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Casarini:"Truccano le carte e la protesta diventa violenza"
by da repubblica Tuesday, Nov. 04, 2003 at 4:36 PM mail:

Il leader dei Disobbedienti risponde al ministro Pisanu. "Destra e sinistra invece di risponderci ci vogliono far tacere".

ROMA - "Pisanu? La sua uscita generica fa parte di un tentativo strutturato di far diventare nell'accezione comune le forme di resistenza sociale in una violenza politica". Luca Casarini non si stupisce di quanto detto dal ministro dell'Interno Pisanu, "devo dire che me l'aspettavo", dice.

Casarini, Pisanu dichiara che c'è una coincidenza di obiettivi fra voi e le Br...
"Una valutazione generica con cui tenta di dare colpi ai movimenti sociali. D'altra parte è di oggi la correzione di Maurizio Sacconi al magistrato di Firenze che diceva 'le Br non c'entrano con i movimenti'. Un sottosegretario che corregge il magistrato che ha in mano l'inchiesta, a questo siamo. E Pisanu utilizza tutto ciò che avviene per criminalizzare, per reprimere i movimenti sociali che pongono problemi relativi alle nuove condizioni di lavoro. Lo hanno fatto con la Cgil, figurarsi se non lo fanno con noi. No, devo dire, non mi aspettavo nulla di diverso".

Però il ministro parla di una diffusione della violenza politica che vi deve riguardare.
"Siamo in presenza di un tentativo strutturato di trasformare forme di conflitto sociale, di resistenza, di sperimentazione di nuovi modi di protestare in violenza politica".

E chi c'è dietro a questo tentativo strutturato?
"Questo modo di fare fa parte del vero obiettivo che hanno personaggi e forze politiche trasversali che compongono il panorama istituzionale di questo Paese".

E quali sono queste forze?
"La sinistra storica e la destra al governo. Il loro obiettivo è non dare conto delle questioni che i movimenti pongono ma tentare di cancellare i movimenti e lo fanno sapendo di giocare con le carte truccate".

Ovvero?
"Quando a fare violenza sono parlamentari o membri del governo che decidono lucidamente di appoggiare guerre che produrranno migliaia di morti, quello si chiama uso legittimo della forza. Quando invece migliaia di persone protestano anche duramente perché i diritti sanciti dalla carta dell'Onu e dalle Costituzioni vengono calpestati e rinnegati allora quella è violenza politica. In sostanza per forza, o per calcolo, bisogna essere loro sudditi, anche culturalmente e bisogna continuare a vedere il mondo con gli occhi ipocriti di coloro che fanno finta di non essere mai responsabili dei crimini orrrendi, delle ingiustizie, delle aberrazioni che ci circondano ma si presentano sempre come grandi campioni di democrazia virtuale. Peccato per loro che qualcuno non ci sta, anzi più di qualcuno che, se le carte sono truccate, rifiuta il gioco".

Ma intanto nel frattempo continuano ad esplodere i pacchi bomba, la vostra analisi ne deve tenere conto.
"Quando il dibattito politico si accende arrivano i pacchi bomba. Io su questo non dico niente, mi chiedo solo a chi giovano".

In che senso?
"Siamo dentro dimensioni diverse da quelle normali. Io abito in una città in cui gli Nta rivendicano una bomba al tribunale e vengono arrestati dei fascisti, siamo in un Paese in cui quelli di Iniziativa comunista si fanno difendere da Taormina, in cui i vertici dei carabinieri sono indagati per la questione dei Ros, quelli della Ps per Genova, poi Telekom Serbia, Gelli che dice 'finalmente siamo al governo'. Non è una dimensione normale questo è il Paese più occulto che conosciamo e allora l'unica cosa che dico è che non c'è nessuna forma di propaganda armata come storicamente e politicamente la conosciamo e mi chiedo a chi servono i pacchi bomba: terrorizzano lo Stato o limitano i movimenti?".


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