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Mi chiedono di condannare le Br………
by mazzetta Friday, Oct. 31, 2003 at 11:34 AM mail:

mi chiedono di condannare le BR ...

Questa mattina Repubblica chiede conto al Movimento di un presunto collateralismo peloso nei confronti delle Br, accusa che viene rivolta anche a parte della sinistra.
Sulle stesse pagine Luca Casarini manda elegantemente a spendere Sergio Segio e coloro i quali si sono apoggiati alla sua intervista per attaccare il Movimento, nel fare questo Luca evita accuratamente, in virtù di un ragionamento lineare, di condannare “la violenza” come metodo politico.
Dico subito che Casarini, secondo me, non commette nessun errore, Luca ha diritto di rivendicare il proprio percorso politico, avendone sempre assunto le responsabilità, senza per questo poter essere accusato di vicinanza con qualsiasi organizzazione armata.
Ho la stessa età di Luca, capisco a quale realtà si riferisca, conosco la storia di Luca e lo riterrei ipocrita se lo sentissi condannare genericamente “la violenza”, dopo averlo visto coinvolto in risse epiche e ben sapendolo incline alla tipica rissosità “veneziana” (si, esiste una cosa del genere, il confronto fisico accettato comunemente come maniera di espressione, un dato antropologico locale, prima che politico, nella zona di Luca si passa alle mani con facilità, non è questione di destra o di sinistra, la mini-violenza in questo caso è catarsi del conflitto, due schiaffi e le cose si risolvono secondo codici, evidentemente, condivisi).
Certamente, e non ho motivo di dubitarne, Luca condanna l’omicidio politico, ma l’intervistatore non glielo ha chiesto, e a lui è parso evidentemente tanto scontato da non accennarlo nemmeno.
Qualcuno sicuramente lo rimprovererà per questo, ma, mi ripeto, non riesco a fargliene una colpa. E’ allo stesso modo scontato, e non da oggi, come le politche dei Disobbedienti non siano sovrapponibili completamente a quelle del Movimento.

Non mi pare il caso, come non mi sembrato nei giorni scorsi, di rispondere a macchiette autosputtananti come Bondi o Brunetta; rispondo invece volentieri, e abbastanza arrabbiato all’articolo di D’Avanzo su Repubblica.

Vorrei prima di tutto far notare come la questione sia malposta.
Si dice: “il Movimento non ha condannato chiaramente l’operato delle Br”.

Premessa di metodo, il Movimento non ha un ufficio politico, non è una realtà strutturata in senso classico, non ha segretari o capi, ma alcuni portavoce indicati, e non eletti, in occasioni specifiche.
Già questa mancanza di soggetto basterebbe per invalidare tutti gli arzigogoli con i quali lo si vuole tirare in ballo, il Movimento non agisce politicamente negli spazi classici della politica italiana e mondiale, allo stesso modo potrebbe essere imputata al Movimento una mancata presa di posizione sul tema delle pensioni, sulla fecondazione assistita e su centinaia di altri temi; tanti che fanno capo al Movimento si occupano di questi temi, il Movimento, in quanto pura aggregazione ideale, non assume posizioni unitarie o ufficiali su questi problemi:
In pratica non si può pensare ad una struttura organicistica dotata di una “testa” in grado di rappresentare istanze diverse da quelle che vengono determinate collettivamente durante gli incontri internazionali, il movimento in Italia e nel mondo non possiede una struttura, ma solo una spinta comune verso obbiettivi determinati di volta in volta su temi specifici.

Molte organizzazioni, di natura diversissima vi aderiscono, ciascuna con le proprie specificità, molti singoli vi aderiscono, ciascuno con la propria soggettività.

Paradossalmente per sostenere con un senso le sue affermazioni, il buon D’Avanzo dovrebbe “fare il giro” di tutte queste realtà ed interrogarle singolarmente per fondare correttamente le proprie affermazioni.
Non mi voglio però nascondere dietro ad un dito, anche perché proprio non ce n’è motivo.
Lo sbaglio più evidente di una tesi del genere è nell’assurdità stessa delle pretese di D’Avanzo.
Viene da porsi la famosa domanda:” ma ci è, o ci fa?”
L’idea stessa di un Movimento che si dichiara pacifista e nonviolento, e allo stesso tempo legittima l’omicidio come mezzo di lotta politica è farneticante; accostare un tale fenomeno alla delirante cinquantina di Br italiane residue è davvero strumentale, nonché illogico.
Solo l’ignoranza, o la malafede, possono far accostare un partito armato come le Br, che combattono per la presa del potere, con un fenomeno sociale che combatte per i diritti degli esseri umani come il Movimento; tanto lontano da queste logiche da rifiutare addirittura di darsi una organizzazione gerarchica, figuriamoci poi aspirare alla “presa del potere” statale.
Le Br sono un residuo fossile, quanto pericoloso, di un’epoca buia, le Br sono allo stesso tempo vittime e carnefici di un sistema al quale il Movimento si fa punto d’onore di sottrarsi.
Da un certo punto di vista le Br sono funzionali al sistema stesso, ne accettano le logiche e si muovono all’interno di esse, uccidono “pedine” di un sistema che per il Movimento sono insignificanti, la loro analisi è funzionale alla loro propria logica di potere, l’azione politica del Movimento è funzionale al miglioramento immediato delle condizioni di vita generali dell’umanità, nessuno all’interno del Movimento ha mai teorizzato di rimuovere fisicamente chi ostacola le nostre istanze, nessuno ha teorizzato mai, ad esempio, l’omicidio di Mr. Bush, o lo sterminio del consiglio di amministrazione della De Beers.
Nella storia d’Italia realtà come il Movimento, e ancora prima i sindacati, sono obbiettivi e vittime delle Br, non certo compagni di strada.
Il fatto che le Br cerchino adesioni tra le persone vicine al Movimento, o ai sindacati è semplicemente fisiologico alla natura delle cose, stupirebbe se cercassero di far proseliti all’interno della Lega o di una caserma dei carabinieri, cercano semplicemente di avvicinare persone insoddisfatte del sistema, già abituate, almeno, a considerare marcio il nostro sistema politico.


