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MO: LA GIORNATA, ORA PER ORA/ANSA

(ANSA) - ROMA, 2 APR - Mentre si moltiplicano le iniziative
diplomatiche per cercare di arrestare gli scontri, l'offensiva
dell'esercito israeliano prosegue, investendo altre citta'
autonome palestinesi. Ecco una cronologia della giornata.
- 00.00: Carri armati e soldati israeliani penetrano nel campo
profughi palestinese di Deheishe, presso Betlemme.
- 01.00: Gli israeliani lanciano un ultimatum al capo dei
servizi di sicurezza dell'Anp, Jibril Rajub, perche' consegni i
ricercati per ''terrorismo''.
- 02:00: Alcuni palestinesi accusati di aver collaborato con
l' esercito israeliano vengono giustiziati in un posto di
polizia nei pressi di Betlemme.
- 03.00: Elicotteri e carri armati israeliani bombardano per
ore la sede dei servizi di sicurezza dell'Anp, a Betunia,
causando una trentina di morti.
- 05.30: Blindati israeliani penetrano nella citta' vecchia di
Betlemme. Elicotteri mitragliano miliziani palestinesi nella
piazza della Mangiatoia.
- 06.00: I rappresentanti dei 52 paesi dell'Organizzazione
della conferenza islamica si riuniscono a Kuala Lumpur per
esaminare una proposta di boicottaggio petrolifero avanzata
dall'Iraq.
- 10:00 - Il premier Ariel Sharon non esclude una prossima
espulsione del presidente palestinese Yasser Arafat.
- 11.00: Una donna palestinese di 55 anni viene uccisa da un
cecchino israeliano subito dopo essere uscita dall'ospedale
ortopedico di Ramallah.
- 12.00: Circola la notizia, poi smentita, dell'uccisione di
un sacerdote italiano nell'ostello 'Santa Maria' di Betlemme.
- 12.15: Un gruppo di giornalisti italiani rimane bloccato dai
combattimenti nella Chiesa della Nativita' a Betlemme.
- 13.00: Comincia al Cairo una riunione straordinaria della
Lega Araba.
- 14.00: Centinaia di palestinesi si arrendono a Betunia
consegnandosi alle forze israeliane.
- 14.30: 200 religiosi cristiani guidati dal patriarca latino
Michel Sabbah sfilano per le vie di Gerusalemme per protestare
contro l'occupazione israeliana di Betlemme.
- 15.00: I cadaveri di 27 palestinesi uccisi dal fuoco dei
soldati israeliani a Ramallah vengono sepolti nel parcheggio
dell'ospedale poiche' nell'obitorio non c'e' piu' posto.
- 16.30: 50 miliziani palestinesi fanno irruzione nel chiostro
della Chiesa della Nativita' a Betlemme, dove avevano trovato
rifugio cinque giornalisti italiani.
- 17.00: Un incendio devasta la Moschea di Omar a Betlemme,
presa a cannonate da blindati israeliani.
- 17.30: l'Alto commissario dell'Onu per i diritti umani, Mary
Robinson, chiede l'invio di osservatori internazionali.
- 18.00: In un colloquio telefonico, i presidenti di Russia e
Usa, Vladimir Putin e George W. Bush, esprimono ''preoccupazione
estrema per l'aggravamento del conflitto israelo-palestinese''.
- 18.15: La Commissione europea appoggia la richiesta dell'Onu
di un ritiro di Israele dalle citta' palestinesi.
- 18.30: Decine di carri armati israeliani entrano nella
citta' di Jenin, mentre altri cingono d'assedio Nablus.


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M.O.: FRANCESCANI ISRAELIANI, SERVE FORZA INTERNAZIONALE =
''MANCANZA RISPETTO PER SIMBOLI SANTI SEGNO ABISSO DOVE SIAMO SPROFONDATI''

Gerusalemme, 2 apr. - (Adnkronos) - ''Una Forza internazionale
rimpiazzi le Forze armate israeliane nei Territori occupati e assuma
due responsabilita': difesa contro il terrorismo, salvaguardia e
controllo della sicurezza globale, mentre si cerca di giungere a un
trattato di pace''. E' quanto sostiene all'agenzia 'Fides' padre
David Jaeger, francescano israeliano ed esperto di questioni
medio-orientali, per il quale ''dopo occorrera' supervisionare
l'ordinata transizione dei Territori verso uno Stato palestinese,
secondo i termini stabiliti dal trattato di pace''.

