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la 147 e' una legge mostruosa.
by associazione giudit - giuriste d'italia Wednesday, Dec. 17, 2003 at 8:34 PM mail:

La legge in materia di procreazione medicalmente assistita – PMA - è una legge mostruosa sotto molti profili...

Bologna, 15 dicembre 2003

La legge in materia di procreazione medicalmente assistita – PMA - è una legge mostruosa sotto molti profili:
1.perché è il frutto delle paure che popolano le fantasie maschili di fronte alla libertà femminile nella procreazione;
2.perché propone pratiche sadiche sui corpi e le menti delle donne, che saranno –tra l’altro - costrette a sottoporsi a trattamenti ormonali devastanti e a subire coattivamente l’impianto dei tre embrioni “legittimi”;
3.perché a questi fini sacrifica la laicità dello stato di diritto;
4.perché è una legge programmaticamente inefficace e destinata inevitabilmente a produrre effetti perversi e discriminatori (turismo riproduttivo, mercato nero dei gameti ecc.)

Per contrastare questa legge una delle strade politico-giuridiche praticabili è mostrarne i profili di contrasto con i principi sanciti dalla Carta Costituzionale.

A tal fine l’associazione GIUdIT – Giuriste d’Italia invita giuriste e giuristi che hanno già riflettuto e operato sui temi dell’autodeterminazione e della libertà riproduttiva in relazione alle innovazioni tecnologiche, a discutere e studiare insieme i possibili percorsi argomentativi sugli aspetti di illegittimità costituzionale di questa legge.

Secondo noi, infatti, la legge costituisce una inaccettabile aggressione alla libertà e ai diritti fondamentali di donne e uomini. In particolare la legge viola:
a.il rispetto della dignità, principio che include il riconoscimento della libertà di compiere autonomamente le scelte fondamentali della propria vita personale, tra cui quelle riproduttive;
b.il diritto di libertà personale;
c.il diritto alla salute;
d.il principio di non discriminazione;
e.il principio di libertà della ricerca scientifica.

Ciò detto, riteniamo che altro sia il modo in cui il diritto possa, e debba, intervenire a regolare questa materia. Avvertiamo la necessità di una discussione aperta e ancora da approfondire sugli aspetti nuovi e problematici connessi allo sviluppo delle biotecnologie.

Dunque ci sentiamo impegnate a fare in modo che il dibattito politico culturale non resti pietrificato innanzi alla ferocia della pretesa giuridica, ma al contrario proceda con maggiore slancio e coinvolga anche chi è rimasto/a finora silenzioso/a.

Associazione GIUdIT – Giuriste d’Italia Onlus

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Cobas policlinico-Roma- con convocazione
by by maz Wednesday, Dec. 17, 2003 at 8:48 PM mail:

UN ARROGANTE ATTACCO
AL DIRITTO DI AUTODETERMINAZIONE DELLA DONNA

Il testo approvato dal Senato per la “Procreazione Medicalmente Assistita” non può e non deve passare sotto silenzio, dando voce solo ai politicanti e ai giochi di schieramenti che, da troppo tempo ed in troppe situazioni, hanno e stanno ancora annientando i nostri bisogni e desideri di vita.

E’ aberrante che chi condanna l’integralismo altrui e gli risponde con le guerre, di fatto sia diventato artefice di una legge

· che impone, in ogni suo articolo attraverso divieti, imposizioni e controlli, l’annientamento dei soggetti principalmente coinvolti, LE DONNE, abusando dei loro corpi e dei loro desideri;

· che nega la scelta della maternità come esperienza di gioia, di paure, di insicurezze, per arrivare ad offrire all’oggetto d’amore, sognato e condiviso, un ambiente accogliente e contenente;

· che discrimina fra spermatozoi (omologhi ed eterologhi ), consente al massimo tre possibilità e decide a quali coppie applicarle,

