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G.R.A.P.O. 23 anni di storia
by alaxsa Saturday, Jul. 13, 2002 at 2:33 PM mail:

traduzione di un volantino ottobre 1998

primero de octubre

il primo ottobre del 1975 si formarono i "grupos de resistencia antifascista primero de octubre", GRAPO.
A Madrid diversi commandi compirono l'esecuzione di quattro membri della policia nacional, qualche ora prima dell'ultima apparizione pubblica di Franco in plaza de oriente. da quella data, fino al primo ottobre del 1998 si è scritta la storia di quest'organizzazione armata, con un misto di azioni spettacolari, decine di presunte disarticolazioni,1400 persone passate per le prigioni a causa delle relazioni con questi gruppi ed un denominatore comune: "la lotta continua", come terminano tutti i comunicati.

potrebbe sorprendere che ancora a 23 anni dalla sua nascita, la storia dei grapo soffra una misconoscenza da parte dell'opinione pubblica in generale; la cosa non dovrebbe stranire nessuno, basti pensare, per esempio, all'intervento di Jan Tomas de Salas-espero in materia-alla conferenza europea sul terrorismo che si tenne a Strasburgo nell'autunno del 1980: "nel caso dei grapo in Spagna, far sospettare che agisca manipolato dall'estrema destra, parlare dello strano grapo, convertire la sigla in un sostantivo dispregiativo-"los grapo"- analizzare i suoi testi e scoprirne incoerenze,barbarie, coincidenze dei suoi interessi con i golpisti, con il kgb, con la cia o con chi altro, potrebbe essere un meccanismo utile per distruggere l'immagine dell'organizzazione terrorista e con questo rendere più difficile il suo radicamento".
Senza dubbio la stampa e gli altri mezzi di comunicazione si sono impegnati nel raggiungimento di quest'obiettivo. durante 23 anni di storia molto poche delle notizie riferite sui grapo possono considerarsi minimamente obiettive.Senza dubbio tutto questo è da collocarsi in ambito rivoluzionario e queste campagne hanno causato molti meno danni di quelli sperati. Dopo la settima presunta disarticolazione le stesse fonti si sorprendono difronte a nuove azioni contro organismi ufficiali, espropri ed anche nuove detenzioni di militanti. Nell'ottobre del 1975, venti militanti del PCE(r)-fondato cinque mesi prima-formano i grapo con un obiettivo molto chiaro: "in Spagna i problemi non si potranno risolvere con il voto ed è nel piano militare che si sviluppano il combattimento e la vittoria". Così la campagna di reclutamento si svolge con molti accorgimenti nei quartieri popolari di Madrid,Vigo, Acoruna, Sevilla, Cadiz, Barcelona, Valencia e nelle altre zone minerarie di Bizkaia. Decine di attivisti compiono la prima tappa dei grapo. In un anno collocano più di cento bombe in otto province, assaltano polveriere militari e, l'11 dicembre del 1976 e il 24 gennaio del 1977 sequestrano Antonio de Oriol e Urquijo- presidente del consiglio di stato e oligarca spagnolo- e Emilio Villaescusa- presidente del consiglio supremo della giustizia militare-. I grapo chiedono, in cambio delle loro liberazioni, il rilascio di 16 prigionieri politici del PCE(r), ETA e FRAP. I sequestrati vengono liberati un mese dopo, la polizia arresta decine di militanti e la prima disarticolazione sale alla ribalta dei mezzi di comunicazione. 18 giorni dopo queste importanti cadute, nuovi militanti prendono 600 chili di "goma dos" da una polveriera. I grapo hanno sempre cercato di stabilire rapporti internazionali con altre organizzazioni rivoluzionarie e sono da considerarsi frutto di queste la cessione di goma dos al MPAIAC canario degli anni '77-'78, o i contatti con la raf tedesca e le ccc belghe sul finire degli anni '80. in continua allerta ideologica, le analisi sulla politica internazionale e sul movimento di resistenza fanno sì che i militanti dei grapo dedichino quasi lostesso tempo alla lotta ed allo studio sia che provengano dal pce(r) che no. Dal 1979, anno di massima attività armata, al 1985 le azioni si susseguono una dopo l'altra. Si attenta mortalmente contro:
3 generali, magistrati, direttori generali, confidenti, ufficiali dell'esercito, 36 poliziotti nazionali, guardie civili ed impresari. Il 19 gennaio '85 la polizia assesta il colpo più duro contro l'organizzazione : detiene 18 attivisti, scopre 16 appartamenti, scorte di armamenti ed esplosivi. Saranno necessari dieci mesi per riprendersi dalla perdita di questi 7 commandos.anche e soprattutto per la preziosa esperienza che avevano i militanti arrestati. La ricomposizione è resa oltremodo difficile dal fatto che quest'anno segna una tappa molto difficile anche per il PCE(r). Nel '86-'87 le azioni sono finalizzate all'autofinanziamento ed al reperimento di armi. queste azioni costano all'organizzazione un'altra rosa di detenuti. Come se ciò non bastasse , alle difficoltà della strada si sommano gli attacchi ai danni dei prigionieri dei grapo e del PCE(r). Come culmine di questa repressione ha inizio la strategia della dispersione dei prigionieri. Difronte alla lotta nelle carceri ed alla lotta armata la polizia e i mezzi di comunicazione adottano la strategia del silenzio su tutto ciò che riguarda entrambe le organizzazioni, ed i gruppi come "cambio 16" sembrano giungere alla battuta ideologica. Nel 1988-'89, rispetto ai tre anni precedenti,l'attività armata incrementa notevolmente, assalti a organismi ufficiali, espropri milionari ed azioni mortali contro militari e poliziotti.
Il 30 novembre del 1989, i 62 prigionier* dei grapo e del pce(r) iniziano uno sciopero della fame contro la dispersione che si protrarrà per 435 giorni. Sono da notare le azioni di solidarietà in tutto lo stato, euskal herria ed europa.
in questa stessa data dobbiamo localizzare la creazione di gruppi di sabotaggio che operando in contiguità ideologica con pce(r) e grapo, si mettono in marcia in almeno 9 città dello stato e realizzano, fino a questo 1998, più di 700 sabotaggi contro società telefoniche, banche, gioiellerie, immobiliari...quando sono state rivendicate lo sono state come gruppi di resistenza antifascista e gruppi rivoluzionari antifascisti.
Nell'ottobre del '90 la polizia disarticola due commandi in Madrid ed i militanti rimasti concentrano i loro sforzi contro "gli interessi economici, base principale del sostegno dell'oligarchia monopolista spagnola";individuati negli oleodotti,stazioni di gas e anche nella tav. Nel 91 e 92 editano vari documenti annunciando la strategia del "movimento politico di resistenza". Il 31 di marzo del '92 fugge dal carcere di Granada il dirigente della organizzazione Fernando Silva. In quest'anno l'attività armata cresce qualitativamente, collocando bome dentro i ministeri e centri ufficiali. Il 7 aprile del 93 tre attivisti muoiono durante l'assalto ad un furgone blindato. Quest'anno termina con l'arresto di altri 7 militanti distaccati.
Nel 94 sembra che si interessino alle infrastrutture economiche con assalti a furgoni blindati. in gennaio si collocano bombe contro Hacienda e Inem ed i gruppi satellite compiono 80 sabotaggi soprattutto in Galizia e Madrid. Il 95 continua con la campagna economica con il sequestro dell'industriale mafioso Publio Cordon. Nel novembre di quest'anno la polizia arresta 16 persone accusate di militanza e collaborazione. Nel 96 i/le prigionir* compiono due scioperi della fame di 22 e 34 giorni. I servizi segreti (CESID) compiono 5 incontri con i prigionieri in nome di una supposta negoziazione che si traduce in un nulla di fatto. nel 97 la polizia scopre la clandestinità di numerosi membri e nel 98 si reinizia pubblicamente la campagna armata, collocando bombe contro Hacienda, ripetitori tv, imprese mafiose e soprattutto E.T.T.'s (agenzie di lavoro temporaneo). sul finire del 98 hanno collocato 15 bombe tra Madrid, Barcelona e Vigo.
in questi 23 anni di storia 26 dei suoi militanti sono stati assassinati dalla polizia, nelle azioni armate, nelle caserme, o come Crespo e Sevillano, negli scioperi della fame in carcere. 1400 persone sono passate nelle carceri come militanti o collaboratori, una cinquantina di persone si trovano in esilio e sono 40 i/le prigionier* del collettivo che si trovano attualmente nelle carceri ad ottobre del '98. non è in dubbio la volontà di continuare nella lotta armata dei militanti di queste organizzazioni: "...a tanto cinismo, a tanta crudeltà fascista, si può rispondere solo con la giustizia popolare. Ed i nostri gruppi di combattenti la vanno ad eseguire. Vanno contro di loro e si può dar per certo che nessuno dei loro crimini resterà impunito..."

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