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Bolivia: dichiarazione movimento indigeno pachacuti
by caravan 99 Thursday, Feb. 13, 2003 at 1:07 PM mail:

Dichiarazione di Felipe Quispe Huanca, detto il Mallku, parlamentare boliviano e il leader del Movimento Indigeno Pachacuti in Bolivia.





In difesa della vita e della democrazia
di Felipe Quispe Huanca

12 febbraio 2003

Il paese è nuovamente insanguinato.

I cattivi governanti che ieri vendevano la ricchezza collettiva, oggi hanno
rubato i salari dei lavoratori seguendo le raccomandazioni del FMI e
assassinando a sangue freddo quelli che reclamano il diritto al lavoro e
alla dignità.

Il paese nuovamente si divide, tra una maggioranza indigena di lavoratori
che reclamano i propri diritti e una minoranza insensibile e criminale che è
disposta a tutto per conservare i suoi privilegi.

14 morti e 80 feriti si sommano alla lunga catena di assasini negli ultimi
sei mesi da parte del governo di Sánchez de Lozada che pare voler sterminare
tutta la nazione prima di giungere al termine del suo mandato.

Il MNR (Movimiento Nationalista Revolutionario) e il MIR (Movimiento de
Ischierda Revolutionaria) promettono nuove opere pubbliche, ma non dicono
che saranno cimiteri; promettono lavoro, però solo ai propri militanti;
parlano di sanare l¹economia, però fino ad oggi non hanno un piano di
governo coerente, e l¹unico ruolo in cui si distinguono è nello sparare alla
gente innocente.

È chiaro che né gli indigeni, né i contadini, né i lavoratori, né i paesi
confinanti, né i professionisti, né gli studenti, nessuno di noi è disposto
a sopportare tutto ciò.

Gli assedi, gli scioperi, le mobilitazioni, gli incendi delle istituzioni
pubbliche sono un segnale chiaro che non siamo disposti a continuare ad
abbassare la testa.

È per tutti questi motivi e dopo una dettagliata valutazione dell¹incapacità
del governo di ottenere una convivenza pacifica tra i boliviani e una
migliore distribuzione della ricchezza, che la Confederazione Sindacale
Unica dei Lavoratori Campesinos della Bolivia (CSUTCB) ha preso la decisione
che l¹unico modo di difendere la democrazia, i diritti dei nostri
concittadini e i salari dei lavoratori, È ESIGERE L¹IMMEDIATA RINUNCIA del
Presidente Gonzalo Sánchez de Lozada e contemporaneamente chiedere la
CONVOCAZIONE DI UN¹ASSEMBLEA COSTITUENTE, che permetta di costruire un nuovo
patto sociale tra tutti i boliviani, tra gli indigeni e i meticci, tra
campesinos e cittadini, tra tutte le persone degne della Bolivia, che non
sono disposte a continuare ad essere attaccate né a vivere sotto minaccia di
morte.

Per l¹urgenza e per il pericoli che corre la convivenza tra i boliviani
ordiniamo che tutte le Federazioni Dipartimentali e Regionali:

1. Organizzino immediatamente il BLOCCO DELLE STRADE E IL BLOCCO ECONOMICO
GRADUALE A LIVELLO NAZIONALE

2. Rimangano in attesa di qualunque ulteriore comunicazione dal Comitato
Esecutivo della CSUTCB

Da Mérida, México

Felipe Quispe Huanca, Mallku.

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