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http://italy.indymedia.org/news/2004/06/572713.php Invia anche i commenti.

[genova g8] Diaz: raccolta ansa da febbraio al 17 giugno
by mj Friday, Jun. 18, 2004 at 9:22 AM mail:

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+++ CASSAZIONE: G8; RIMANE A GENOVA INCHIESTA SU POLIZIOTTI +++
(ANSA) - ROMA, 5 FEB - Rimane a Genova il procedimento ai
poliziotti indagati per abuso di'ufficio, lesioni aggravate,
calunnia e falsita' ideologica nell'ambito delle indagini per i
cosidetti fatti del G8 di Genova avvenuti il 21 e 22 luglio
2001. Lo ha deciso la procura generale della corte di
cassazione, respingendo la richiesta di alcuni poliziotti sotto
inchiesta che volevano trasferire il procedimento a
Torino.(ANSA).

CASSAZIONE: G8; RIMANE A GENOVA INCHIESTA SU POLIZIOTTI (2)
(ANSA) - ROMA, 5 FEB - L' istanza era stata fatta dagli
indagati Francesco Gratteri, Giovanni Luperi, Gilberto
Caldarozzi, Filippo Ferri, Daniele Di Novi e Renzo Cerchi. Ad
avviso degli indagati l'inchiesta doveva essere trasferita da
Genova a Torino perche' - secondo i legali di difesa - erano
emersi ''indizi di reita' '' a carico del dottor Francesco
Pinto, magistrato della procura di Genova, e procuratore di
turno proprio nei giorni del G8. Ma il palazzaccio ha escluso la
sussistenza di tali indizi. (ANSA).


CASSAZIONE: G8; RIMANE A GENOVA INCHIESTA SU POLIZIOTTI (3)
(ANSA) - ROMA, 5 FEB - Per la Cassazione tutte le
''circostanze'' addotte dai poliziotti indagati per chiedere il
trasferimento dell' inchiesta a Torino ''non consentono di
enucleare ulteriori comportamenti e concrete attivita'
meritevoli di valutazione ai fini penali e di individuare,
cosi', a carico del dott.Francesco Pinto elementi indizianti di
oggettivo rilievo di un suo coinvolgimento nella formazione
degli atti di investigazione e, dunque, di un suo concorso nelle
ipotesi accusatorie gia' contestate ai funzionari di polizia''.
Per chiedere il trasferimento i sei poliziotti che si sono
rivolti alla Procura di piazza Cavour, avevano fatto leva sulle
dichiarazioni rese nell' interrogatorio del 23 luglio 2002 da
Spartaco Mortola, dirigente della Digos di Genova. Mortola, nel
descrivere le modalita' della perquisizione della scuola
''Diaz-Pertini'', con riferimento alla collocazione e al
rinvenimento di due bottiglie incendiarie, disse che ''siccome
non si sapeva esattamente dove erano state trovate queste
bottiglie... da come mi ha detto il dott.Ferri, parlandone con
il dott.Pinto, che era il magistrato di turno, si e' detto
mettiamole... praticamente vicino all' atrio di ingresso perche'
era nella disponibilita' di tutti''. In seguito, alla richiesta
di ulteriori chiarimenti avanzati dal pm sulla ''indicazione e
sui suggerimenti eventualmente forniti dal dott.Pinto al Ferri
sul luogo dove avevano trovato le molotov'', il dott.Mortola
''allegando uno stato emotivo, di agitazione, ha immediatamente
e formalmente rettificato e ritrattato le precedenti
affermazioni'', dicendo che ''non corrispondono al vero'',
essendo frutto di uno ''sbaglio''. Inoltre la Procura del
Palazzaccio rileva che ''peraltro, proprio il dott.Ferri,
dirigente della squadra mobile di La Spezia, nel suo
interrogatorio del 22 settembre 2002 ha decisamente escluso la
circostanza contestata, sostenendo di non conoscere nemmeno il
dott.Francesco Pinto e di non aver mai avuto 'contatti' quella
notte con il medesimo''. Alla luce di tutte queste circostanze -
tra le quali la Cassazione annovera ''il riferimento confuso a
presunti contatti telefonici tra il dott.Pinto e il
dott.Ferri'', appresi, ''peraltro de relato'', ''l' immediata
rettifica'' delle sue affermazioni da parte di Mortola, le
''categoriche smentite'' del dott.Ferri riguardo ''colloqui e
iniziative concordate con il magistrato di turno durante lo
svolgimento delle operazioni'' alla Diaz - hanno portato la
Procura della Suprema Corte alla determinazione per cui ''deve
procedere il pm presso il tribunale di Genova'' nelle indagini a
carico dei poliziotti accusati di aver compiuto abusi e lesioni
gravi nei confronti dei manifestanti ospitati nella scuola
''Diaz''. Il provvedimento emesso dalla Procura della Suprema
Corte e' composto di quattro pagine e porta la firma del
sostituto procuratore generale Antonio Abate, che ha anche
disposto la restituzione degli atti al pm di Genova ''per il
corso ulteriore'' dell' inchiesta. (ANSA).


