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Anniversario rogo vulpitta: le immagini
by imc sicilia Monday, Dec. 29, 2003 at 5:05 PM mail:

Immagini del concentramento a piazza vittorio emanuele di trapani

Anniversario rogo vu...
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Gli striscioni dei vari spezzoni del corteo pronti prima della partenza. Alla manifestazine erano presenti rappresentanze di tutta la Sicilia.

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la storia si ripete, i poveri fanno sempre la stessa fine fino a quando si predica
by francesco giordano Tuesday, Dec. 30, 2003 at 7:11 PM mail:

LA NOTTE DEI MASSACRI

Quella sera stavo scrivendo quando ho sentito le prime grida provenienti dalla sezione femminile, posta davanti alla finestra della cella in cui vivo.
Le prime grida sono state di allarme, perché ancora il fuoco luciferino non era forte, ma sono durate poco, subito dopo sono cominciate le urla e le implorazioni affinché le porte fossero aperte: - “Per piacere, aprite le celle” – è una frase rimasta scolpita in quella notte dentro ogni prigioniero che le ha sentite.
La gente del quartiere attorno ha certo sentito la rabbia e l’impotenza dei testimoni rinchiusi, arrivata alle loro orecchie, e forse ai loro sordi cuori, tramite un’intensa “battitura”.
Quella sera alla tivù scorrevano le immagini della “mattanza” in Cina: il mio cuore era straziato per la doppia ferita: dolore muto, non c’erano lacrime capaci di rendere onore a tanta generosità distrutta.
Massacro su massacro, quella notte.
Quella sera la Cina è arrivata fin qui, davvero molto vicina.

Attorno alle 2,30, un elicottero è passato sopra di noi, portava dietro di sé il silenzio mortale che sempre viene dopo un massacro.
Portava anche immagini vive pur se lontane: ricordo quelle dei carabineros dell’assassino di Pinochet. O stesso silenzio di morte.
Il giorno dopo è iniziato il balletto delle ipocrisie e delle menzogne: improbabili testimoni come la suora che accusava le “due zingarelle” quali responsabili dell’incendio.
E poi altri, molti altri che giuravano il proprio impegno a che giustizia sarebbe stata fatta. E mentre sentivo questi loro giuramenti pensavo a Luca Rossi assassinato che non ha avuto giustizia; ai quattro giovani bruciati nel carcere di San Vittore senza giustizia; ai morti sull’aereo di Ustica senza giustizia, ai morti di Piazza Fontana senza giustizia, a Pinelli senza giustizia, a Franco Serantini, a Franceschi, a Mara Cagol senza giustizia.
Infine alle donne morte quella notte nel carcere delle “Vallette”, che non avranno giustizia.

Ora il mio pensiero va a queste donne, agli studenti trucidati in Cina, per loro, per noi stessi, vale continuare l’impegno a lottare per una società giusta.

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