Indymedia Italia


Indirizzo mittente:
Indirizzo destinatario:
Oggetto:
Breve commento per introdurre l'articolo nella mail:


http://italy.indymedia.org/news/2006/10/1172969.php Invia anche i commenti.

Messico: Oaxaca esplode con 4 morti, governo invia truppe
by 28 ottobre 2006 - 21.21 Saturday, Oct. 28, 2006 at 11:47 PM mail:

Nella regione di Loxicha, opererebbe l'Esercito Popolare Rivoluzionario (EPR), del quale si sa poco ma che nello stato è una specie di mito. Per contro, si sostiene che il governo centrale, oggi nelle mani del Partito di Azione Nazionale (PAN), si guarda bene dall'affrontare Ruiz, accusato di repressione, corruzione e presunti legami con il narcotraffico, per non inimicarsi sia il PRI che gli imprenditori locali, che ritengono i docenti e chi li appoggia degli eversivi di sinistra.


Messico: Oaxaca esplode con 4 morti, governo invia truppeAggiungere l'articolo al mio swissinfo


CITTÀ DEL MESSICO - La città di Oaxaca, capitale dell'omonimo stato situato nel sud del Messico ed uno dei più poveri e arretrati dei Paese, dove ieri dei gruppi di civili armati hanno ucciso a colpi di pistola quattro persone, tra le quali un cameramen statunitense, è sempre più sull'orlo dell'anarchia e di una imprevedibile violenza.

Il presidente Vicente Fox, dopo una drammatica riunione notturna, vi ha inviato all'alba di oggi quasi 4000 uomini - truppe federali appoggiate da soldati dell'esercito e della marina - nel tentativo di arginare un conflitto innescato sei mesi fa dai docenti locali e sfociato nella creazione di una Asemblea de Pueblos Populares de Oaxaca (APPO), alla quale hanno aderito numerose organizzazioni locali e che, da allora, esige soprattutto la rinuncia del governatore Ulises Ruiz, del Partito Rivoluzionario Istituzionale (PRI).

Il capo dello stato ha anche convocato un immediato incontro con diversi ministri, esponenti delle forze armate, lo stesso Ruiz e rappresentanti dell'APPO allo scopo di trovare una via d'uscita ad una situazione sempre più incandescente ed indecifrabile.

Dopo mesi in cui, ad Oaxaca, i settori legati all'APPO hanno praticamente impedito l'attività dell'amministrazione pubblica, tra l'altro innalzando barricate un po' ovunque e scontrandosi spesso con quelli che hanno definito "squadroni della morte", composti da poliziotti o "mercenari al soldo del governatorato", con un bilancio di una decina di morti. Giorni fa, i sindacati dei 70'000 docenti dello stato hanno accettato di ritornare nelle aule, iniziativa che sembrava spianare la strada ad una soluzione del conflitto.

Ma, nelle ultime 48 ore, è successo il finimondo. Mentre alcuni settori dell'APPO hanno insistito che non avrebbero posto fine alla protesta fino a quando Ruiz non avesse rinunciato, si sono moltiplicate le barricate, contro alcune delle quali, ieri, hanno sparato i commando di sempre. Oltre a tre civili, è stato appunto ucciso anche Bradley Will, un cameramen nordamericano dell'agenzia Indymedia di New York.

In effetti, alla luce del complesso braccio di ferro politico e sociale in corso da mesi, Oaxaca è al centro dell'attenzione di media ed analisti che tessono ogni sorta di ipotesi. Tra le altre, non manca chi assicura che settori dell'APPO possano avere legami con gruppi guerriglieri di estrema sinistra, peraltro improbabili.

Nella regione di Loxicha, opererebbe l'Esercito Popolare Rivoluzionario (EPR), del quale si sa poco ma che nello stato è una specie di mito. Per contro, si sostiene che il governo centrale, oggi nelle mani del Partito di Azione Nazionale (PAN), si guarda bene dall'affrontare Ruiz, accusato di repressione, corruzione e presunti legami con il narcotraffico, per non inimicarsi sia il PRI che gli imprenditori locali, che ritengono i docenti e chi li appoggia degli eversivi di sinistra.

È appunto con questo ginepraio - in cui, tra l'altro, si trova il 40% dei municipi più poveri del Messico -, che si vede ora costretto a misurarsi Fox, giusto a poco più di un mese dall'insediamento del suo successore Felipe Calderon, anche lui del PAN e, a sua volta, in netto contrasto con Andres Lopez Obrador, il leader delle sinistre che non gli riconosce la vittoria nelle elezioni presidenziali.

Non per nulla, esponenti dell'APPO hanno chiesto oggi a Obrador di "sommarsi" a loro per la concretizzazione di un nuovo movimento sociale in tutto il Messico, alla quale hanno invitato anche il subcomandante zapatista Marcos, mentre, nello stesso tempo, hanno accusato Ruiz di essere "il mandante" dei quattro assassini di ieri.


SDA-ATS

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum

©opyright :: Independent Media Center .
Tutti i materiali presenti sul sito sono distribuiti sotto Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0.
All content is under Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 .
.: Disclaimer :.