G8: RESTA A GENOVA INCHIESTA SU POLIZIOTTI / ANSA
PROCURA GENERALE CASSAZIONE DICE NO A TRASFERIMENTO A TORINO
(ANSA) - ROMA, 5 FEB - Resta a Genova l'inchiesta sui
poliziotti indagati per abuso d' ufficio, lesioni aggravate,
calunnia e falsita' ideologica in relazione ai fatti del G8,
avvenuti il 21 e 22 luglio del 2001. Non sussistono, infatti,
quegli ''indizi di reita''' a carico del sostituto procuratore
Francesco Pinto, pm della procura di Genova di turno nei giorni
del G8, che alcuni funzionari e agenti coinvolti avevano
indicato per chiedere il trasferimento dell'inchiesta alla
procura di Torino (competente, appunto, per i procedimenti che
coinvolgono magistrati in servizio nel capoluogo ligure). La
richiesta era stata avanzata da Francesco Gratteri, capo dello
Sco nei giorni del G8 e attuale numero due dell' antiterrorismo,
Giovanni Luperi, Gilberto Caldarozzi, Filippo Ferri, Daniele Di
Novi e Renzo Cerchi.
Il provvedimento emesso dalla Procura generale della Corte di
Cassazione, porta la firma del sostituto procuratore generale
Antonio Abbate. Nelle quattro pagine scarse con cui motiva la
decisione, il sostituto procuratore generale della Suprema Corte
scrive che tutte le ''circostanze'' addotte dai poliziotti ''non
consentono di enucleare ulteriori comportamenti e concrete
attivita' meritevoli di valutazione ai fini penali e di
individuare, cosi', a carico del dottor Pinto elementi
indizianti di oggettivo rilievo di un suo coinvolgimento nella
formazione degli atti di investigazione e, dunque, di un suo
concorso nelle ipotesi accusatorie gia' contestate ai funzionari
di polizia''.
Nel provvedimento il Pg Abbate fa anche un invito a ''lasciare
da parte toni polemici e posizioni poco significative, come
traspaiono dai documenti all' esame di questo Ufficio, che non
giovano certo alla ricerca della verita' e ad un confronto
proficuo tra i soggetti del processo''.
Invito che secondo l'avvocato di Gratteri, Luigi Ligotti,
punta ad una ''maggiore serenita' nel confronto tra le parti''.
Quanto al provvedimento, secondo Ligotti, ''tecnicamente afferma
un principio: e cioe' che il pm non e' un mero recettore di
notizie, ma deve procedere ad una delibazione preliminare''.
Cosi', prosegue l'avvocato, ''si lascia la situazione aperta ed
il richiamo ad una decisione allo stato e' come un invito ad un
approfondimento. Noi ritenevamo che gli approfondimenti
potessero esser fatti dal giudice competente, mentre questa
pronuncia dice che gli approfondimenti spettano anche all'
inquirente che per primo riceve la notizia del crimine''. ''E'
un riferimento normativo apprezzabile - conclude - ma noi non lo
condividiamo totalmente''.
La richiesta di trasferimento dell'inchiesta si basava sulle
dichiarazioni fatte dal dirigente della Digos di Genova Spartaco
Mortola in relazione alle perquisizioni alla scuola Diaz e alla
collocazione delle due bottiglie incendiarie. Davanti ai
magistrati Mortola disse che ''siccome non si sapeva esattamente
dove erano state trovate queste bottiglie... da come mi ha detto
il dott.Ferri (dirigente della squadra mobile di La Spezia,
ndr), parlandone con il dott.Pinto... si e' detto mettiamole...
praticamente vicino all' atrio di ingresso perche' era nella
disponibilita' di tutti''. Ai pm che gli chiedevano ulteriori
chiarimenti, pero', Mortola ''allegando uno stato emotivo, di
agitazione, ha immediatamente e formalmente rettificato e
ritrattato le precedenti affermazioni'', dicendo che ''non
corrispondono al vero'', essendo frutto di uno ''sbaglio''. Il
Palazzaccio rileva inoltre che lo stesso Ferri nel corso dell'
interrogatorio ''ha decisamente escluso la circostanza
contestata, sostenendo di non conoscere nemmeno Pinto e di non
aver mai avuto 'contatti' quella notte'' con lui. Tali elementi
- tra i quali ''il riferimento confuso a presunti contatti
telefonici tra Pinto e Ferri'' appresi ''peraltro de relato'';
''l'immediata rettifica'' di Mortola delle sue affermazioni, le
''categoriche smentite'' di Ferri - hanno portato la Procura
generale della Suprema Corte a stabilire che sia il ''pm presso
il tribunale di Genova a proseguire'' nelle indagini.
La decisione della Cassazione e' stata accolta dalla procura
di Genova, come una ''conferma della linea dell'ufficio''.
''Avevamo agito secondo le regole - ha detto il procuratore capo
Francesco Lalla - e questo provvedimento ne e' la riprova''. Un
provvedimento che ha raccolto il plauso anche del comitato
'Verita' e Giustizia per Genova'. ''La decisione - afferma -
mantiene l'inchiesta sui giusti binari. Il ricorso era
palesemente finalizzato a perdere tempo e ad intorbidare le
acque, nella speranza di far rinviare il piu' possibile il
processo''. (ANSA).


G8: DIAZ; I DUE ANNI DELL' INCHIESTA SULL'IRRUZIONE
(V. 'G8: DIAZ; PRONTA RICHIESTA GIUDIZIO PER...' DELLE 19.13)
(ANSA) - GENOVA, 26 FEB - Le richieste di rinvio a giudizio
nei confronti dei poliziotti per l' irruzione nella scuola Diaz
che stanno per essere depositate in cancelleria giungono a
distanza di due anni e mezzo dal G8 e pochi giorni prima che
inizi il processo (il 2 marzo) per i 26 no-global accusati delle
violenze di piazza.
Sono stati necessari oltre due anni di indagini condotte a
pieno ritmo dai magistrati per ''raccontare'' quella notte del
21 luglio 2001 quando 200 operatori, tutti appartenenti a vari
reparti e uffici della polizia di Stato, parteciparono all'
irruzione nella scuola Diaz-Pertini, operazione che si concluse
con l' arresto delle persone trovate all' interno dell'
edificio. Furono 93 i no global arrestati per i quali e' stata
poi decisa l' archiviazione.
Per le violenze consumate all' interno dell' istituto
scolastico furono indagati funzionari e dirigenti di polizia.
Non furono, invece, identificati gli agenti che usarono il
manganello con troppa disinvoltura. I pm indagarono anche su due
episodi riferiti a quella notte: le molotov presumibilmente
usate come false prove dalla polizia per giustificare l' arresto
dei 93 manifestanti ed il presunto falso accoltellamento di un
agente romano.
Dopo l' invio degli avvisi di conclusione indagini per i
fatti della scuola Diaz, il 12 settembre scorso, alcuni dei
poliziotti indagati chiesero, alla Procura, tramite i loro
legali, il trasferimento dell' inchiesta a Torino perche'
sarebbero esistiti ''indizi di reita''' a carico di un
magistrato genovese, il sostituto procuratore Francesco Pinto,
di turno la notte della polizia alla Diaz. Il riferimento e' la
vicenda delle false molotov ritrovate dalla polizia nella
scuola.
La Procura di Genova respinse la richiesta di trasferimento
ed i legali dei poliziotti si rivolsero alla Procura Generale
della Cassazione che il 5 febbraio ha detto definitivamente no
al trasferimento a Torino. (ANSA).