Per Jaeger, ''il presente parossismo di morte e distruzione
nella Terrasanta avviene proprio in un momento in cui, per paradosso,
sono presenti tutti gli elementi per una risoluzione definitiva del
conflitto arabo-israeliano: la risoluzione 1.397 del Consiglio di
sicurezza dell'Onu, che completa le risoluzioni 242 e 338, avallando
l'esistenza di uno Stato palestinese; la storica decisione presa
dalla Laga Araba la scorsa settimana, compimento di tutto cio' che
Israele ha sempre desiderato, in termini di riconoscimento e
accettazione nella regione. I dettagli di un trattato di pace
israelo-palestinese era sostanzialmente gia' pronto ai negoziati di
Taba, nelle ultime settimane del governo Barak -ricorda il padre
francescano- E molti particolari su eventuali trattati di pace con
Siria e Libano erano stato discussi in dialoghi precedenti''.

Propone padre David: ''Una nuova 'Conferenza di Madrid' puo'
offrire una griglia appropriata per mettere insieme tutti questi
elementi. Contro queste speranze, i terroristi hanno colpito, dando
una giustificazione al governo Sharon e compattando la grande
maggioranza degli israeliani nel sostegno a un'operazione militare
che va crescendo di ora in ora, aggiungendo altre vittime innocenti,
senza una chiara strategia di uscita. La totale mancanza di rispetto
verso i simboli santi, come la Santa Notte della Pasqua Ebraica, o la
Citta' di Betlemme, -sottolinea Jaeger- e' un segno evidente
dell'abisso in cui il conflitto e' sprofondato''.
(Lic/Rs/Adnkronos)
02-APR-02 19:50


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19:47 M.O.: INVIATO DE 'IL GIORNALE', NESSUNO CI PUNTA LE ARMI =
GIORNALISTA BLOCCATO A BETLEMME, ASSOLUTAMENTE IMPRUDENTE USCIRE

Roma, 2 apr. - (Adnkronos) - ''Nessuno ci punta le armi ma non
usciremo, e' assolutamente imprudente''. Cosi' Luciano Gulli, inviato
de ''Il Giornale'', ha descritto, in un collegamento telefonico con
''Studio Aperto'', la situazione all'interno del complesso della
chiesa della Nativita' dove il giornalista, insieme a quattro
colleghi, e' bloccato da questa mattina. Gulli ha confermato che nel
primo pomeriggio ha fatto irruzione nella basilica, dove sono
rifugiati anche una quarantina di frati, un gruppo di palestinesi
armati, ma ha specificato che non sono sotto la minaccia delle armi.

''Sono entrati una cinquantina di palestinesi, verso le 15 e 15
- ha raccontato - perche' vistisi a mal partito hanno pensato di
assestarsi all'interno della Basilica della Nativita'. Hanno sparato
contro il chiavistello del portone e hanno fatto irruzione. Beninteso
- ha aggiunto - nessuno ci punta il fucile addosso, loro sono ai
piani alti, noi siamo confinati nelle cucine dell'ostello attiguo
alla Basilica''.

Il giornalista non prevede che la situazione possa sbloccarsi
in serata: ''Sono con Innaro, Capuozzo, Pellegrini e un operatore Rai
- ricorda- Noi pensiamo a questo punto di non uscire perche' stanno
calando le tenebre e sarebbe assolutamente imprudente uscire di qui
anche perche' ci ha telefonato qualcuno dalla presidenza del
Consiglio dicendoci che stavano cercando di allestire un paio di
blindati ma che per stasera sara' stato difficile''.
(Ses-Nut/Rs/Adnkronos)
02-APR-02 19:47


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M.O.: DIRITTI UMANI, ROBINSON PER INVIO IMMEDIATO OSSERVATORI=
(AGI/REUTERS-EFE) - Ginevra (sede Onu), 2 apr. - L'Alto
Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, Mary
Robinson, ha chiesto l'invio immediato di una missioni di
osservatori internazionali nei Territori palestinesi occupati da
Israele perche' facciano un rapporto urgente sulla situazione.
Intervenendo alla seduta plenaria della Commissione -
riunita a Ginevra per la sua annuale seduta, che dura sei
settimane - Robinson ha spiegato che l'invio della missione
potrebbe agire da deterrente sia per le gravi violazioni dei
diritti umani sia per gli attentati-suicidi contro Israele. La
Commissaria ha denunciato le limitazioni alla liberta' di
movimento che le autorita' israeliane hanno imposto alla Croce
Rossa, alla Mezza Luna Rossa e al personale medico di altre
organizzazioni umanitarie.

