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http://italy.indymedia.org/news/2002/10/101336.php Invia anche i commenti.

Argentina: comunicato contro la repressione ai danni di mediattivsti di Indymedia
by imc italy Wednesday, Oct. 30, 2002 at 12:15 AM mail:

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Due attivisti di indymedia sono stati colpiti, durante una carica, con pallottole di gomma per la fanteria, mentre riprendevano una manifestazione di fronte al sesto commissariato. Saranno presentate prove fotografiche e
video dei fatti.
Sabato 26 di ottobre due attivisti di indymedia Argentina, sono stati colpiti dalla polizia con proiettili di gomma, mentre stavano facendo informazione, filmando e scattando foto, sulla repressione subita dalle assemblee popolari
che stavano manifestando di fronte alla sesta Commissaria, situata in Venezuela 1900. Uno dei due e' stato colpito con tre proiettili, uno alla testa, l'altro nel gomito e uno alla coscia, l'altro da sei colpi nelle gambe.
I colpi sono stati sparati da circa quindici metri di distanza. Il cartellino che li identificava come giornalisti non e' servito a frenare la brutalita' della polizia.
Giovedi' alle 11:00 della mattina si realizzera' una conferenza stampa nella Casa de amistad Argentino-Cubana, dove saranno presentate prove visive e
fotografiche scattate durante la carica che saranno presentate come prove nella denuncia.
Durante la mattinata di sabato nella scalinata del Congreso Nacional sono stati arrestai 30 attivisti di Green Peace e tre persone che avevano solidarizzato con la protesta, in ripudio del trattato di legge che permette
l'ingresso di scorie nucleari nel paese. L'operazione era a carico del commissario ispettore Capresse. Durante questi primi arresti l'effettivo della polizia ha tentato di arrestare un altro attivista di indymedia,
aggredendolo fisicamente,maltrattandolo e mettendo a rischio l' attrezzatura che utilizzava per coprire mediaticamente la protesta.I 33 arrestati sono
stati portati nella Commissaria sesta,dove subito dopo si sono diretti i manifestanti per esigerne la liberazione.
Alle 15:00,davanti alla porta della Commissaria,quando gli Assembleisti si sono riuniti per chiedere la liberta' degli arrestati,sono stati subito
minacciati di repressione se non avessero liberato la strada. In questo momento una pattuglia e'uscita dalla Commissaria per trasferire uno degli
arrestati dell'Assemblea de Ayacucho y Rivadavia a Tribunales,i manifestanti hanno cercato di impedire al veicolo di partire e sei di loro sono stati
arrestai.
Subito dopo l'infanteria ha cominciato a disperdere le persone che erano rimaste in strada,vicino alla Commissaria.Piu' di ottanta effettivi
dell'onfanteria si sono aggiunti all'operativo che hanno disperso momentaneamente i manifestanti utilizzando manganelli e gas paralizzante.
Verso le 18:00 si sono concentrati altri assembleisti all'incrocio tra Belgrano ed Entre Rios per protestare contro la repressione e per esigere la
liberta'degli arrestati.In questa situazione un automobilista di passaggio
che aveva protestato contro l'aggressione gratuita della Polizia,e'stato
arrestato.
Alle 20:00,quando gli attivisti di Greenpeace,grazie all'intervento dei loro
avvocati, gia' erano stai liberati ma le 7 persone delle Assemblee ancora erano detenute, il corpo di infanteria e'intervenuto nuovamente e ha allontanato i manifestanti di due isolati.
Quando alla fine circa cento persone si sono trovate a manifestare, sotto la pioggia, una volta di piu' la Guardia di Infanteria ha represso, con proiettili di gomma e gas lacrimogeni. Durante questa ingiustificabile carica
della polizia, i due attivisti di Indymedia sono stati feriti, mentre coprivano mediaticamente questo nuovo attacco delle Forze di Sicurezza contro le
organizzazioni popolari.
Prima di sparargli contro,uno degli sbirri ha
minacciato il mediattivista gridandogli: "Smetti di filmare, cazzo!".
L'infanteria ha mirato direttamente ai nostri compagni mentre filmavano le immagini di uno sbirro che sparava sul balcone di un vicino che aveva tirato un vaso contro la Polizia. Alla fine i nostri compagni sono stati aiutati dai
vicini, che li hanno salvati da un sicuro arresto.
Molti dei manifestanti che cercavano di scappare alla carica, si sono rifugiati nella Casa de la Amistad Argentino-Cubana, la cui porta e'stata
danneggiata dallo sparo di proiettili. Intorno 22:45 un gruppo di manifestanti e'tornato al commissariato per chiedere (e aspettare) la liberazione degli assembleisti ancora detenuti, che alle 23, vengono definitivamente liberati.
Questo significa un attacco diretto ai media indipendenti, che vanno migliorando la forma e la qualita' del loro lavoro, che stanno trasformando la controinformazione in un vero laboratorio di informazione e comunicazione
che lotta per un cambio sociale. Questi atti repressivi impediscono la liberta' di stampa, di lavoro e mina alla base "los pactos de San Jose' de
Costa Rica" inclusa la nostra stessa costituzione.
Le prove (video e foto) sono state presentate alla giustizia e sono a disposizione di tutti i media di comunicazione che ne avranno bisogno.

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