G8: DIAZ; PRONTA RICHIESTA GIUDIZIO PER TRENTINA POLIZIOTTI
OLTRE VENTI I CAPI DI IMPUTAZIONE
(ANSA) - GENOVA, 26 FEB - E' stata predisposta la richiesta
di rinvio a giudizio per una trentina di poliziotti a
conclusione dell' inchiesta sull' irruzione della Polizia nella
scuola Diaz che, durante il G8, nel luglio 2001, ospitava i
no-global.
Il fascicolo, di 36 pagine, e' ora all' esame del procuratore
capo Francesco Lalla e dei procuratori aggiunti Giancarlo
Pellegrino e Mario Morisani che devono firmarlo prima di
depositarlo in cancelleria.
La richiesta di rinvio a giudizio e' stata preparata dai pm
Enrico Zucca, Francesco Albini Cardona, Vittorio Ranieri Miniati
e Patrizia Petruzziello.
Secondo quanto si e' appreso, sono oltre venti i capi di
imputazione, a vario titolo. (ANSA).


G8: DIAZ; RICHIESTA GIUDIZIO PER POLIZIOTTI AD ESAME PROCURA
GLI ATTI, CON OLTRE 20 CAPI D'IMPUTAZIONE, NON ANCORA DEPOSITATI
(ANSA) - GENOVA, 27 FEB - Non e' stata ancora depositata la
richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di 29 poliziotti,
sui 30 indagati per l'irruzione nella scuola Diaz compiuta il 21
luglio 2001 nell'ambito del G8.
Il fascicolo si trova ancora all'esame dei procuratori che
devono firmarlo. Secondo quanto si e' appreso sono oltre venti i
capi di imputazione, e le ipotesi di reato, a vario titolo,
vanno dal falso alla calunnia, all'abuso di atti d'ufficio e, in
certi casi, alle lesioni.
Il procuratore aggiunto Giancarlo Pellegrino che, insieme al
procuratore capo Francesco Lalla e al procuratore aggiunto Mario
Morisani deve firmare la richiesta di rinvio a giudizio, ha
affermato: ''Non sappiamo quando depositeremo gli atti. Sono
all'esame della procura ma anche quando lo faremo non diremo
nulla''. ''Un cittadino - ha aggiunto - ha il diritto di sapere
di essere imputato quando riceve la notifica e non dai
giornali''.
La richiesta di rinvio a giudizio e' stata predisposta dai pm
Enrico Zucca, Francesco Albini Cardona, Vittorio Ranieri Miniati
e Patrizia Petruzziello.(ANSA).


G8: DIAZ, SLITTANO A LUNEDI' RICHIESTE GIUDIZIO POLIZIOTTI
DIFENSORI CHIEDONO CHIARIMENTI PRESUNTE IRREGOLARITA' INDAGINI
(ANSA) - GENOVA, 28 FEB - Sara' presentata lunedi', salvo
aggiustamenti o ripensamenti dell' ultima ora, la richiesta di
rinvio a giudizio da parte della Procura per una trentina di
poliziotti, gia' raggiunti dall' avviso di conclusione delle
indagini preliminari (Acip) per l' irruzione nella scuola Diaz,
durante il G8.
Intanto alcuni difensori dei poliziotti avrebbero avanzato
alla procura una richiesta di chiarimenti, per ora non
ufficiale, su presunte irregolarita' nelle indagini. Si tratta
della vicenda dell' altrettanto presunto ''giallo informatico'',
emersa nel novembre scorso, in merito ad alcuni file dell'
inchiesta intestati ad un avvocato genovese, difensore dei
manifestanti.
La novita' invece, scaturita in questi giorni, riguarda la
trascrizione di alcuni interrogatori secretati, trasmessi agli
atti prima dell' effettivo conferimento di incarico alla
segretaria che aveva il compito di ''sbobinare''.
Uno degli atti contestati dai difensori alla procura, secondo
indiscrezioni, sarebbe l' interrogatorio di Gilberto Caldarozzi,
all' epoca vice direttore dello Sco, che percio', a fini
processuali, potrebbe venire dichiarato nullo.
''C' e' qualcosa che non quadra riguardo il modo di operare
di alcuni pm del pool G8'' - commentano i difensori che per ora
preferiscono l' anonimato. ''Comunque - aggiungono - ci siamo
meravigliati che il nostro colloquio informale con uno dei
procuratori, sia finito sulle pagine di un quotidiano
nazionale''. I legali concludono che ''non era nostro interesse
far trapelare fatti e circostanze su cui non abbiamo ancora
preso una decisione''.
Sul presunto ''giallo informatico'', il procuratore capo
Francesco Lalla aveva dichiarato che ''il motivo per cui alcuni
documenti parrebbero provenienti da quel legale e' puramente
tecnico''. Lo stesso legale, Riccardo Passeggi, aveva spiegato
di aver venduto un suo pc usato alla segretaria di un pubblico
ministero incaricata della trascrizione dei verbali. E, per un
errore, il suo nome era rimasto inserito nei documenti.
(ANSA).


