Sgomberato Chourmo in via Mazzini 174.

Questa mattina, alle otto e mezza, Chourmo è stato sgomberato.

Questo spazio, condiviso da studenti di nove scuole superiori e quattordici facoltà universitarie, dottorandi, ricercatori è nato come uno spazio aperto, restituito alla città.
Nel suo unico mese di vita, Chourmo è stato attraversato da migliaia di giovani, di associazioni, di comitati, che hanno dato vita, quasi ogni giorno, a iniziative pubbliche eccezionalmente partecipate.

Nonostante tutto questo, l’atteggiamento delle istituzioni è rimasto lo stesso di sempre, dimostrando un’assurda, inspiegabile continuità.
Anche questa volta non hanno saputo leggere la storia.

Presto nuovi comunicati e gli appuntamenti di mobilitazione.

scusa l'ignoranza....DOVE??

a bologna... scusali ma sono cosi al centro del mondo che non devono neppure contesualizzare... era un posto occupato con i soldi della cgil (a proposito, belli i volantini in quadricromia con ciui avete riempito bologna, ottima pubblicita per ikea ma sopratutto coca-cola... ma che vi è saltato in mente???), che per un mese ha fatto rodere il culo ai capricciosi del tpo. ora tireranno un sospiro di sollievo che non hanno piu il vicino che gli frega i clienti (e chissa i finanziamenti istituzionali).

per chi si firma cgil: infami tutto e tutti, da chourmo al TPO...tu invece cosa fai in città?
solidarietà a chiunque subisca uno sgombero!

cgil sei una merda.
vai a sbavare da un'altra parte la tua soddisfazione, fa' un favore.

il giorno che sgomberano il livello o il link sta sicuro che non avranno la mia solidarieta... churmo non ha avuto la possibilita di far vedere se sarebbe diventato un nuovo posto per fare soldi o politica. pero cgil ha ragione: la pubblicita della coca per tutta bologna se la potevano risparmiare...

sarebbe anche interessante sapere come è stato "sgomberato",quanti compagn*(ops!!!)erano presenti,quali resistenze.... ma tanto di cosa lamentarsi è?fra un pò arriverà Sergio e allora si, lui ci darà tutta la città, un posto ci sarà per tutti. VAI Federico! anche per te ci sarà posto al comune, é giusto, te lo sei meritato, quanto fiato,quanta energia,quante botte dagli sbirri, ora è tempo di riposare, aspettando le botte,quelle vere, dei COMPAGN*

Certo che a Bologna fa già troppo caldo ....le menti fondono e le cazzate si spregano...ogni qual volta che capita qlcosa tutti sono pronti a sparare a zero su realtà che non conoscono su persone che non conoscono...tanto per fare tanto per dire...per apparire perché questa é la città del apparire..no? Altrimenti muori in fila...Entrate negli spazzi,parlate con la gente,ma se vi limitate a giudicare, fatemi un piacere riempitevi la testa di Defilippi e grandi fratelli...li per giudicare negli spalti pure vi pagano....così magari potete continuare a vivere a Bologna senza fare un cazzo.
E scusatemi ma mi sono rotto di sentire gente che sputa merda e al massimo spacca na vetrina e si sente l'eroe giorno.
Se non siamo capaci di fare allora é meglio stare zitti.

Leggo soddisfazione e gioia critica verso le realtà cittadine. La gioia del trovare la mafia politica e l'arrivismo appena possibile. E intanto cala la voglia di partecipare ai progetti colletivi, di creare qualcosa insieme. Il social forum scompare dalle scene politiche, il movimento sembra avere un'incisione nulla o quasi sulle questioni "scottanti", l'impressione è che qualcosa si sia inceppato nella vita del movimento dei movimenti, crescono le divisioni, i dibattiti escono di scena, etc etc etc. Poi eccoci qui, tutti a criticare i manifesti chourmo che fanno publicità all'Ikea (???) e alla cocacola (per inciso, se non erro, si trattava della copertina del numero zero di frame....), forse preferendo voi kompagni con la kappa le grosse falci e martello su sfondo rosso e bandiere del che, perchè anche le bandiere della pace fanno schifo e sanno di moscio cattopacifista. Eppoi cofferati che arriva e riempie di danaro il cigiellino martelloni e la sua congrega. Sembra di stare nell'Ulivo, talvolta, con le sue liti di cortile che, francamente, non hanno la minima attrattiva verso chi nutra anche solo un minimo di affinità politica con le istanze di movimento (e di rinnovamento, delle pratcihe e dei linguaggi...). Facciamoci del male, organizziamo anche dei ring di lotta tra collettivi, chi vince cosa vince? Chi siamo e dove andiamo, chiediamoci, tirandoci grosse martellate nelle zone genitali.....

se occupi un posto difendilo...

