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2 perquisizioni a torino
by nautilus Tuesday, Oct. 07, 2003 at 2:07 PM mail: nautilus@enc.org

SOLIDARIETA' CON MARTINO - CAMENISCH SOLIDARIETA' AGLI INQUISITI E AI PERQUISITI DELL'INCHIESTA BLACKOUT CONTRO LA SOCIETA' DELLE GALERE CONTRO LA GALERA CHE E' QUESTA SOCIETA'

2 PERQUISIZIONI a Torino

Mercoledì 24/9/2003 alle 6 di mattina due compagni di NAUTILUS hanno avuto la spiacevole sorpresa di essere svegliati dalle forze dell'ordine per una perquisizione domiciliare.

Le perquisizioni, che hanno portato al sequestro dei computer e di alcune carte dei due nostri, sono avvenute nell'ambito di un'inchiesta - denominata BLACKOUT - per associazione con finalità di terrorismo e di eversione (articolo 270 bis), che ha coinvolto una quarantina di persone in tutta Italia. L'inchiesta riguarda il sabotaggio dell'ovovia dell'Abetone, azione rivendicata con una scritta di solidarietà a Marco Camenisch, e altri sabotaggi avvenuti in Toscana dove più numerose e dure sono state le perquisizioni.
La maggior parte degli indagati sono persone in contatto epistolare con Marco Camenisch e ne seguono la detenzione.

Vogliamo esprimere la nostra solidarietà a tutti i compagni coinvolti nell'inchiesta e denunciare quella che si delinea come una nuova montatura antianarchica.

Gli inquirenti stanno cercando gli elementi per montare un nuovo teorema eversivo riguardante qualche altra famigerata "banda armata anarchica". Non sono bastate le inchieste Marini, Vigna, quella di Laudi con due morti - Sole e Baleno - suicidati, gli estenuanti cicli di processi, intimidazioni, perquisizioni, arresti, pestaggi, detenzioni per decine d'anarchici, messe in atto dalle più diverse forze della repressione, a dimostrare che gli anarchici non fanno bande; le inchieste si sono risolte sempre e da sempre in questo senso.

Oggi si stanno muovendo principalmente contro collettivi e compagni legati alle tematiche ecologiste e in qualche modo cercano di minacciare tutti quelli che ancora hanno voglia di confrontarsi con Martino e di sostenerlo nella dura detenzione cui è soggetto.

Le perquisizioni, oltre ad intimidire i compagni e frenarne l'attività, hanno anche lo scopo di reprimere la possibilità di difesa giudiziaria di Marco Camenisch e di informazione sulle condizioni di detenzione cui è sottoposto.

Di fatto, siamo davanti a un atto di censura preventiva di Stato - e anche se non siamo i primi e non saremo gli ultimi, come tale vogliamo pubblicamente denunciarlo. Il computer che è stato sequestrato a Martino contiene il materiale per difendersi nel prossimo processo; ci lavorava da tre anni. Dalle scrivanie dei compagni di Nautilus sono stati sequestrati computer, lettere e documenti riguardanti un libro su Marco Camenisch. Se qualcuno voleva conoscere questa pubblicazione dovrà dunque aspettare per "ordini superiori".


SOLIDARIETA' CON MARTINO - CAMENISCH
SOLIDARIETA' AGLI INQUISITI E AI PERQUISITI DELL'INCHIESTA BLACKOUT
CONTRO LA SOCIETA' DELLE GALERE
CONTRO LA GALERA CHE E' QUESTA SOCIETA'


NAUTILUS
3/10/2003

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Non ci danno pace, non avranno tregua.
by Laboratorio antimperialista - Napoli Tuesday, Oct. 07, 2003 at 7:24 PM mail: lab_antimp_na@hotmail.com

Contro la repressione, solidarietà incondizionata per tutti gli inquisiti dalla giustizia dello stato borghese

Mentre il capo del governo democraticamente eletto dichiara pubblicamente le sue simpatie per la benigna dittatura fascista, nello stesso tempo, in ogni angolo d’Italia, si acuisce la stretta repressiva nei confronti di un numero sempre maggiore di operai, lavoratori precari, disoccupati, studenti, compagni impegnati nelle attività sociali e politiche, simpatizzanti e militanti antifascisti.

Strani incontri “casuali”, pedinamenti, controlli “occasionali”, intercettazioni ambientali con microspie hi-tech, telecamere e sistemi satellitari GPS sapientemente occultati per le strade, sui posti di lavoro e nelle automobili, irruzioni notturne nelle case, perquisizioni, sequestri di vario materiale fino agli arresti prolungati.

Chi si illudono di intimidire costoro? Chi e cosa credono di fermare?
Ogni azione di repressione preventiva si rivolterà contro di loro come un boomerang; sarà un ulteriore prova, se ce ne fosse ancora bisogno, di quanto questi prezzolati della borghesia siano i cani da guardia del sistema.
Ogni atto reazionario, inevitabilmente genererà solidarietà incondizionata fra tutti coloro che si mobilitano, lottano e impegnano costantemente la propria esistenza per quella futura umanità che viene da lontano e che continuerà ad andare lontano.
Ogni attività antiproletaria diverrà il nutrimento per l’edificazione dell’organizzazione di classe autonoma dai padroni.

L’umanità è in movimento e non esiste nessuna forza che possa pensare, nemmeno lontanamente, di tenerla incatenata e di fermare la sua forza emancipatrice e liberatrice.

Per l’unità degli sfruttati
Contro la reazione del capitalismo
La solidarietà è un arma!

Laboratorio antimperialista

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