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http://italy.indymedia.org/news/2006/07/1119471.php Invia anche i commenti.

Censura Nazione Indiana
by khalas Monday, Jul. 24, 2006 at 8:05 AM mail:

Nazione Inidiana censura i commenti sull'articolo "Un dogma culturale (sulla critica alla politica israeliana)" di Andrea Inglese

La legittima risposta ad alcuni commenti ricevuti per un mio intervento (http://www.nazioneindiana.com/2006/07/22/un-dogma-culturale-sulla-critica-alla-politica-israeliana/#comment-33190) non è mai stata pubblicata su Nazione Indiana (http://www.nazioneindiana.com). In attesa di spiegazioni, la riposto qui:

Torno ora, e vedo che siete andati avanti. L’autore dell’articolo dice che non ne ho capito il senso. E’ probabile: se si riassume in quelle righe che vanno da “Avevo necessità…” a “…rifiuto della guerra”, evidentemente non avevo capito. Resta il fatto che continuo a non capire: questo binomio terrorismo di partito/terrorismo di Stato a cosa può servire quando l’intenzione è di “…lasciare fuori l’Iran e molte altre cose perché non era mia intenzione proporre un’analisi politica globale della crisi attuale”? Entità Hezbollah ed entità Israele? Ritorno a ciò che ho detto, accennato, sulla “partecipazione”, sulla macchina oliata e messa in moto da politiche private, da interessi di privati – fuori da Israele, fuori dai Territori e fuori da quel che resta di Libano.
Fuori dai “governati” di Israele: senza dubbio, pavido come sono anch’io ci penserei due volte prima di inimicarmi famiglia amici e Stato (e rischiare la galera) voltando le spalle a Tsahal; senza dubbio non arriverei neanche a pensarci una prima volta, perché il livello di propaganda (e quello, tenuto costantemente al massimo, di paura) nel quale mi sarei trovato immerso dalla nascita non mi avrebbe consentito, almeno non con facilità, di mettere in dubbio la mia necessità di difesa; senza dubbio, se anche fossi tra quei pochi “redenti”, se anche apprezzassi Uri Avneri o militassi in una di quelle (peraltro numerose) associazioni israeliane che ripudiano l’occupazione e, talvolta, persino il sionismo, troverei gli stessi, se non peggiori, schiaccianti problemi di visibilità e di peso che mi trovo ad affrontare ora, qui in Italia (Tg1,Tg2, anche Tg3, tutta la Mediaset, tutte le radio, gli ospiti di La7, le trasmissioni di Ferrara, le merde di Repubblica, Corriere, senza dimenticare Il Giornale, La Stampa e il resto più – il Foglio – o meno – Riformista – apertamente schierato pro-Israele).
Fuori dai “governati” (e, ne sono quasi certo, anche da alcuni – molto tra virgolette - “governanti” di Hamas, e solo di Hamas) palestinesi, che vivaddio sembra riescano a non arrivare mai al culmine dell’esasperazione, che nel momento in cui hanno votato hanno scelto chi veramente stava fornendo servizi sociali di base, che sono consapevoli del loro attuale isolamento e della fine delle simpatie occidentali offuscate dal diktat antiterrorista laddove tutto è terrorismo, che continuano a consumare (messi nell’impossibilità di produrre alcunché) merce israeliana comprata con i soldi degli aiuti internazionali, che “si difendono” (?) lanciando a casaccio pericolosissimi Qassam (ma l’avete mai visto un Qassam? Ma sapete in totale quante vittime hanno fatto i Qassam sparati dalla striscia? La stima più alta parla di 13 persone, la più alta) fatti a mano.
Fuori dai Libanesi, rei di aver raggiunto una (relativa) indipendenza: Hezbollah sarà anche l’Iran dentro il parlamento, ma Hezbollah rappresenta un movimento di resistenza anche per tre quarti dei cristiani libanesi (http://www.globalcomment.com/current_affairs/article_108.asp), ad esempio.
Allora, chi sta partecipando di questo scempio che vede ancora una volta il diritto internazionale usato come carta da culo sotto i nostri occhi e sulla testa della gente “normale” del Libano? Chi è interessato a fare in modo che quest’attacco risulti essere l’estremo tentativo di difesa del povero Israele?