Se siete compagni la mia solidarietà se siete cigiellini ve ne potete andà a fanculo...

Ancora una volta il braccio violento del comune di bologna stronca iniziative di lotta controcultura e socializzazione.
Portano i tanto odiati bivacchi di sporcaccioni e tossici dal centro alle periferie per far risplendere le vetrine del quadrilatero per nascondere un degrado strabbocante provocato da repressione, politiche di emarginazione e ghetizzazione degli indesiderati.
Chiunque in città contrasta la logica del guadagno viene punito ed escluso; lo chourmo ne è un chiaro esempio:il degrado non è nelle strade ma nelle istituzioni passate(sx) presenti(dx) e future(dsx).
Fortunatamente al momento dell' irruzione lo Chourmo si trovava stranamente vuoto, quindi non ci sono stati piacevoli percosse,simpatici scricchiolii di ossa, caldi schizzi di sangue provocati degli sbirri rimasti delusi per non aver trovato un comitato di accoglienza all' interno.
Bologna la grassa vuole solo gente che la ingrassa.
questa grossa grassa pomposa città di borghesi è solo piena di soldi polizia e merda.
Un saluto incoraggiante dai compagni dell'xm24.
CHOURMO ESISTE E RESISTE

...che ancora non avevo capito come si pronunciava.
solidarietà certo, ma pensiamo al fatto che ci vuole una più alta forma di resistenza in città da parte di tutt*

oooooh ma non esageriamo... va bene le critiche anche feroci ma un minimo di contegno sarebbe necessario dinnanzi a uno sgombero della sbirraglia berlusconiana. io personalmente trovavo carino ke ci fosse uno spazio gestito da pischelli bolognesi che ancora vanno a scuola("... un movimento serio con un vivaio pieno..." rappavano gli assalti frontali)e ciò non mi impediva di criticare il ceto politico prezzolato dalla cgil che facevano(... o avrebbero voluto fare)da capetti.
e mi dava fastidio anke la presa di distanza dai centri sociali degli anni novanta xkè penso che sono stati fondamentali per il rilancio di una cultura del conflitto.
attaccare quello che ti sta + vicino è sindrome di sfiga
in quanto impotenti a colpire i poteri relmente forti si ripiega sull'odio ideologico verso il venduto, il traditore il riformista il socialdemocazzo e così via. ma andiamo..
la cgil è la cgil e chourmo è chourmo... o no?
abbasso la cgil e tutti gli utili idioti entristi
viva le autogestioni e i centri sociali( di prima e seconda generazione)
with love
pippuz

chi non occupa...

Ancora una volta il braccio violento del comune di bologna stronca iniziative di lotta controcultura e socializzazione.
Portano i tanto odiati bivacchi di sporcaccioni e tossici dal centro alle periferie per far risplendere le vetrine del quadrilatero per nascondere un degrado strabbocante provocato da repressione, politiche di emarginazione e ghetizzazione degli indesiderati.
Chiunque in città contrasta la logica del guadagno viene punito ed escluso; lo chourmo ne è un chiaro esempio:il degrado non è nelle strade ma nelle istituzioni passate(sx) presenti(dx) e future(dsx).
Fortunatamente al momento dell' irruzione lo Chourmo si trovava stranamente vuoto, quindi non ci sono stati piacevoli percosse,simpatici scricchiolii di ossa, caldi schizzi di sangue provocati degli sbirri rimasti delusi per non aver trovato un comitato di accoglienza all' interno.
Bologna la grassa vuole solo gente che la ingrassa.
questa grossa grassa pomposa città di borghesi è solo piena di soldi polizia e merda.
Un saluto incoraggiante dai compagni dell'xm24.
CHOURMO ESISTE E RESISTE