segue 0239)
M.O.: DIRITTI UMANI, ROBINSON PER INVIO IMMEDIATO OSSERVATORI (2)=
(AGI/REUTERS) - Ginevra, 2 apr. - Robinson ha inoltre comunicato
di aver ricevuto oggi una telefonata dalla deputata palestinese
Hannah Ashrawi che ha negato nei termini piu' assoluti che "si
utilizzino le ambulanze o gli ospedali per coprire i miliziani"
palestinesi o nascondere armi.
La Commissaria ha parlato anche con il direttore dell'Unione
dei Comitati di Soccorso Medico Palestinese il dottor Mustafa
Barghouti, che gli ha comunicato un episodio avvenuto ieri: i
soldati israeliano hanno usato un medico come scudo umano per
tutto il tempo della perquisizione degli uffici
dell'organizzazione. Inoltre, come gia' diffuso dai media
internazionali, stamattina sono stati arrestati a Ramallah nove
medici della Mezza Luna Rossa palestinese, compreso il suo
presidente Yunis al-Khatib, mentre si trovavano in tre ambulanze
per rispondere a chiamate urgenti di malati e feriti.
La Robinson ha aggiunto che gli israeliani hanno tagliato le
forniture d'acqua in quattro villaggi alla periferia di
Ramallah, lasciando senz'acqua 25.000 persone. (AGI)
Crs/
021948 APR 02



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MO: PER PARIGI UN DIKTAT LA MINACCIATA ESPULSIONE DI ARAFAT

(ANSA) - PARIGI, 2 APR - Il ministro degli Esteri francese
Hubert Vedrine ha definito ''un diktat'' l'espulsione di Yasser
Arafat minacciata da Ariel Sharon.
Per Vedrine e' la riprova che il premier israeliano
''combatte ogni espressione politica legittima dei palestinesi''
e in luI c'e' ''della coerenza'' nell'avversione al processo di
pace.
A giudizio del capo della diplomazia francese Sharon sbaglia
ad ogni modo di grosso se pensa di ''sbarazzarsi del problema
politico palestinese scartando in un modo o nell'altro Arafat''.
''Ci vorrebbe da parte israeliana - ha affermato Vedrine ai
microfoni della radio Beur FM - coraggio politico per affrontare
una realta' che vuol dire negoziati, uno stato palestinese,
l'evacuazione dell'essenziale degli insediamenti dei coloni, un
compromesso sul Gerusalemme, etc.''. (ANSA).

LQ
02-APR-02 19:42 NN
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M.O.: DIPLOMATICI USA IN ISRAELE RIMPATRIANO FAMIGLIE =
(AGI/REUTERS) - Washington, 2 apr. - I diplomatici statunitensi
a Gerusalemme sono stati autorizzati a far rimpatriare le loro
famiglie: la misura, annunciata stasera dal Dipartimento di
Stato americano, da' la misura del timore per l'incolumita'
fisica degli americani, anche se per ora il provvedimento non e'
obbligatorio.
Un comunicato diramato da Washington, nel quale si rinnova
il monito ai cittadini americani ad astenersi dai viaggi in
Cisgiordania e nella striscia di Gaza, annuncia che "i
famigliari dei dipendenti del Consolato Generale Americano a
Gerusalemme sono autorizzati a partire volontariamente, a causa
dell'aumento degli attentati terroristici ed
all'intensificazione della violenza".
Il provvedimento non riguarda per ora l'ambasciata a Tel
Aviv, e non si ripercuote sulla missione dell'inviato
presidenziale Anthony Zinni. (AGI)
Gus
021942 APR 02


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M.O.: DOMANI SENATORI DS INCONTRANO LUZZATTO E HAMMAD =
(AGI) - Roma, 2 apr. - L'aggravarsi del conflitto in Medio
Oriente ha indotto il gruppo dei senatori Ds ad un'iniziativa
per contribuire a fermare la violenza e a creare condizioni di
pace e di convivenza tra il popolo palestinese e il popolo
israeliano: domani i senatori della Quercia incontreranno prima
il presidente della Comunita' ebraica in Italia Amos Luzzatto e
poi il rappresentante dell'Autorita' palestinese in Italia Nemer
Hammad. Entrambi gli incontri si svolgeranno nel pomeriggio
nella Sala Grande dell'ex Hotel Bologna, in via di Santa Chiara,
4. (AGI)
Red/

