E' la strategia con la quale il governo cerca di contenere possibili episodi di violenza per le giornate del 19/20 dicembre
"Tutto il mondo è al lavoro per questo" dichiarava ieri un ministro riguardo l'unica grande preoccupazione del governo argentino di questi giorni: la pubblica sicurezza durante le marce per il primo anniversario della caduta di De la Rúa, che abbracceranno praticamente tutta la settimana a venire. Il ministro deliberatamente includeva in quel "tutto il mondo" la lunga esposizione di ieri, da parte della sposa del presidente e coordinatrice delle politiche sociali del governo, Hilda Chiche Duhalde, dell'"Operativo Rescate", primo tentativo per porre freno al dramma della denutrizione e della fame in Argentina. Da circa due settimane il governo lavora in uno schema di contenzione per le giornate del 19 e 20 dicembre, anniversario delle proteste che obbligarono alla rinuncia De la Rúa. Da allora, gli abituali portavoce parlano di una strategia che va in due direzioni: negoziare la sicurezza con i gruppi che vogliono manifestare (e garantire anche quella di coloro che non lo vogliono fare) e assicurare la distribuzione dell'assistenza sociale nel paese. La strategia si è ridotta a una frase cruda e diretta: "Aiuti sociali e 1.000 equipaggiamenti antisommossa", in riferimento al numero di polizia di cui disporrà per questi giorni la capitale federale. Ieri si sono riuniti nella Segreteria della Sicurezza il ministro Juan José Alvarez, il segretario Alberto Iribarne, il ministro bonaerense Juan Pablo Cafiero e il capo della polizia della provincia, Alberto Sobrado, per monitorare la situazione e stabilire il dispiego delle altre forze di sicurezza (Federale, Prefettura e Gendarmeria) nella provincia. "Non ci sono dati che destano preoccupazione, ma è una situazione che richiede molta attenzione" questa la dichiarazione. Il governo non ha fornito ulteriori dettagli sulle caratteristiche degli operativi, sulla loro durata e estensione territoriale, bensì si è preoccupato di sottolineare l'attenzione che la riunione della Sicurezza aveva rivolto con un'analisi particolare alla situazione di Entre Ríos, a partire dagli altissimi indici di povertà che mostra la provincia e dalla recente crisi politica che ha portato alla rinuncia del vicegovernatore. L'apparizione di Chiche Duhalde nella Rosada e del governatore Felipe Solá nella località bonaerense di Malvinas mostrano l'importanza che il governo assegna alla diffusione del lavoro di assistenza. Un alto funzionario avrebbe ammesso ieri che, a partire dalle ultime immagini di richiesta di alimenti in due supermercati di Avellaneda e La Plata, si era pensato di contattare alcuni canali TV per suggerire un tipo di copertura che evitasse istigazioni al vandalismo. Consultato il segretario di Medios, Carlos Ben, egli smentiva categoricamente il fatto che il governo stesse valutando anche questa possibilità "Non ci passa per la testa. Soprattutto perchè non crediamo che ci saranno episodi di questo tipo" ha detto, alludendo all'ondata di saccheggi dello scorso anno, prima della crisi istituzionale. Il paragone con il clima che aveva circondato la caduta di De la Rúa è molto presente nel Governo. Il risultato vorrebbe essere tranquillizzante, ma non sempre l'effetto è quello. I responsabili della sicurezza cercano di negoziare con i settori più dialoganti tra i piqueteros le condizioni di sicurezza delle manifestazioni. E' un modo di "isolare" -così hanno detto- le frange più dure, che ieri si sono espresse per mezzo di Raúl Castells, con una dichiarazione preoccupante: "Il nostro non è un avvertimento. E' un appello per un altro 20 di dicembre, per porre fine a questi governi e queste politiche" Nel Governo, dove regna l'idea che i propositi tragici mai si annunciano, si confida nel piano di prevenzione, forti della convinzione che le proteste sono oggi molto più organizzate e meno spontanee. Queste sono due differenze sostanziali rispetto a quello che successe con De la Rúa. Ricordano inoltre il peso dei programmi di assistenza che raggiungono più di due milioni di argentini, portando ad esempio i 550 mila ragazzi che si sono iscritti alle mense del conurbano durante l'estate. Sostengono infine che la federale possiede oggi mille equipaggiamenti antisommossa, quando prima non ne teneva neppure uno. E, dicono, c'è un dato non trascurabile da circa un anno: il governo nazionale e quello della provincia di Bs As sono ora in mano ad un medesimo partito. Un ragionamento suggestivo.
http://www.clarin.com/diario/hoy/p-01201.htm
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