Napoli: nuova azione diretta all'università

Napoli, Giovedì 15 Maggio ore 14.00

Il Centro Studi Anarchici, Collettivo dell'Orientale e Studenti contro la repressione hanno nuovamente occupato ed autogestito la biblioteca di Scienze Sociali di P.zzo Giusso (sede dell'Università di Napoli “l'Orientale”).
La necessità di occupare la biblioteca, per la seconda volta in due settimane, rientra nello stato di agitazione nato dall'esigenza di riottenere gli spazi storici occupati del movimento studentesco ( R5 del Collettivo dell'Orientale e CIPC del Centro Studi Anarchici), sottratti dalla politica repressiva delle istituzioni universitarie e dello Stato.
Tale tipo di politica, che si è manifestata e che si manifesta oggi in maniera sempre più chiara e violenta, non si ferma alla chiusura delle aule occupate dell'Università: lo Stato sta mettendo in atto, oggi come non mai, una serie di azioni che mirano alla distruzione del dissenso e l'eliminazione totale dell'agibilità politica di coloro che da sempre lottano contro lo stato di cose presente.
Denunce, segnalazioni, carcere e repressione poliziesca sono solo alcuni esempi di come lo Stato Italiano, insieme agli altri paesi europei, applica la sua strategia di appiattimento sociale.
Rilanciamo la lotta contro chi vuole ad ogni costo fermare chi, tramite l'autorganizzazione, lotta contro precarietà, fascismo, sfruttamento capitalista e guerre imperialiste dei padroni.

SOLIDARIETA' A TUTTI I COMPAGNI IN CARCERE
INCONDIZIONATA SOLIDARIETA' A TUTTE LE VITTIME DELLA REPRESSIONE STATALE

Centro Studi Anarchici
Collettivo dell'Orientale
Studenti contro la repressione

vorrei saperne di piu', perche' non mettete una cronologia? grazie


luigi

e bravi i figli di papà!
Una curisità: perché chiamate fascista il rettore?
In fondo siete tutti di una sola pasta, qualcuno di voi è anche parente di suoi colleghi e voi tutti prenderete il loro posto. In fondo è per questo che tutto vi è concesso. A spese di chi lavora per studiare.

Isolato...la mia solidarietà,
quello che accade all'uni sembra + essere frutto di un aspro odio che dell'amore per la pace!

La nostra università non ha soldi e alcune persone non trovano meglio da fare che distruggere tutto ciò che è stato realizzato l'anno scorso con degli insopportabili lavori, che teoricamente avrebbero dovuto trasformare l'uni in un piacevole luogo dove formarsi!

Non capisco il motivo dell'interruzione delle lezioni dal momento che la maggior parte dei prof non sembra "fuori dal tempo" e si occupa di argomenti sempre up-to-date.

Bisognerebbe trovare altre strade, più sottili ed efficaci per manifestare. Le occupazioni nn fanno + notizia o se fanno notizia questa viene ben manipolata: negli ultimi anni le occupazioni di istituti sono inflazionate (è triste ma è così), così pure il grido alla repressione.

Un saluto
E.S.M.