Certo che voi disobbedienti bolognesi, ormai ridotti a cinque persone + relative fidanzate, vi state proprio decomponendo a furia di rancore, stronzate e diffamazioni. prima vi siete inventati la cazzata dei soldi della cgil (ma uno dei vostri ras non ha fatto anticamera per un anno in via Marconi, cercando di farsi cagare da questo e dal quel dirigente sindacale? 'sta presa di posizione anti-cgil non nasce dal fatto che non ci e' riuscito e la cgil vi ha mandati a fare in culo?), ora vi inventate questa della Ikea e della Coca Cola. Il primo manifesto prendeva per i fondelli la grafica dei manifesti Ikea, ed era molto bello. Il secondo non c'entra con Chourmo, essendo la locandina che annunciava la rivista Frame, che aveva in copertina la scritta "coca cola" tradotta in arabo, presa dalla lattina in commercio in Medio Oriente, come dire: non ci schieriamo ne' con l'impero americano ne' con gli integralismi perche' sono due facce della stessa medaglia. non fate che confermare la vostra agonia e la vostra condizione di desperados utilizzando questo spazio per piccole calunnie incomprensibili a chi non vive a Bologna. siete li' li' per essere certificati morti e sepolti, in mezzo ai ratti, alla spazzatura e alle fogne che straboccano e fanno affiorare la merda dietro il bancone del bar del TPO. il vostro dissesto igienico riflette quello politico e soprattutto quello etico. andate a rantolare da un'altra parte, o cercate qualche Dottor Morte che vi somministri pietoso veleno. ma prima, restituite a chourmo le cose che vi ha prestato, tanto son roba della cgil, no?

Oltretorrente

Pierluigi Sullo

In fondo se lo meritava, Pino Cacucci. Uno che scrive un libro come "Oltretorrente" (Feltrinelli), sulla vittoriosa resistenza degli Arditi del Popolo agli assalti fascisti, all'inizio degli anni venti, nell'altra Parma, quella al di là del torrente (reale e metaforico), non si poteva poi aspettare che l'amministrazione della sua città, Bologna, retta da un gruppo di macellai arricchiti, fascisti con i baffi e il naso finti e berlusconiani di scarto, apprezzasse che fosse proprio lui a presentare un libro che, per di più, narra una storia dentro la guerra civile spagnola. Il fatto che Pino sia poi una persona mite, colta, che parla sempre sottovoce e racconta storie invece di sparare giudizi, questo non conta nulla. Nemmeno che ami i messicani, mica solo gli zapatisti, ma i bambini nelle fogne di Città del Messico, per dire, le operaie delle fetenti maquiladoras del nord, i vecchietti delle cantinas, i ribelli che perdono sempre e altre tipologie umane di scarto. Che c'entra, sta roba, con una città grassa e soddisfatta di sé, quella che "il Guazza", il sindaco, vuole mettere in scena?
Già, il problema non è Pino, ma la città su cui indaga il suo investigatore da strapazzo, certo Mastruzzi. E' Bologna, il problema. Che non solo ha alla fine ceduto ai suoi peggiori istinti, del resto coltivati con amore dalle ultime amministrazioni "postcomuniste", ma che adesso tenterebbe una rivincita, diciamo così, scommettendo tutto sul candidato da opporre, l'anno prossimo, a Guazzaloca. E certo, Sergio Cofferati o Vittorio Prodi (fratello) non direbbero all'editore Tropea "no, Cacucci no, troppo di sinistra", com'è successo l'altro giorno. Però forse continuerebbero sulla scia di quel che c'era prima di Guazzaloca. O forse no, impossibile saperlo, visto che si sceglie una faccia e non un'altra idea di città.
Eppure, Pino lo sa bene, di gente, associazioni, gruppi, forum, amici e compagni che coltivano un'altra idea di città ce n'è a bizzeffe, a Bologna: Stefano Benni e i Wu Ming, il Social forum e i centri sociali (l'ultimo, Chourmo, è stato sgomberato dopo un mese di vita molto, troppo attiva), i Verdi locali e molti della Cgil, il commercio equo di Giorgio Dal Fiume e dei suoi numerosi amici e la Compagnia dei Celestini, il gruppo cittadino di Attac e Bifo e le sue antenne nei coni d'ombra, le radio, i missionari comboniani, e? Quanta bella gente, nell'Oltretorrente di Bologna. Magari, una volta, potrebbero trovarsi tutti insieme, a progettare (parola grossa) quel che c'è dopo Guazzaloca e al di sotto di Cofferati (o di V. Prodi).

Chourmo!!! rinascerà ne sono certo, sono stato di passaggio qualche giorno ma l'aria che si respirava era diversa dai soliti centri sociali...già Chourmo è di seconda generazione dimenticavo...allora muovetevi compagni il movimento non si deve fermare a presto.
saluti al logistico