G8: DIAZ; CENTO (VERDI), MINISTRO SOSPENDA I 29 INDAGATI
(ANSA) - GENOVA, 3 MAR - Il vicepresidente della Commissione
Giustizia della Camera, il verde Paolo Cento, ha chiesto che,
dopo la richiesta di rinvio a giudizio per i fatti della Diaz,
il ministro degli Interni sospenda in via cautelare i 29
poliziotti indagati.
Secondo Cento, ''in attesa di una decisione della
magistratura, e' indispensabile rimuovere da ogni
responsabilita' attinente alla gestione diretta o indiretta
dell' ordine pubblico gli agenti e i funzionari coinvolti nel
blitz alla scuola Diaz''.
''Nella richiesta di rinvio a giudizio non vi e' alcun
riferimento alla individuazione delle responsabilita' politiche
su quanto accadde in quei giorni: per questo ž conclude il
parlamentare dei Verdi - e' sempre piu' urgente l' istituzione
di una commissione parlamentare džinchiesta dove chiamare a
deporre l' ex ministro degli Interni e gli altri esponenti del
governo coinvolti della gestione di quelle giornate''. (ANSA).


+++G8: DIAZ; CHIESTO GIUDIZIO PER 29 POLIZIOTTI+++
(ANSA) - GENOVA, 3 MAR - E' stata depositata questa mattina
la richiesta di rinvio a giudizio per 29 poliziotti, tra
dirigenti e funzionari, a conclusione dell' inchiesta sull'
irruzione della polizia nella scuola Diaz durante il G8 in cui
vennero arrestati 93 manifestanti poi prosciolti. La richiesta,
di 36 pagine e' stata firmata dai procuratori aggiunti Giancarlo
Pellegrino e Mario Morisani e dai pubblici ministeri del pool
G8. (segue).
G8: DIAZ; CHIESTO GIUDIZIO PER 29 POLIZIOTTI (2)
(ANSA) - GENOVA, 3 MAR - Secondo quanto si e' appreso, sono
oltre 20 i capi di imputazione, tra cui, a vario titolo, falso,
calunnia, abuso d'ufficio e lesioni gravi.
E' stato invece stralciata la posizione di Lorenzo Murgolo,
allora vice questore di Bologna, perche' non inserito in alcuna
delle due strutture operative di comando, SCO e Ucigos. Secondo
quanto si e' appreso, la procura ne chiederebbe prossimamente l'
archiviazione.(ANSA).


G8: DIAZ E BOLZANETO; ARRIVA IL CONTO DELLA PROCURA / ANSA
29 RICHIESTE GIUDIZIO PER DIAZ; 39 FINE INDAGINI PER BOLZANETO
(ANSA) - GENOVA, 3 MAR - Giungono in una fase cruciale due
delle piu' delicate inchieste sui fatti del G8 di Genova, quelle
riguardanti la sanguinosa irruzione della polizia nella scuola
Diaz e il duro trattamento subito dagli arrestati nella caserma
di Bolzaneto. La Procura della Repubblica ha depositato oggi le
richieste di rinvio a giudizio per 29 dirigenti, funzionari e
capisquadra di polizia, accusati a vario titolo di falso,
calunnia, lesioni gravi ed abuso d'ufficio per la vicenda della
scuola. Ha inoltre inviato 39 avvisi di fine indagini, per le
violenze a Bolzaneto.
Dalle due inchieste sono state stralciate la posizione di
Lorenzo Murgolo, allora vice questore di Bologna, coinvolto
nella Diaz, perche' non inserito in alcuna delle due strutture
operative di comando, SCO e Ucigos, e del pm Alfonso Sabella,
all' epoca responsabile ispettivo del Dap, oggi magistrato a
Firenze, indagato per i fatti di Bolzaneto. Secondo quanto si e'
appreso, lo stralcio di entrambi prelude ad una archiviazione.
Si concludono cosi', nell' arco di 24 ore, le tappe
giudiziarie piu' delicate sulle tre giornate del luglio 2001,
che hanno richiesto un grande impegno per il carico di lavoro a
tutti i pm del pool G8 e provocato, ad ogni novita' delle
indagini, accese polemiche da parte di partiti, movimenti no
global ed esponenti politici.
La giornata di oggi e' iniziata con il deposito della
richiesta di rinvio a giudizio per 29 poliziotti, tra dirigenti
e funzionari, indagati per la sanguinosa irruzione nella scuola
Diaz, in cui vennero arrestati 93 manifestanti, poi tutti
prosciolti da ogni accusa.
Le ipotesi di accusa a carico dei poliziotti sono, a vario
titolo, falso, calunnia, abuso d'ufficio e lesioni gravi in
concorso. La richiesta, di 36 pagine, e' firmata dai procuratori
aggiunti Giancarlo Pellegrino e Mario Morisani e dai pubblici
ministeri del pool G8, con l' avallo del procuratore capo
Francesco Lalla.
Tra i 29 poliziotti, per i quali e' stato chiesto il
processo, figurano Francesco Gratteri, ex capo dello Sco
(Servizio Centrale Operativo), Giovanni Luperi, all' epoca vice
capo dell' Ucigos e Vincenzo Canterini, comandante del VII
nucleo sperimentale di Roma. Per quest' ultimo e per i suoi
capisquadra, la posizione si e' alleggerita rispetto alle prime
ipotesi di accusa. Non dovranno, infatti, rispondere di falso
per la vicenda delle due molotov prelevate in corso Italia e
messe nella caserma per creare false prove a danno dei
no-global, ne' di calunnia per l' episodio del presunto
accoltellamento ai danni dell' agente romano Massimo Nucera.
Restano, pero', accusati di lesioni gravi. Secondo i pm e' loro
la responsabilita' del pestaggio all' interno dell' istituto
scolastico.
Le notifiche di richiesta di rinvio a giudizio saranno
inviate, tra gli altri, a Gilberto Caldarozzi, vice di Gratteri
durante il G8, a Michelangelo Fournier, all' epoca vice di
Canterini, a Maurizio Panzieri, superiore dell' agente Nucera
(anche quest' ultimo nell' elenco dei 29).
I 39 avvisi di conclusione indagini, invece, sono stati
inviati nel pomeriggio ad agenti e graduati delle forze dell'
ordine ed a personale sanitario, presenti nella caserma di
Bolzaneto, utilizzata nei giorni del G8 come centro di prima
detenzione per i manifestanti arrestati.
Gli avvisi, in via di notifica, sono il risultato dell'
istruttoria svolta dai magistrati sulle presunte violenze subite
dai manifestanti arrestati e detenuti in caserma. Sui nomi dei
destinatari la procura mantiene il massimo riserbo. Con certezza
si sa solo che i nuovi avvisi assorbono in parte i precedenti 43
Acip inviati dalla procura il 12 settembre, da cui alcune
posizioni sono state stralciate.
A firmare sono stati i pm del pool G8: Francesco Cardona
Albini, Francesco Pinto, Francesco Ranieri Miniati, Patrizia
Petruzziello ed Enrico Zucca. (ANSA).


