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DOMENICA 21 MAGGIO no alle commemorazioni fasciste
by libertà per gli antifascisti dell'11marzo Wednesday, May. 17, 2006 at 4:05 PM mail:

(in gioco è il presente, non il passato)

NO ALLE COMMEMORAZIONI FASCISTE

(in gioco è il presente, non il passato)

Sarà una brutta domenica quella del 21 maggio. La Campana dei Caduti ospiterà braccia tese, teste rasate e fasci littori. Rovereto, che si fregia dell’appellativo di “città della pace”, accoglierà a braccia aperte coloro che della guerra e della superiorità della razza hanno fatto un’ideologia e una pratica di vita.

Trecento ex-combattenti della Repubblica Sociale Italiana di Salò con relativa scorta si sono dati appuntamento per una cerimonia commemorativa in onore dei loro “caduti in armi”: cerimonia che, se passa, diventerà d’ora in poi un raduno nazionale fascista, con tanto di “associazione 21 maggio” e tutto quel che ne consegue.

Diciamo subito due cose. Per noi non è affatto vero che “tutti i morti meritano lo stesso rispetto”. I fascisti, i collaboratori dei nazisti, i rastrellatori di ebrei, i torturatori e assassini di partigiani, i responsabili di eccidi e massacri non diventano qualcos’altro una volta morti: non meritano, quindi, alcun “onore”, bensì perenne disprezzo. Bisogna poi essere ciechi ed ipocriti per affermare, come hanno fatto vari esponenti della sinistra istituzionale, che si tratta di innocue cerimonie su pagine che la Storia e la cosiddetta coscienza civile hanno definitivamente assorbito. In realtà, queste commemorazioni contribuiscono a dare forza e legittimità ai gruppi neofascisti, alla loro riscrittura del passato e alle loro pratiche attuali. Non a caso esse diventano possibili ora che, nel tacito assenso generale, il fascismo sta lentamente riguadagnando terreno, passo dopo passo. Milano, città che ha avuto la medaglia d’oro per la Resistenza, ha recentemente visto marciare orde di camicie nere che cantavano allegramente “l’orgoglio fascista è ancora nelle strade”. In tutta Italia – come nel resto d’Europa – non si contano più i pestaggi o gli accoltellamenti ai danni di immigrati, antagonisti o di chi appare semplicemente “diverso” per gusti sessuali o per abbigliamento. Solo nell’ultimo anno sono stati 16 i centri sociali incendiati da questi nostalgici del Duce.

Non a caso assieme ai reduci di Salò ci saranno anche i vari Motta e Giuliana, dirigenti trentini di Fiamma Tricolore nonché autori di ripetute aggressioni squadriste.

Tutto questo oggi, non 61 anni fa.

Non permetteremo senza reagire che a Rovereto si inneggi al fascismo.

Le istituzioni si assumano le proprie responsabilità.

Invitiamo tutti gli antifascisti a mobilitarsi contro questo insulto ai partigiani e alle vittime dei repubblichini.

DOMENICA 21 MAGGIO, ORE 8.00, PIAZZA PODESTA’

PRESIDIO CONTRO OGNI FASCISMO

Per poterne discutere con anticipo:

VENERDI’ 19 MAGGIO, AI GIARDINI MILANO, ORE 17.30

ASSEMBLEA PUBBLICA

antifascisti di Rovereto e Trento

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