L'ANP HA DATO DA 4 ANNI IN CUSTODIA AGLI ANGLOAMERICANI NELLA LORO PRIGIONE DI GERICO LA POSSIBILITA' DI TORTURARE ED IMPEDIRE OGNI CONTATTO CON FAMILIARI AVVOCATI AMICI NE' LETTURA DI GIORNALI, AL COMPAGNO AHMAD SA'ADAT SEGRETARIO NAZIONALE DEL FPLP ED A 4 SUOI COMPAGNI CONDANNATI IN 2 ORE PER AVER SECONDO L'ACCUSA GIUSTIZIATO UN MINISTRO SIONISTA. FU ARAFAT AD APPROVARE QUELLA DECISIONE CHE L'ANP DEVE RITIRARE NEL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E PALESTINESE E DELLA DIGNITA' DEL POPOLO PALESTINESE E DEI SUOI MILITANTI IMPRIGIONATI INGIUSTAMENTE
testo di LA CONSCIENCE - mail - 19-01-2006 L'A.N.P. SCARCERI IL COMPAGNO SA'ADAT ED I SUOI COMPAGNI DAL CARCERE DI GERICO RIFIUTIAMO L'INTERFERENZA AMERICANA-INGLESE-SIONISTA NELLA POLITICA PALESTINESE, NELLE LEGGI E NELLE ELEZIONI ! Il 12 Gennaio è stato segnato dal 4° anniversario dell’imprigionamento illegale di Ahmad Sa’adat, Segretario generale del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP), che si trova detenuto senza accuse dalla autorità palestinese sin dal 2002. L’imprigionamento di Sa’adat avviene in violazione della legge Palestinese ed internazionale, senza processo, non è legato ad alcuna accusa di alcun crimine. Egli è un prigioniero politico in senso totale, imprigionato per volontà degli stati uniti e della gran bretagna e di “israele” per la sua attività e direzione nel FPLP. Il caso di Sa’adat e dei suoi compagni imprigionati con lui a Gerico è unico, poiché egli non è detenuto direttamente dallo stato sionista –invece, egli è imprigionato in un carcere dell’autorità palestinese, controllato da guardie inglesi e americane. Sa’adat sta ricoprendo attualmente il seggio di Abu Ali Mustafa nelle elezioni dell’autorità palestinese, che era stato eletto nel nuovo Consiglio Legislativo Palestinese nella Zona Occidentale e di Gaza. Mentre l’autorità palestinese, con queste elezioni, sta promettendo libertà, giustizia e trasparenza al popolo Palestinese, a Sa’adat, pur dirigendo una carica nelle elezioni, viene impedito l’accesso ai media e i contatti con la famiglia, gli amici ed i compagni –non come prigioniero in un carcere sionista , ma come prigioniero politico della autorità palestinese. È una regola fondamentale della democrazia garantire la partecipazione elettorale più completa di Sa’adat, che è invece negata illegalmente. Egli ed i suoi compagni devono essere liberati immediatamente ! Sa’adat era riunito come prigioniero politico a quattro dei suoi compagni nel FPLP (Hamdi Quran, Basel Al-Asmar, Majdi Rimawi e Ahed Gholmi) il 25 Aprile 2002, quando i quattro furono processati da una corte militare improvvisamente costituita dalla Autorità Palestinese –su richiesta degli stati uniti e della gran bretagna come condizione per la fine dell’assedio israeliano di Muqata’a, il palazzo presidenziale della autorità palestinese. Con i carri armati israeliani direttamente fuori da Muqata’a, Quran, Al-Asmar, Rimawi e Gholmi, vennero processati e condannati nel Dicembre 2001 per il [giustiziamento] del ministro del turismo israeliano rehavam ze’evi. In seguito al loro status civile, i quattro vennero processati davanti ad una corte militare presieduta dal brigadiere generale ribhi arafat, che non aveva la posizione giuridica per processare. Non gli fu permesso di avere avvocati o difesa legale propria nel processo che durò in tutto 2 ore. Nessuna prova, nessuna confessione e nessun documento furono portati in aula per condannarli; tutto venne stabilito rapidamente e il verdetto immediatamente ratificato dal presidente della a.p. yasser arafat, e i quattro non ebbero la possibilità di proporre appello. Dopo la sentenza, i quattro furono trasferiti, con il non accusato e non processato Ahmad Sa’adat, nella prigione di Gerico, apparentemente sotto il controllo della a.p., ma soggetti alla custodia delle forze degli inglesi e degli americani. Il direttore della “supervisione” americana/inglese dei prigionieri al carcere di Gerico era l’ex direttore dell’infame centro di detenzione di Maze gestito dagli inglesi nel Nord Irlanda [dove morirono molti degli scioperanti della fame fino alla morte di IRA, INLA e patrioti irlandesi, del 1981]. I prigionieri non sono soggetti alla sovranità ed autorità Palestinese, ma piuttosto alle condizioni e domande degli stati uniti e gran bretagna. La violazione flagrante delle leggi internazionali e Palestinesi insieme rappresentata dalla detenzione di Sa’adat e dei suoi compagni mette in luce la profonda ipocrisia negli appelli degli americani-inglesi per la “riforma” della a.p. e si rapporta ai tentativi americani ed inglesi di interferire con le elezioni Palestinesi, e minaccia ed intimidisce i Palestinesi della Zona Occidentale e Gaza a votare per i candidati prescelti dai regimi americano, inglese e sionista. I loro tentativi di interferire nelle elezioni, accanto al continuo loro imprigionamento di Sa’adat ed all’impedimento delle sue comunicazioni con i media ed i suoi compagni –necessarie alla sua campagna- prova quale disprezzo assoluto per la democrazia Palestinese e la legge Palestinese abbiano costoro, e rivela il loro impegno nel cercare di reprimere la lotta nazionale Palestinese di liberazione ed