G8: DIAZ; GIUSTIZIA-VERITA', TRA INDAGATI MANCANO MOLTI NOMI
(ANSA) - GENOVA, 3 MAR - ''L'inchiesta sulla Diaz e' finita e
ora aspettiamo le decisioni del Gip. Intanto vorremmo ricordare
che fra gli indagati mancano molti nomi''. E' quanto afferma il
Comitato Verita' e Giustizia di Genova, che in un comunicato
spiega come ''non figurino nell' elenco gli autori materiali dei
pestaggi, sfuggiti alla giustizia perche' hanno agito mascherati
e sono quindi rimasti anonimi''.
Il Comitato ricorda che ''mancano anche gli aggressori di
Mark Covell, il giornalista inglese massacrato e ridotto in coma
in via Battisti, appena prima dell'irruzione. L'aggressione -
ricorda il Comitato - e' stata filmata, ma nessuno dei
responsabili e' stato identificato: anche di questo dobbiamo
ringraziare i vertici della nostra polizia''.
''Manca poi - prosegue la nota - uno dei funzionari che hanno
firmato il verbale d'arresto, quello che parla delle due famose
molotov (collocate in realta' dalla stessa polizia): la firma e'
risultata illeggibile e l'omerta' ha penosamente trionfato. Per
quella che i pm hanno giudicato una falsa coltellata, sono
indagati per falso e calunnia solo l'agente Nucera che l'ha
denunciata e il collega che ne confermo' la versione. Tutti gli
altri, all'improvviso, sono stati scagionati''.
''Uno dei trenta indagati - dice ancora il Comitato Verita' e
Giustizia - e' stato scagionato dai pm perche' non faceva parte
della catena di comando. E' una scelta di cui prendiamo atto, ma
ci risulta che la polizia di Stato abbia sempre rifiutato di far
sapere qual era nel dettaglio la catena di comando. In sostanza
dopo due anni e mezzo di indagine sappiamo chi non era nella
catena di comando (il dirigente prosciolto), ma non sappiamo
come questa catena fosse composta. Non e' un gran risultato per
chi ha condotto l'inchiesta''.
Secondo i componenti del Comitato ''ora che l'inchiesta e'
finita, e' venuta l'ora di chiedere ufficialmente al ministro,
in caso di rinvio a giudizio, di sospendere dai loro altissimi
incarichi i dirigenti oggi indagati. Alcuni di loro, a
cominciare dal dottor Gratteri e dal dottor Luperi - conclude il
documento - sono stati nel frattempo promossi alla guida
dell'antiterrorismo e alla task force europea antiterrorismo''.
(ANSA).


G8: DIAZ; MASSIMO RISERBO IN PROCURA SU RICHIESTE GIUDIZIO
(ANSA) - GENOVA, 3 MAR - Massimo riserbo in procura sul
contenuto delle richieste nei confronti dei poliziotti. Anche
gli imputati, per conoscere le nuove ipotesi di accusa formulate
nei loro confronti, dovranno aspettare che il fascicolo venga
assegnato ad un gup perche' fissi l' udienza preliminare.
Secondo indiscrezioni, i quattro pm del pool G8, firmatari
delle richieste (Enrico Zucca, Patrizia Petruzziello, Francesco
Cardona Albini, Francesco Ranieri Miniati) avrebbero cambiato in
parte le accuse nei confronti dei poliziotti, raggiunti il 12
settembre dall' avviso di fine indagini preliminari (Acip),
precisando meglio ruoli e responsabilita' nei vari episodi
contestati.
Sotto accusa ci sono infatti i pestaggi, durante l' irruzione
nella scuola Diaz, dei 93 manifestanti, sorpresi dai poliziotti
nel sonno e poi arrestati; l' episodio dell' accoltellamento
dell' agente scelto Massimo Nucera, avallato dal suo diretto
superiore Maurizio Panzieri, e le false prove delle due
bottiglie molotov.
Per i magistrati genovesi dell' episodio del falso
ritrovamento nella scuola delle bottiglie incendiarie devono
rispondere a vario titolo i dirigenti di polizia presenti quella
sera alla Diaz e il vice questore Pietro Troiani, che le avrebbe
introdotte fisicamente nella scuola.
(ANSA).


