Indymedia Italia


Indirizzo mittente:
Indirizzo destinatario:
Oggetto:
Breve commento per introdurre l'articolo nella mail:


http://italy.indymedia.org/news/2003/01/148933.php Invia anche i commenti.

Napoli: aumentano i dubbi sulla veridicità della versione fornita dal poliziotto
by macedonio Wednesday, Jan. 08, 2003 at 11:46 PM mail:

!

Thomas ai giudici che conducono le due inchieste parla, non si avvale della facoltà di non rispondere, parla e racconta la sua versione dei fatti. Due gli interrogatori: ieri al tribunale dei minori di Napoli, per l’inchiesta che lo vede indagato per rapina aggravata; ed oggi davanti al P.M. del tribunale di Napoli che segue l’inchiesta che ha come indagato il poliziotto che ha sparato uccidendo Salvatore e ferendo Thomas. Il ragazzo non cade mai in contraddizione, spedito racconta nei dettagli la sua versione dei fatti. Non ci è dato sapere cosa ha riferito oggi al P.M. che lo ha interrogato, sia perché l’indagine è ancora in atto e poi perché Thomas è un minorenne quindi va tutelato. Incuranti della tutela del minore sono i quotidiani che oggi hanno riportato il nome per intero del ragazzo e la comunità che lo ha in custodia. Sappiamo che l’avvocata di Thomas è convinta del fatto che se le perizie confermassero la versione del suo assistito potrebbe peggiorare la situazione del poliziotto, potrebbe venire formulata l’accusa di omicidio, non varrebbe più l’eccesso di leggittima difesa. Se la versione di Thomas permettesse tale ipotesi a questo punto non veritiera dovrebbe essere la versione fornita nell’immediato dal poliziotto e sbandierate ai quattro venti dall’avvocato che lo assiste.
Viene naturale interrogarsi su quali siano le discordanze tra la versione fornita ieri e oggi dal ragazzo rispetto quella conosciuta dal poliziotto. Thomas avrebbe veramente gridato di sparare? Oppure alla vista dell’arma avrebbe tentato di fuggire per la sua strada ma tale possibilità gli è stata negata dal colpo sparato dal poliziotto? Poi, a quale distanza il poliziotto ha sparato? Tanto più lunga sarebbe la distanza tanto più si tratterebbe di omicidio e non di eccesso di leggittima difesa. Sappiamo dalla stampa che a Thomas il proiettile gli è entrato nel braccio all’altezza del gomito e gli è uscito poco prima del polso; lo stesso proiettile ha lacerato i polmini di Salvatore provocando una emorragia letale. Giocando con le posizioni di due corpi a cavallo di uno scooter verrebbe da interrogarsi su chi sedeva avanti e chi invece era seduto dietro. Anche su questo punto potrebbe essere discordante la versione del poliziotto rispetto quella di Thomas. Poi, come avrebbe fatto il poliziotto a distinguerli se ha dichiarato che erano a volto coperto? Abbandonato lo scooter Salvatore ha avuto il poco tempo di percorre un pezzo di strada a piedi correndo con il suo compagno poco più grande. Per nascondersi? Avevano la paura che il poliziotto non ancora allontanatosi del tutto avrebbe potuto ancora sparare? Per chiedere soccorso? Solo le perizie balistiche potranno chiarire definitivamente questa vicenda piena di interrogativi. resta il fatto che finché non verrà resa nota alla stampa la versione di Thomas noi non possiamo dare per attendibile quella fornita da poliziotto, per il solo motivo che risulta troppo calzante al fine di uno scaggionamento. Risulta troppo facile credere alla buona fede di un poliziotto in difficoltà. Questa a Napoli è un storia accaduta troppe volte per continuare a credere alla buona fede del poliziotto fuori servizio. Perché a sparare e ad uccidere sono sempre agenti fuori servizio, perché un cittadino normale non reagisce ma tenta solo di rendere visibile, di chiedere aiuto e di difendersi diversamente. Non vale l’accostamento che i quotidiani oggi hanno fatto. L’assassinio commesso da un poliziotto non ha nulla a che vedere con la storia di un 77enne rapinato e ridotto in fin di vita. Sarebbe errato fare del populismo e fare di tutta l’erba un fascio. Poi ci sichiede ma nel momento dell’uccisione quante macchine e quanta gente affolava l’asse mediano, c’era la possibilità di allontanarsi da parte del poliziotto o di coinvolgere altra gente per demotavire i ragazzi dalla loro ancora non del tutto accertata intenzione. Attendiamo che venga resa nota la posizione di Thomas, questo per capire una volta in rappresentanza di tutte le volte quali sono le dinamiche e gli atteggiamenti che rendono troppo spesso accadibile questa disgrazia. Speriamo che per una volta si vada fino in fondo, affinché si crei un precedente che permetta la fine di una impunità, affinche nessuono più uccida gratuitamente. Speriamo che si faccia luce per il bene di tutti.

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum

©opyright :: Independent Media Center .
Tutti i materiali presenti sul sito sono distribuiti sotto Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0.
All content is under Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 .
.: Disclaimer :.