A giudicare dal modo in cui rispondono, credo che ci siano due (o più) personalità diverse a firmarsi @roberto. Il primo credo sia Roberto Santoro, sempre preparato e oculato negli interventi, al quale indicherei di non sottovalutare la finezza di personaggi come Khamenei, che paradossalmente stanno dando le risposte realpoliticamente più adeguate alla situazione rispetto a tanti dei nostri leader. Per quanto riguarda l’antisemitismo iraniano, consiglierei la lettura di uno degli articoli (in inglese) linkati qui: http://www.nkusa.org/activities/Iran/2006MarchIran.cfm (si tratta della visita di ebrei ultraortodossi antisionisti di Neturei Karta in Iran per congratularsi con Ahmadinejad; da un estratto di un loro comunicato stampa “…It is a dangerous distortion, to see the [Iran] President’s words, as indicative of anti-Jewish sentiments. The President was simply re-stating the beliefs and statements of Ayatollah Khomeini, who always emphasized and practiced the respect and protection of Jews and Judaism. The political ideology of Zionism alone was rejected. President Ahmadinejad stressed this distinction by referring only to Zionism, not Judaism or the Jewish people, regardless of whether they reside in Palestine or else were”, qui http://www.nkusa.org/activities/Statements/2005Oct28Iran.cfm ).
A giudicare invece dal modo in cui l’altro @roberto sposta il fuoco, nuovamente, sul presunto antisemitismo strisciante e sulla volgarizzazione dei distinguo fino ad arrivare a toccare l’ebreo errante e i torti dell’Iran NOMINANDO UNA SOLA VOLTA ISRAELE (in 1626 parole utilizzate) e guardacaso proprio all’interno di questa frase “il presidente Ahmadinejad ha un lungo apparato bibliografico a cui ricorrere per estirpare Israele dalle carte geografiche”, credo che si tratti dello stesso Roberto firmatario di (quell’oscenità chiamata) “Sinistra per Israele” http://www.sinistraperisraele.it/home2.asp?idtesto=279&idkunta=185&idutente=
di cui fa ahimè parte un personaggio verso il quale nutrivo grandissima stima, Furio Colombo.
Bene, per questo simpatico gruppo di amici Israele è “uno degli attori dello sviluppo, collocato in uno dei punti nevralgici del pianeta dove passa oggi la possibilità di un dialogo costruttivo tra Nord e Sud del mondo”. Se la possibilità di un dialogo costruttivo tra nord e sud del mondo si ottiene tenendo in ostaggio tre milioni e mezzo di persone (e cominciamo a dire “persone”, non “palestinesi”) e spedendo i propri figli su di un fronte che, oltre ad essere eterno, è ovunque – ben vengano l’ostilità e la chiusura di ogni dialogo.
Il secondo Roberto, dicevo, vuole mettere i puntini sulle i e, dopo averci ricordato che “World against zionism” significa proprio “il mondo contro il sionismo” (nessuno l’ha mai messo in dubbio, Roberto, anzi, credo che saremmo in molti d’accordo con Ahmadinejad in questo, inclusi molti – più di quanto non si creda – ebrei, in proposito leggiti, se non l’hai già fatto, “LTI – La lingua del Terzo Reich” di Victor Klemperer – un filologo ebreo nella Germania del Reich - edito da Giuntina che, come ben sai, è un editore difficilmente tacciabile di “antisemitismo”), fa una (brevissima) operazione inversa rispetto al (caro a entrambi) Pasolini di Petrolio: sottrae i “dati” al romanzo dell’economia italiana e relativa avventura mediorientale e ce li espone per dirci… per dirci cosa? Che Israele è una pedina in un gioco di privati che passa per l’antisemita Iran, e per tale motivo in diritto di “difendersi”? O forse ho capito male?
Sul fatto che Israele (i suoi “governati”) sia una pedina non ho dubbi: cose come l’AIPAC non fanno certo l’interesse dei sefarditi o degli etiopi di pattuglia a Nablus. Sul fatto, però, che questa Israele razzista, in continuo e sistematico disprezzo della vita umana e di quel che restava del diritto internazionale, col potere di manipolare i canali d’informazione e ricattare le menti della gente, della sua propria gente… sul fatto che questa Israele sia vittima (e non solo di se stessa)…
Però non ho risposto alla domanda: chi è interessato a fare in modo che quest’attacco risulti essere l’estremo tentativo di difesa del povero Israele?
Che ci sia forse qualcuno, come uno che sul mio blog ( http://khalasnews.splinder.com/post/8747776#comment-23076527 ) presume l’esistenza di un’”essenza” della questione a noi preclusa, in grado di rispondere al posto mio a questa domanda?

http://khalasnews.splinder.com/post/8766457

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