autodeterminazione. Come gli stati uniti cercano di creare un regime fantoccio in Iraq facendo svolgere elezioni, sta cercando di minare l’autodeterminazione Palestinese e le pratiche di democrazia interna. L’imprigionamento illegale di Sa’adat e dei suoi compagni è parte e obiettivo della strategia internazionale della cosiddetta “guerra al terrorismo”, per mezzo della quale gli usa e la gbr conducono guerre banditesche ed inumane, violando la sovranità nazionale e l’autodeterminazione, ed incarcerando e reprimendo i prigionieri politici allo scopo di condurre una guerra contro la resistenza popolare ai loro disegni sulla nazione Araba ed il mondo. Sa’adat ed i suoi compagni sono sottoposti ad intollerabili condizioni nel carcere di Gerico –condizioni che sono di molto peggiorate. Loro sono stati impediti l’un l’altro di comunicare. Loro non possono leggere riviste e libri, non possono ricevere visite da familiari ed amici, non possono usare il telefono, né a esercitarsi quotidianamente fuori dalle celle. L’acqua e l’elettricità sono disattivate, e numerose altre misure punitive sono state implementate contro di loro. Per risposta, Sa’adat ed i suoi compagni si sono impegnati in due scioperi della fame, domandando l a fine del trattamento inumano ed il loro immediato rilascio. Ora, durante le elezioni, in un momento in cui l’accesso ai media e l’accesso dei suoi compagni è importante per la piena partecipazione alle elezioni del CLP, la comunicazione di Sa’adat e dei suoi compagni verso l’esterno è stata severamente ristretta. Questa è una violazione della democrazia Palestinese ed un affronto alla autodeterminazione, e la autorità palestinese deve porre fine a questa ingiustizia. Il loro imprigionamento continua a causa del fatto che l’Alta Corte Palestinese di Giustizia, gli alti l ivelli giudiziari Palestinesi, hanno fatto in modo che Sa’adat debba essere ritirato immediatamente; a causa del fatto che numerose organizzazioni internazionali e Palestinesi per i diritti umani, compresa Amnesty International, hanno fatto appello per il rilascio di Sa’adat ed il rispetto delle leggi internazionali e Palestinesi; ed a causa del fatto che tutti i prigionieri sono stati trattati come prigionieri politici, detenuti illegalmente ed illegalmente trattati e condannati –in violazione delle leggi Palestinesi ed internazionali, e sotto gli ordini di stati uniti e gran bretagna. L’imprigionamento di Sa’adat e dei suoi compagni è un affronto alla legge inernazionale, ai diritti umani ed alla giustizia. E’ un attacco all’abilità dei Palestinesi di organizzare e resistere all’occupazione ed all’oppressione, e si è risolto anche nell’istituzione di un regime di carcerazione illegale in diretta violazione della sovranità Palestinese. Questo è un tentativo di autodeterminazione Palestinese, utilizzando le procedure della Autorità Palestinese per permettere ad usa, gran bretagna e sionisti di controllare gli affari politici interni Palestinesi. Noi chiamiamo l’autorità palestinese a ritornare sulla sua decisione di una Alta Corte di Giustizia Palestinese e sulle linee-guida della legge Palestinese ed internazionale, e di rilasciare immediatamente Sa’adat ed i suoi compagni. Questo è necessario per assicurare le immediate condizioni per una piena e democratica partecipazione di Ahmad Sa’adat ed il seggio di Abu Ali Mustafa nelle elezioni del CLP. Né gli stati uniti, la gran bretagna, né israele, hanno il diritto di svolgere alcun ruolo nell’amministrazione della giustizia Palestinese, ed il loro coinvolgimento nel domandare e supportare l’imprigionamento di Sa’adat e dei suoi compagni rese chiaro che la loro cosiddetta “guerra al terrorismo” ed i loro propositi per le supposte “riforme” Palestinesi impopolari attraverso la legge internazionale, la democrazia e la giustizia. Sa’adat ed i suoi compagni sono prigionieri politici della cosiddetta “guerra al terrorismo” guidata dagli stati uniti, e rimangono imprigionati solo a causa della loro resistenza all’occupazione ed all’oppressione che giornalmente brutalizza i Palestinesi. Se la a.p. si impegna alla democrazia ed alla trasparenza, non dovrebbe aiutare a lungo la soppressione della direzione ed attività politica Palestinese, e dovrebbe aggiornare immediatamente le sue stesse leggi per liberare immediatamente Ahmad Sa’adat ed i suoi compagni. LIBERTA’ PER AHMAD SA’ADAT ED I SUOI COMPAGNI DAL CARCERE DI GERICO ! Comitato Internazionale per la Liberazione di Ahmad Sa’adat e dei suoi Compagni Per maggiori informazioni: Addameer Prisoners Support and Human Rights Association P.O. Box 17338—Jerusalem Al-Isra' Bldg., 7th floor Al-Irsal St Ramallah Tel: +972-2-2960446 Fax: +972-2-2960447. E-mail: addameer@planet.edu Faxare, scrivere, e telefonare per sostenere la scarcerazione di Sa’adat e dei suoi compagni: Mahmoud Abbas President, Palestinian Authority Office of the President The Beach Forum Gaza City Tel: ++972 2 2824834 Fax: ++972 2 2823487 UN High Commissioner for Human Rights Mr. Sergio Vieira de Mello OHCHR 8-14 Avenue de la Paix 1211 Geneva 10, Switzerland Tel. ++41 22 917 9000 Fax. ++41 22 917 9012/9006/9005 E-mail: webadmin.hchr@unog.ch
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