pestaggi cariche e arresti a parma

La situazione di ieri 12 dicembre è stata ed è ancora oggi abbastanza seria. Gli sbirri hanno lucidamente e premeditatamente condotto i pestaggi alla contromanifestazione che era stata organizzata contro la Lega Nord, organizzazione neofascista parte integrante della banda Berlusconi. Sono avvenuti pestaggi stile G8 di Genova con accanimenti su persone accasciate a terra (abbiamo visto più volte colpire senza remore e con cattiveria ragazzi di 15/16 anni, lo stesso compagno trattenuto in questura fino alle 2.00 di questa mattina ha solamente 17 anni ed ha la sola colpa di non essere scappato abbastanza velocemente dalla presa di questi aguzzini), inseguimenti per mezza Parma da parte degli sbirri che cercavano di pestare i compagni ed un opera sistematica della DIGOS degna erede dell'OVRA - polizia politica del ventennio - che ha rastrellato la città in una vera e propria caccia all'uomo fino a tarda notte per individuare e fermare i manifestanti.
Inoltre un compagno risulta tuttora piantonato all'ospedale e un altro già recluso nel carcere di via Burla.
Occorre muoversi sia attraverso un lavoro di denuncia dell'accaduto sia attraverso una forte mobilitazione in solidaritetà con i compagni arrestati.

Fate girare se potete.


Le prime notizie su cio ciò che è accaduto a Parma venerdi 12 dicembre di cui anche i CARC possono portare una testimonianza diretta.
Ancora una volta la repressione della sbirraglia della banda di fascisti, razzisti, mafiosi del governo Berlusconi ha cercato di intimidire le compagne e i compagni che per circa 3 ore hanno manifestato contro la presenza del corteo della Lega Nord la quale centrava il proprio intervento contro i proletari stranieri. I punti del volantino di questa organizzazione fascista erano: No il voto agli immigrati; applicazione rigida della lege Bossi-Fini; Devolution; Riforme Costituzionali.Da notare che in almeno un occasione ai margini della fiaccolata intollerante della Lega sono spuntate celtiche e bandiere di Forza Nuova.
Più volte le forze della repressione hanno caricato il presidio provocando feriti tra i compagni, ma nonostante ciò ancora una volta la Parma antifascista ha saputo resistere alle provocazioni e ai pestagi, ha mantenuto alta la bandiera dell'antifascismo.
Il presidio nonostante le ripetute cariche si è sempre ricompattato.

Contro la repressione della borghesia!
Solidarietà ai compagni colpiti!
Contro il facismo vecchio e nuovo, ora e sempre resistenza!