G8: DIAZ; LE ACCUSE AI POLIZIOTTI, 98 PARTI OFFESE /ANSA
97 NO GLOBAL FERITI E COMUNE GENOVA PER DANNI A TELEFONI E PC
(ANSA) - GENOVA, 4 MAR - I pm del pool G8 nelle 36 pagine
della richiesta di rinvio a giudizio per 29 poliziotti,
depositate ieri all' ufficio del gip, hanno evidenziato nuovi
scenari e responsabilita' piu' precise per le irruzioni nelle
scuole Diaz e Pascoli, avvenute nella notte del 21 e 22 luglio
2001, durante il G8.
Molto probabilmente l' udienza preliminare si terra' davanti
al gup Daniela Faraggi, ma l' assegnazione non e' ancora
ufficiale perche' il dirigente dell' Ufficio Gip deve appurare
il suo carico di lavoro ed eventuali incompatibilita'.
Dall' elenco degli indagati, dirigenti, funzionari e agenti
di polizia, raggiunti il 12 settembre dall' Acip, e' stato
stralciato, come anticipato ieri, Lorenzo Murgolo, all' epoca
vice questore di Bologna, ora numero due del Sisde. La sua
posizione sara' archiviata perche' non inserito in alcuna delle
due strutture operative di comando, SCO e Ucigos.
Tra le novita' c' e' anche l' individuazione come parte
offesa del Comune di Genova, anticipata oggi dal Secolo XIX, per
il danneggiamento subito da alcuni personal computer ed
apparecchi telefonici di proprieta' dell' ente, durante l'
arbitraria perquisizione nella scuola Pascoli.
Le altre parti offese sono 97 manifestanti, di cui 93
arrestati per associazione a delinquere finalizzata alla
devastazione e al saccheggio, resistenza aggravata a pubblico
ufficiale, possesso di congegni esplosivi ed armi improprie,
reati da cui sono stati prosciolti. Gli altri quattro sono i no
global feriti fuori dall' edificio e nell' irruzione alla scuola
Pascoli, tra cui il giornalista inglese Mark Covell.
Devono invece rispondere dei reati di falso ideologico,
calunnia e abuso d' ufficio due alti dirigenti della polizia,
Francesco Gratteri e Giovanni Luperi, oggi ai vertici dell'
antiterrorismo, all' epoca rispettivamente direttore dello Sco e
vice direttore dell' Ucigos.
L' accusa di falso riguarda ''nell' aver attestato e comunque
rafforzato e agevolato il proposito non opponendosi, avendone l'
obbligo e il potere, di aver incontrato violenta resistenza da
parte degli occupanti consistita in un fittissimo lancio di
pietre e oggetti contundenti dalle finestre dell' istituto per
impedire l' ingresso delle forze di polizia''.
Ma soprattutto l' accusa di falso punta sulle due bottiglie
molotov, trovate nella scuola, poi risultate false prove della
polizia per giustificare gli arresti.
Di questa accusa devono inoltre rispondere: Gilberto
Caldarozzi, vice direttore Sco; Spartaco Mortola, dirigente
Digos di Genova; Nando Dominici, dirigente della squadra mobile
di Genova; Filippo Ferri, dirigente della squadra mobile della
Spezia; Fabio Ciccimarra, vice questore aggiunto di Napoli;
Carlo Di Sarro, vice questore aggiunto di Genova; Massimo
Mazzoni, ispettore capo presso lo Sco; Massimiliano Di
Bernardini, vice questore aggiunto presso la squadra mobile di
Roma; Davide Di Novi, ispettore superiore presso la squadra
mobile della Spezia; Renzo Cerchi, sovrintendente presso squadra
mobile della Spezia (tutte le qualifiche si riferiscono all'
epoca del G8,ndr).
Nella richiesta di giudizio per falso, i pm hanno
sottolineato che gli indagati ''benche' consapevoli della non
corrispondenza dei fatti descritti nei verbali di arresto e di
perquisizione e sequestro e nelle informative di reato a quanto
nella realta' era accaduto, non si opponevano in tutto o in
parte alla falsa rappresentazione in tali atti contenuta''.
Circa le false prove addotte dalla polizia a carico dei
manifestanti, le novita' rispetto all'Acip, consistono nell'
aver maggiormente identificato i presunti ideatori ed esecutori
materiali. L' episodio della coltellata ricevuta da Massimo
Nucera sarebbe, secondo i pm, un' iniziativa autonoma dell'
agente e dell' ispettore Maurizio Panzieri, che avallo' il
racconto del collega. Esecutori materiali invece nella vicenda
delle due molotov sono il vicequestore aggiunto Pietro Troiani
di Roma e il suo assistente Michele Burgio, coloro che
fisicamente trasportarono sulla camionetta le bottiglie
incendiarie per portarle dentro la scuola. In questa
ricostruzione manca ancora, a distanza di circa tre anni dal G8,
la catena di comando che diede quest' ordine ai due poliziotti.
Le accuse di lesioni gravi in concorso, in fase di Acip
attribuite ai poliziotti presenti all' irruzione, sono state ora
imputate solo al capo della celere romana, Vincenzo Canterini,
al suo vice, Michelangelo Fournier, e ad otto capisquadra.
Canterini pero', anche se la sua posizione risulta alleggerita,
e' ancora accusato di falso e calunnia.
L' altra fase di quella notte, evidenziata dai pm, e' l'
irruzione arbitraria nella vicina scuola Pascoli, sede del
centro stampa e degli avvocati del Genoa Social Forum. I reati
contestati sono: perquisizione arbitraria e violazione di
domicilio commessa da pubblico ufficiale, violenza privata,
danneggiamenti, peculato, percosse.
Imputati di questi reati sono, a vario titolo, Salvatore
Gava, romano, commissario capo, Alfredo Fabbrocini, commissario,
originario di Napoli e Luigi Fazio, sovrintendente capo,
originario di Savelli (Catanzaro). (ANSA).