Le Br non sono “compagni che sbagliano”, sono “tizi persi nel loro viaggio”;

Con questi è bene non avere nulla a che spartire, il fatto che combattano certi poteri non significa nulla per chi vive, politicamente, il Movimento.
Nei loro confronti, come verso altre realtà, magari di destra, con le quali il Movimento si trova a condividere alcune critiche alle evidenti storture della nostra balorda società, non si può porre un problema di collateralismo o chiedere abiure, non significa, questa minima comunanza, esser disposti a legittimare esecuzioni, rapine o adunate apologetiche del fascismo.

Pare logico ed evidente, stupisce di più doversi trovare a ribadire tali ovvietà, chiamati in causa ora di Pinco, poi da Pallino.

Per evidenziare tale incongruenza farei notare che nessuno ha chiesto equivalenti abiure ad altri soggetti, dandole giustamente per scontate, ma solo i sindacati ed il Movimento sono stati attaccati con questo pretestuoso argomento.
Altro aspetto logico ed evidente, si attaccano le uniche realtà che si oppongono alla deriva e all’impazzimento della politica italiana.
In questo momento nel nostro paese l’unica realtà eversiva rimasta in scena, dopo lo smantellamento del gruppetto Br, è l’accoppiata Forza Italia-Lega, ed ha una valenza eversiva infinatamente più grande degli allucinati Br catturati.
Contro costoro andrebbero rivolte certe attenzioni.
Perchè nessuno chiede a Berlusconi di condannare duramente, ad esempio, la Mafia, la P2 o il fascismo?
Perché questo eversore non lo fa?
Perché si permette alla parte chiaramente più folle della politica italiana di smantellare le istituzioni e di mettere a sacco i beni della Repubblica Italiana, i diritti dei suoi cittadini e di distruggere il sistema formativo, quello informativo quello legislativo e quello giudiziario?
Perché i partiti estranei a questa diarchia non si coalizzano, in una democratica conventio ad escludendum e non eliminano questa anomalia con due semplici
e democratiche leggi sul famoso conflitto d’interessi e sull’antitrust nei settori dei media?
Perché non soffocano nella culla una Finanziaria assassina e non traghettano il paese verso nuove elezioni, con regole diverse che escludano questi avventurismi ignoranti e mascalzoni?
I veri destinatari italiani delle accuse di eversione non possono che essere Lega, Forza Italia, le Br e , in una certa misura, gli amichetti forzanovisti.
I veri destinatari delle accuse di collateralismo con l’eversione non possono essere che i parlamentari che consentono, e hanno consentito l’illegittima presa del potere da parte di Berlusconi.
Questi soggetti dovranno rendere conto alla storia, ha fatto molto più danni il collateralismo dalemiano nei confronti di Berlusconi, di qualsiasi mancata condanna bertinottiana verso le Br, è un dato di fatto incontestabile, ma viviamo in una paese nel quale la verità non frequenta le pagine dei giornali, tantomeno gli schermi televisivi, offuscata da un totalirismo mediatico pauroso, questo si illegittimo ed eversivo, questo si nemico della democrazia più delle stesse Br, anche qualora fossero 100 volte più numerose.

Io mi sento parte del movimento e condanno duramente la scelta politica delle Br, per quel che può servire e sulla base della mia individualità sovrana, come essere umano e come soggetto politico.
Non accetto la lotta armata come mezzo di espressione politica, non sono interessato ad alcuna “presa del potere”.

Ora comincio io il mio personale appello:
Chi condanna la cricca criminale che ha preso il controllo del paese?
Lascio a Giuseppe D’Avanzo e a Repubblica, l’onere di tenere il conto di quanti risponderanno e, ovviamente, di rampognare quanti si asterranno.
Peace & love


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