021942 APR 02


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MO: BETLEMME; SIAMO BLOCCATI IN BASILICA, INNARO (TG3)

(ANSA) - ROMA, 2 APR - ''Siamo di fatto bloccati, rifugiati
all'interno dell'ostello dei frati francescani'' dal quale
''siamo impossibilitati ad uscire'': lo ha dichiarato in diretta
al Tg3 andato in onda alle 19 l'inviato Rai Marc Innaro dalla
Basilica della Nativita' di Betlemme, dichiarando che con lui
sono ''bloccati all'interno'' altri quattro giornalisti: Tony
Capuozzo (Tg5), Ferdinando Pellegrini (RadioRai), Mauro Maurizi
(Rai) e l'inviato del 'Giornale' Luciano Gulli e un operatore
del Tg5, l'armeno Gan Nal Bandia. (ANSA).

GV
02-APR-02 19:43 NN

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M.O.: ARAFAT, "USA NON CHIEDANO COMPROMESSI SOLO A PALESTINESI"=
(AGI/EFE) - Ramallah, 2 apr. - Yasser Arafat torna a chiedere
l'intervento statunitense per far calare la tensione e che non
si esigano compromessi solo ai palestinesi. Lo ha reso noto il
suo consigliere, Nabil Abu Rudeina, assediato nel quartier
generale di Ramallah insieme al rais. Per il presidente dell'Anp
"il cessate il fuoco previsto nel piano Tenet e' una condizione
posta dai palestinesi e gli israeliani non lo rispettano".
Abu Rudeina ha riferito che, nel quinto giorno consecutivo
di assedio, "la situazione e' molto difficile". "Non abbiamo
acqua - ha detto - ne' cibo, ne' medicine, ne' elettricita', ma
Arafat sta bene ed e' pronto a lottare fino a quando
raggiungeremo gli obiettivi del popolo palestinese". (AGI)
Uba
021946 APR 02