G8: DIAZ; SONO 98 LE PARTI OFFESE NELL' IRRUZIONE POLIZIA
(ANSA) - GENOVA, 4 MAR - Sono 98 le parti offese individuate
dalla Procura della Repubblica nelle 36 pagine della richiesta
di rinvio a giudizio per 29 poliziotti per le irruzioni nelle
scuole Diaz e Pascoli, avvenute nella notte del 21 e 22 luglio
2001, durante il G8. Si tratta di 97 no global e del Comune di
Genova.
L' udienza preliminare si terra' probabilmente davanti al gup
Daniela Faraggi, ma l' assegnazione non e' ancora ufficiale
perche' il dirigente dell' Ufficio Gip deve appurare il suo
carico di lavoro ed eventuali incompatibilita'.
Tra le novita' c' e' l' individuazione da parte dei pm di 98
parti offese: i 93 arrestati e picchiati all' interno della Diaz
e altri quattro feriti fuori dall' edificio, tra cui il
giornalista free lance inglese, Mark Covell, che perse i denti e
riporto' una grave invalidita' permanente.
Ultimo della lista, il 98/mo, e' il Comune di Genova per il
danneggiamento subito da alcuni personal computer ed apparecchi
telefonici di sua proprieta', durante l' arbitraria
perquisizione dei poliziotti nella scuola Pascoli.
Nella richiesta di giudizio il blitz e' stato suddiviso in
vari episodi circoscritti. Una delle fasi, distinte per
attribuire meglio le singole responsabilita', e' stata l'
irruzione arbitraria nella vicina scuola Pascoli, sede del
centro stampa e degli avvocati del Genoa Social Forum. I reati
contestati sono: perquisizione arbitraria e violazione di
domicilio commessa da pubblico ufficiale, violenza privata,
danneggiamenti, peculato, percosse.
Per l' irruzione nella Diaz, invece, i reati sono falso,
abuso d' ufficio, calunnia, concorso in lesioni gravi e porto
abusivo di armi da guerra. (ANSA).


G8: DIAZ; ASSEGNATA A GUP FARAGGI UDIENZA PRELIMINARE
(ANSA) - GENOVA, 9 MAR - Sara' il gup Daniela Faraggi a
decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio presentata dalla
Procura per 29 poliziotti, tra dirigenti e funzionari, indagati
per la sanguinosa irruzione nella scuola Diaz dove furono
arrestati 93 manifestanti, la sera del 21 luglio 2001 durante il
G8. Ad assegnarle l' incarico e' stato Roberto Fucigna, capo
supplente dei gip, al termine di una riunione.
Il gup Faraggi dovra' ora decidere la data in cui si terra'
l' udienza preliminare. La richiesta di rinvio a giudizio
predisposta dai pm Enrico Zucca, Francesco Albini Cardona,
Patrizia Petruzziello e Vittorio Ranieri Miniati, era stata
firmata anche dal procuratore capo Francesco Lalla e dai
procuratori aggiunti Giancarlo Pellegrino e Mario Morisani.
Le ipotesi di accusa a carico dei poliziotti sono, a vario
titolo, falso, calunnia, abuso d' ufficio e lesioni gravi in
concorso. Tra i 29 poliziotti per i quali e' stato chiesto il
processo figurano Francesco Gratteri, ex capo dello Sco
(Servizio Centrale Operativo), Giovanni Luperi, all' epoca vice
capo dell' Ucigos, Gilberto Caldarozzi, vice di Gratteri durante
il G8, Vincenzo Canterini, comandante del VII Nucleo
sperimentale di Roma e Michelangelo Fournier, che era vice di
Canterini. Per Canterini e per i suoi capisquadra la posizione
si e' alleggerita in quanto, secondo i pm, non dovranno
rispondere di falso per la vicenda delle due molotov prelevate
in corso Italia e messe nella caserma per creare false prove in
danno dei no-global, ne' di calunnia per l' episodio del
presunto accoltellamento ai danni dell' agente romano Massimo
Nucera. Restano, pero', accusati di lesioni gravi nei confronti
dei manifestanti che si trovavano nell' istituto scolastico.
(ANSA).


G8: DIAZ; 26 GIUGNO UDIENZA PRELIMINARE PER 29 POLIZIOTTI
(RIPETIZIONE CON TITOLO E TESTO CORRETTI)
(ANSA) - GENOVA, 18 MAR - Si terra' il 26 giugno l' udienza
preliminare nei confronti di 29 poliziotti, tra dirigenti,
funzionari e capisquadra, imputati per l' irruzione nella scuola
Diaz durante il G8, in cui il gup dovra' decidere sulla
richiesta di rinvio a giudizio presentata il 3 marzo dai pm del
pool G8.
La decisione e' stata presa in tarda mattinata dal giudice
Daniela Faraggi la quale, prima di fissare la data dell'
udienza, ha dovuto vagliare la disponibilita' delle aule piu'
capienti del tribunale.
Le ipotesi di accusa a carico dei poliziotti sono, a vario
titolo, falso, calunnia, abuso d' ufficio e lesioni gravi in
concorso.
Tra i 29 poliziotti, per i quali e' stato chiesto il
processo, figurano Francesco Gratteri, ex capo dello Sco
(Servizio Centrale Operativo), Giovanni Luperi, all' epoca vice
capo dell' Ucigos, e Vincenzo Canterini, comandante del VII
nucleo sperimentale di Roma.
La richiesta di rinvio a giudizio riguarda inoltre Gilberto
Caldarozzi, vice di Gratteri durante il G8, Michelangelo
Fournier, all' epoca vice di Canterini, l' ispettore Maurizio
Panzieri, e l' agente scelto Massimo Nucera.
I pm hanno invece stralciato la posizione di Lorenzo Murgolo,
allora vice questore di Bologna, in via di archiviazione in
quanto dalle indagini e' risultato non inserito in alcuna delle
due strutture operative di comando, SCO e Ucigos.
(ANSA).