· che ritira fuori dal cassetto il peggior concetto di “famiglia” escludendo dalla maternità i single e le coppie eterosessuali

· che utilizza la sterilità e l’infertilità, come colpa, prospetta un’adozione “semplificata”;

· che strumentalizza “i diritti” dell’embrione per iniziare un attacco mirato alla legge sull’aborto, mentre la sperimentazione ed il profitto di case farmaceutiche e laboratori privati viene permesso a “salvaguardia della salute”

· che di fatto legalizza i “viaggi” della speranza per una fecondazione in vitro, in Inghilterra, come succedeva prima della 194 per abortire, od in Spagna.

Non si devono mettere delle gabbie su un argomento delicato e sofferto come questo. Se si avesse avuto rispetto per tutti i soggetti coinvolti si sarebbero dovuti aprire e finanziare molti più centri sanitari pubblici, che attraverso laboratori e servizi territoriali, avrebbero accolto i bisogni di chi desiderava avere un figlio, ma non poteva o non ci riusciva, ed era pronto a misurarsi con tutte le difficoltà, le ansie ed i limiti di una fecondazione in vitro. Ma questo sarebbe stato CONTRO la privatizzazione del Sistema Sanitario e CONTRO tutti i tagli attuati alla sanità e al diritto alla salute!

Da sempre le donne, per ruolo e per storia, sono state chiamate a vivere il desiderio di maternità con una intensità sconosciuta all’altro sesso, la preoccupazione materna primaria, come le sue capacità di maternage, sono ricchezze al femminile e garanzia di una vita affettuosa e felice per il nuovo nato. La possibilità di scegliere il momento giusto per una maternità valutando il rapporto con il partner, il proprio stato emotivo e fisico, i propri desideri, ha reso qualitativamente migliore questo “stravolgimento” della vita perché ha reso la DONNA libera di scegliere e di sentirsi un soggetto pensante e decisionale.

Non doveri ed obblighi per morale o tradizione, non più oggetto di riproduzione, ma scelte e desideri fatti d’amore e di voglia di mettersi in gioco. In quest’ottica si è lottato per un aborto libero e gratuito ed i dati parlano da soli. Con la 194 dal ’78 gli aborti sono diminuiti aumentando l’uso degli anticoncezionali ed una capacità di autodeterminazione del proprio corpo e della propria salute, e solo così i profitti sulla pelle delle donne, con gli aborti clandestini, sono stati annientati. Oggi, invece, le DONNE si ritrovano a dover difendere quella legge ed a rifiutare questa legge, che non rispettando la loro scelta e bisogno di maternità, non permette di confrontarsi e misurarsi con l’impossibilità di essere madri, arrivando così, a volte, ad autorizzare la medicina ad accanirsi sul proprio corpo ed a vivere la maternità solo come concepimento/possesso. E’ vero che l’adozione potrebbe risolvere molte situazioni di sterilità, ma se non è la donna in prima persona, e poi la coppia, ad elaborare le motivazioni delle proprie scelte, non ci può essere risposta ad un bisogno, tutto diventa solo prevaricazione, imposizione, obbligo e divieto ad essere !!

MOBILITIAMOCI CONTRO QUESTA LEGGE, ABBATTIAMO IL POTERE DELLA CHIESA E LA MORALE DEL PROFITTO, PRETENDIAMO LIBERTA’ ED AUTODETERMINAZIONE PER I NOSTRI CORPI E PER LE NOSTRE MENTI.

MERCOLEDI’ 17 ORE 10.00 INIZIATIVA DAVANTI ALLA CLINICA OSTETRICA.

15/12/2003

Cobas Sanità-Università Policlinico

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Che mostruità
by Che mostrusità Thursday, Dec. 18, 2003 at 3:57 PM mail:

Fanno pure un comitato queste persone è incredibile tra un po' uscirranno dei cloni si feconderanno sa dole è incredibile ma una coscenza l'avete? Sono disgustato

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