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MO: SCONTRI AL CAIRO E PROTESTE NEL MONDO ARABO / ANSA
SI PREPARA PER DOMANI RIUNIONE MINISTRI ESTERI LEGA ARABA
(di Remigio Benni)
(ANSA) - IL CAIRO, 2 APR - Decine di migliaia di studenti
egiziani hanno manifestato contro Israele ed a favore del popolo
palestinese oggi in tutte le universita' d'Egitto, dal Delta del
Nilo fino all'Alto Egitto (Qena ed Assiut). Nelle stesse ore,
per il secondo giorno consecutivo, si sono scontrati davanti
all'ateneo del Cairo con la polizia, che ha fatto uso di
lacrimogeni e potenti getti d'acqua.
Proteste di sono svolte anche in vari centri del Libano, in
molti paesi arabi e in Turchia. A Beirut gli studenti sono
sfilati recando bandiere palestinesi e libanesi e ritratti di
Yasser Arafat, prigioniero dell'esercito israeliano che assedia
il suo ufficio a Ramallah. Ad Amman, migliaia di giordani sono
scesi in strada esigendo la rottura delle relazioni con Israele.
- INIZIATIVE POLITICHE: Le reazioni agli avvenimenti
mediorientali registrano nella capitale egiziana un incontro del
consiglio dei delegati permanenti alla Lega Araba per preparare
- molto probabilmente per domani - una riunione straordinaria di
ministri degli esteri che esamini quali misure adottare contro
Israele. Il ministro palestinese per la cooperazione
internazionale Nabil Shaath - che ha incontrato rappresentanti
dell'Unione Europea, l'ambasciatore spagnolo ed il ministro
degli esteri greco, Papandreu - ha formalizzato la richiesta
della convocazione dei 22 ministri degli esteri arabi.
L'incontro si e' concluso nella tarda mattinata ed e' stata
la risposta alla domanda palestinese, rimasta disattesa, di un
nuovo vertice straordinario dei capi di stato arabi, a pochi
giorni da quello svoltosi a Beirut il 27 e 28 marzo.
Il rappresentante dell'Iraq ha fatto sapere che da Baghdad si
raccomanda per domani la decisione di inviare armi anticarro ai
palestinesi attraverso Egitto, Giordania, Siria e Libano, e di
''aprire le frontiere ai volontari arabi che si recano nei
territori palestinesi''. (Al confine tra Libia ed Egitto oggi e'
scattato un allarme che segnalava l'arrivo di gruppi di giovani
libici diretti verso quell'area, ma fino a stasera non se n'e
avuta conferma).
- SCONTRI AL CAIRO: ''L'ira dei leoni (arabi) contro i figli
delle scimmie'' (israeliani) e' stata invocata a gran voce dai
manifestanti dell'ateneo del Cairo, che hanno ferito ufficiali
ed agenti di polizia durante una fitta sassaiola contro i mezzi
del nutrito e aggressivo servizio d'ordine schierato intorno
all'ateneo. ''Hanno sbriciolato alcuni muri di piccole
costruzioni del campus - ha riferito un testimone - per armarsi
di pietre, proprio come i ragazzi dell'Intifada palestinese.
Possiamo dire che anche qui si e' avuta una nostra
Intifada'', sollecita ai giornalisti il passante, che rischia di
essere a sua volta colpito dai manganelli degli agenti.
- PROTESTE DI INTELLETTUALI: Le strade del centro del Cairo
sono rimaste bloccate per alcune ore per il rigoroso controllo
del traffico data la concomitanza delle manifestazioni
studentesche, della riunione alla Lega Araba e di una marcia
pacifica di intellettuali che hanno raggiunto la sede del
ministero degli esteri. Opinionisti famosi come Mohamed Sid
Ahmed, attori e attrici, avvocati come Montasser Al Zayat
(difensore principale degli integralisti della Jamaa Islamiya)
hanno sollecitato il governo ad un maggior attivismo a sostegno
dei palestinesi e del presidente Arafat, l'espulsione
dell'ambasciatore israeliano in Egitto, la rottura di tutti i
rapporti con ''il nemico sionista'', la convocazione dell'
ambasciatore Usa da parte del ministro degli esteri.
Durante le manifestazioni studentesche, alcune piu' violente
con tentativi di riversarsi per la strada e di raggiungere la
sede dell'ambasciata di Israele, altre pacifiche e rimaste all'
interno dei campus universitari, slogan sono stati scanditi
contro il governo egiziano e contro i dirigenti arabi, compreso
il presidente Hosni Mubarak, accusati di non ''prendere
posizioni decise contro Israele''. La corrente islamica dell'
universita'' del Cairo e' arrivata a sollecitare ''la formazione
di un esercito arabo capace di difendere i luoghi santi, l'
avvio della 'jihad' (guerra santa) e la creazione di una catena
satellitare tv per correggere l'immagine dei musulmani nel mondo
e rispondere alle accuse degli israeliani, oltre che lo
spiegamento di forze armate nel Sinai''. (ANSA).

BEN
02-APR-02 19:47 NN
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MO: COMUNITA' EBRAICA ROMANA REAGISCE A PRO-PALESTINESI/ANSA

