Ancora truppe in città
Una fortissima esplosione poco lontana dal centro ha alimentato un incendio furioso.
Continua lo strano ma intenso movimento di truppe irachene in città. Mi riferiscono ancora di camion e pulman.
All'hotel "El Khaledj" è arrivato con mezzi propri un free-lance tedesco che riferisce di una periferia rasa al suolo, di nuemrose vittime in alcune case colpite che si trovavano a ridosso di una fabbrica (o magazzino) di peneumatici.
Il collega tedesco riferisce - così mi è stato detto - di aver visto con i suoi occhi numerose vittime (tra 6 e 10) alcune addirittura carbonizzate.
Totale assenza di mezzi di soccorso e di qualsiasi tipo di aiuto alla popolazione. La periferia è totalmente nel buio, senza più una luce, neppure nelle case.
Riferisce di aver camminato per oltre tre ore cercando di evitare il sequestro dei suoi mezzi e considera che il centro di Baghada(pressocchè interamente distrutto) sia in condizioni "migliori" della periferia est dalla quale viene. Parla di tappeti di macerie per chilometri, con centinaia di cittadini in lacrime, disperati, che non sanno codsa fare né dove andare.
La notte è arrivata, e tutti, continuano a riferirmi, sono in angosciosa attesa dei prossimi bombardamenti dei B52 che da quì ad un'ora dovrebbero arrivare sui cieli di Baghadad.
Confermata una rivolta in un carcere, con sparatorie e (forse) un'evasione in gran parte riuscita.
Confermata la presenza (inquietante) di civili armati per le strade. Non rispondono a nessuna domanda e sembrano attendere non si sa cosa. Certamente sono arabi, probabilmente iracheni, e sono dislocati non lontano dagli alberghi ancora aperti. Compreso il "Palestine", dove hanno il loro quartiere generale tutti i giornalisti delle testate più importanti.
Tra le 20.00 e le 21.00 ho un appuntamento telefonico con l'"Andalus" (bombardamenti e linee telefoniche permettendo).
A dopo
Ps.
Grazie a quanti mi hanno scritto sulla mia mail. Al contrario di ieri, trovo molti messaggi interessanti che mi fa piacere leggere e risponedere.
Pertanto ripubblico la mai nella speranza che gli imbecilli che mi hanno riempito ieri di insulti nazisti e razzisti si prendano una pausa di riposo.
r.