G8: DIAZ; 29 GIUGNO UDIENZA PRELIMINARE PER 29 POLIZIOTTI
VERRA' DISCUSSA DAVANTI A GUP RICHIESTA RINVIO A GIUDIZIO
(ANSA) - GENOVA, 18 MAR - Si terra' il 29 giugno l' udienza
preliminare nei confronti di 29 poliziotti, tra dirigenti,
funzionari e capisquadra, imputati per l' irruzione nella scuola
Diaz durante il G8, in cui il gup dovra' decidere sulla
richiesta di rinvio a giudizio presentata il 3 marzo dai pm del
pool G8.
La decisione e' stata presa in tarda mattinata dal giudice
Daniela Faraggi la quale, prima di fissare la data dell'
udienza, ha dovuto vagliare la disponibilita' delle aule piu'
capienti del tribunale.
Le ipotesi di accusa a carico dei poliziotti sono, a vario
titolo, falso, calunnia, abuso d' ufficio e lesioni gravi in
concorso.
Tra i 29 poliziotti, per i quali e' stato chiesto il
processo, figurano Francesco Gratteri, ex capo dello Sco
(Servizio Centrale Operativo), Giovanni Luperi, all' epoca vice
capo dell' Ucigos, e Vincenzo Canterini, comandante del VII
nucleo sperimentale di Roma.
La richiesta di rinvio a giudizio riguarda inoltre Gilberto
Caldarozzi, vice di Gratteri durante il G8, Michelangelo
Fournier, all' epoca vice di Canterini, l' ispettore Maurizio
Panzieri, e l' agente scelto Massimo Nucera.
I pm hanno invece stralciato la posizione di Lorenzo Murgolo,
allora vice questore di Bologna, in via di archiviazione in
quanto dalle indagini e' risultato non inserito in alcuna delle
due strutture operative di comando, SCO e Ucigos.(ANSA).


G8: DIAZ; 29 GIUGNO UDIENZA PRELIMINARE ... +++RETTIFICA+++
(ANSA) - GENOVA, 18 MAR - ''ATTENZIONE+++ Nella notizia
proveniente da Genova dal titolo ''G8: DIAZ; 29 GIUGNO UDIENZA
PRELIMINARE PER 29 POLIZIOTTI'', delle ore 17.10 circa, si prega
di rettificare nel titolo ''G8: DIAZ; 26 GIUGNO (rpt: 26 GIUGNO)
e nel testo come segue: ''Si terra' il 26 giugno l' udienza
preliminare nei confronti di 29 poliziotti...'' (rpt: 26
giugno).(ANSA).


G8: 'VERITA' E GIUSTIZIA', VITTIME DIAZ SIANO PARTE CIVILE
(ANSA) - GENOVA, 29 MAG - Il comitato 'Verita' e giustizia
per Genova' ha invitato tutti coloro che hanno subito violenze
da parte della polizia alla scuola Diaz durante il G8 a
costituirsi parte civile nel processo a carico di 29 funzionari
di polizia accusati di lesioni volontarie, calunnia e falso. Il
26 giugno iniziera' l'udienza preliminare del processo.
''In questa fase - afferma il presidente del comitato Enrica
Bartesaghi in un comunicato - alcuni degli imputati potrebbero
chiedere il 'rito abbreviato', altri potrebbero patteggiare,
altri ottenere l'archiviazione. Con la costituzione di parte
civile le vittime del reato possono chiedere un risarcimento dei
danni subiti e partecipare al processo con un ruolo attivo''.
Il comitato si e' reso disponibile a fornire a chiunque
voglia costituirsi parte civile informazioni relative alla
procedura da seguire e, in collaborazione con il Genoa Legal
Forum e il comitato Carlo Giuliani, a fornire l'assistenza
legale necessaria. (ANSA).

G8: DIAZ; DANNI A PC, COMUNE PARTE CIVILE CONTRO POLIZIOTTI
LO HA ANNUNCIATO IL SINDACO PERICU
(ANSA) - GENOVA, 17 GIU - Il sindaco di Genova, Giuseppe
Pericu, ha annunciato stamane che il Comune intende costituirsi
parte civile nel processo per la sanguinosa irruzione della
polizia nella scuola Diaz durante il G8, limitatamente al
danneggiamento di due computer nella scuola Pascoli, sede del
centro stampa dei no global.
''Abbiamo esaminato la documentazione della procura da cui
risulta il danneggiamento materiale relativo a due soli computer
di proprieta' del Comune - ha detto il sindaco Giuseppe Pericu -
per il quale sono imputati due commissari di polizia''.
Il sindaco ha inoltre ipotizzato che il comune potrebbe farsi
carico dell' accoglienza a Genova, durante il processo, delle
persone straniere coinvolte nell' episodio della Diaz,
accennando alla possibilita' di reperire ''alberghi o alloggi
idonei''. (SEGUE).

G8: DIAZ; DANNI A PC, COMUNE PARTE CIVILE CONTRO POLIZIOTTI (2)
(ANSA) - GENOVA, 17 GIU - La prima udienza preliminare sui
fatti della Diaz e' fissata per sabato 26 giugno. La procura di
Genova ha chiesto il rinvio a giudizio per 29 poliziotti, tra
dirigenti e funzionari, accusati a vario titolo di falso,
calunnia, abuso d'ufficio e lesioni gravi in concorso tra loro.
I 93 no global arrestati durante il blitz sono gia' stati tutti
prosciolti dalle accuse.
''Avevamo gia' escluso i danni all'immagine nella vicenda dei
black block - ha detto il sindaco - quindi abbiamo mantenuto lo
stesso atteggiamento''. La costituzione di parte civile del
comune nel processo ai manifestanti violenti era stata respinta
dai giudici.
''Eventualmente ci costituiremo parte civile per il ristoro
dei danni materiali nei confronti dei due funzionari di polizia
imputati dei danni ai computer. L'avvocato Manzitti ci dira' se
la costituzione cosi' impostata e' ammissibile o no''.
''Daremo accoglienza alle parti lese che arriveranno per l'
udienza di fine giugno - ha detto il sindaco - persone che
arriveranno da varie parti d'Italia''. Alle domande dei cronisti
su come si concretizzera' l'accoglienza, il sindaco ha risposto:
''Mi sembra giusto che abbiano assistenza. Vediamo di trovare
loro un alloggio, dare un minimo di assistenza''. (ANSA).

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