(ANSA) - ROMA, 2 APR - La tolleranza della comunita' ebraica
romana lascia spazio ai primi segni di nervosismo, espressi oggi
durante una protesta improvvisata davanti la sede nazionale del
Partito della Rifondazione comunista dove la tensione e'
sfociata in principi di aggressione per rispondere a
provocazioni di qualche automobilista o a frasi di disprezzo
verso alcuni organi di informazione.
Mentre la contestazione - che si e' espressa con parole forti
contro il segretario del Prc, Fausto Bertinotti - veniva
contenuta dalle forze dell'ordine, per il quarto giorno
consecutivo un corteo di circa un migliaio di manifestanti ha
attraversato il centro di Roma per esprimere solidarieta' al
popolo palestinese e protestare contro gli attacchi dell'
esercito israeliano.
Prime avvisaglie di una tensione crescente erano stati,
domenica scorsa, i tentativi di contatto fra una quindicina di
giovani ebrei e i partecipanti al sit-in in piazza Venezia
contro l'attacco israeliano in Palestina e dove erano stati
aggrediti alcuni poliziotti.
Mentre si susseguono gli appelli alla calma e al dialogo, che
provengono da diverse parti politiche, questa mattina la
comunita' ebraica romana aveva affermato che ''coloro che, in
Parlamento e altrove, condannano Israele solo perche' difende se
stessa, si schierano dalla parte di chi sparge il terrore nei
caffe', nei ristoranti, negli ospedali e nei centri
commerciali''. E rivolgendosi alle istituzioni italiane, ai
partiti politici e ai leader sindacali, la Comunita' ebraica
chiede ''di unirsi all' appello contro il terrorismo dei
kamikaze'' e di ''levare alta la voce nei confronti dell'Anp
affinche' ponga fine alla sua connivenza con il terrorismo''.
Nonostante questo, pero', sembra che soprattutto i piu'
giovani fra gli ebrei romani riescano a mantenere con
difficolta' l'equilibrio. Davanti la sede del Prc, la loro
rabbia e' sfociata con slogan gridati e offese contro
Bertinotti, con pugni e calci contro automobilisti di passaggio
che hanno espresso con epiteti il loro dissenso contro di loro.
''Il clima che si sta creando e' pericolosissimo'' ha
osservato il presidente della commissione Relazioni
Internazionali del Comune di Roma, Luca Nitiffi, secondo il
quale ''i giovani manifestanti della comunita' ebraica devono
aiutare le Istituzioni internazionali a placare la guerra, che
sta distruggendo un intero popolo e immobilizzandone un altro
con il terrore. Chi e' stato colpito, come il popolo ebraico,
dalla violenza e dal razzismo non puo' utilizzare oggi le stesse
armi per risolvere cio' che attraverso le vie diplomatiche non
si e' voluto risolvere''.
Si sono detti sempre disposti al dialogo, gli ebrei della
comunita' romana, e sostenitori del pacifismo, ma non a senso
unico: ''si deve esprimere solidarieta' verso tutte e due le
comunita''', hanno ribadito richiamando gli attacchi subiti alle
sinagoghe in Francia, i morti e i feriti della guerra in Medio
Oriente ''che solo noi - hanno detto alcuni ebrei - piangiamo
davvero''. (ANSA).

DR
02-APR-02 19:52 NN


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MO: LA GIORNATA, HANNO DETTO/ANSA

(ANSA) - ROMA, 2 APR - Ecco alcune delle frasi piu'
significative pronunciate oggi nel quadro del sempre piu'
drammatico scontro tra forze israeliane e palestinesi.
- ARIEL SHARON, premier israeliano: ''Daremo ad Arafat un
biglietto di sola andata''.
- SAEB EREKAT, negoziatore palestinese: ''Nessun palestinese
accettera' di andare in esilio, in nessuna circostanza''.
- JAVIER SOLANA, responsabile europeo per la politica estera e
di sicurezza: ''Nel conflitto fra Sharon e Arafat c'e' qualcosa
di personale''.
- CHRIS PATTEN, Commissario Ue alle relazione esterne: ''Gli
attentati suicidi sono raccapriccianti, ma ci sono forti dubbi
che il modo in cui ha reagito il governo israeliano possa
ridurre la violenza''.
- MARY ROBINSON, Alto commissario dell'Onu per i diritti
umani: ''Condanniamo gli atti di terrorismo contro civili
israeliani, ma anche gli atti indiscriminati delle forze di
sicurezza israeliane nei territori occupati''.
- ANDREI VDOVIN, negoziatore russo: ''La situazione e' di una
gravita' senza precedenti e non si intravede alcun
miglioramento''.
- JACK STRAW, ministro degli esteri britannico: ''Vogliamo il
ritiro delle truppe israeliane da Ramallah e vogliamo vedere la
ripresa del dialogo, non importa quanto sia difficile''.
- KAMAL KHARRAZI, ministro degli esteri iraniano: ''Utilizzare
il petrolio come arma sara' molto efficace''.
- SAUD AL FAISAL, ministro degli esteri saudita: ''Se gli
Stati Uniti vogliono essere degli intermediari giusti, devono
modificare la loro politica''.
- PIER FERDINANDO CASINI, presidente della Camera: ''Le azioni
militari nei confronti di Arafat sono autolesioniste e rischiano
di moltiplicare le azioni dei kamikaze''.
- ROCCO BUTTIGLIONE, ministro per le Politiche comunitarie:
''Non ci e' piaciuto vedere dei soldati che, anche se con
colpi ai piedi, hanno sparato ad alcuni pacifisti''.
- LUCA CASARINI, leader no-global: ''Non possiamo accettare
che la comunita' internazionale, che si vanta di fare 'guerre
umanitarie' in giro per il mondo, assista inerme ad un massacro
simile''.
(ANSA).

CL
02-APR-02 19:54 NN
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