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ARGENTINA: relazione tra politici polizia e malaffari
by tanos piqueteros Thursday, Aug. 22, 2002 at 12:13 AM mail:

da pagina12:

Poliziotti, politici, delinquenti nella provincia di Buenos Aires.
Relazioni pericolose
Il commissario aiuta l'ambizioso emergente. Il politico aiuta il commissario milionario a salire di grado. Così nascono gli affari che necessitano sia della protezione della polizia sia delle autorizzazioni municipali.
di Raùl Kollman

"Dottore, ho un amico imprenditore che vuole investire dei pesos nella sua campagna elettorale". In giacca e cravatta, il commissario inizia così il rito abituale di relazione tra
ricchi poliziotti e un settore di politici che in quel momento sono consiglieri comunali o candidati alla carica di intendente. La sequenza prosegue con un camion di alimenti, vestiti o scarpe offerti da un altro "amico imprenditore", che ha origine in una distribuzione che il politico effettua in qualche quartiere. In realtà l'origine della merce risale ad una banda di pirati dell'asfalto ai quali è stata posta sotto sequestro ma mai trattenuta. Ovviamente, la relazione non è di tipo ideologico: nei più grandi
affari della polizia Bonaerense - ed anche in quelli di altri poliziotti - il favore politico-municipale è tanto importante quanto la complicità della polizia. Gli sfasciacarrozze, i locali e i bar che funzionano come punti di raccolta per prostitute, le agenzie ufficiali della lotteria che coprono i contrabbandieri del gioco clandestino, i chioschi vendono droga, ultimamente i ferramenta che fondono le
refurtive e tutte le altre fonti con le quali si nutrono i comissari milionari dipendono tutte dalla condizione necessaria che un politico abbia una un'influenza molto importante nella zona. Il commissario ha bisogno del politico per parlare "lì nella piazza" al fine di non
cambiare il suo destino, di migliorargli la posizione, lo facciano salire di grado o di evitare che lo sanzionino. Il politico necessita il commissario che chiuda un occhio di fronte agli abusi dei ragazzi del locale gruppo di sostenitori o che li tolga da una situazione difficile quando questi, per esempio viaggiano in auto rubata o vengono arrestati per qualche altro reato commesso. Si deve ricordare, per esempio, che gli assassini di Josè Luis Cabezas
ispezionavano la Unità di Base del quartiere platense di Los Hornos: erano spacciatori di droga e ladri, e finirono per essere la mano di quel delitto.
La polemica sulla relazione tra politica, polizia e sicurezza è sorta questa settimana dalle dichiarazioni del viceministro della Giustizia e Sicurezza di Buenos Aires, Marcelo Saìn. Il funzionario ha evidenziato che una buona parte della crescita del clima di insicurezza ha a che vedere con due
questioni interne: quella della polizia bonaerense contro Juan
Pablo Cafiero, ma fondamentalmente la politica interna della formazione politica justicialista con la quale vogliono deteriorare la posizione del governatore Felipe Solà affinchè non si possa ripresentare come candidato l'anno prossimo. L'idea è che dei dirigenti del duhaldismo, in special modo per quanto riguarda uomini di punta, consiglieri, legislatori e referenti distrettuali boiccottino Solà, trasmettendo questo ai capi della polizia anche in modo che le bande possano agire indisturbate. E' già da un mese che Pagina12 continua a segnalare che esiste una specie di sciopero di una parte della polizia Bonaerense. E non c'è dubbio che i vincoli tra polizia e parte dei politici sono stretti e si sono forgiati nei rispettivi momenti iniziali.

Polizia, politici e insicurezza
Tre dei fatti di sangue più forti delle ultime settimane hanno avuto come contesto il furto di auto. La chiave risiede negli sfasciacarrozze che hanno la protezione della polizia, l'autorizzazione municipale e sono una specie di sottodivisione dell'alleanza tra politica e polizia.
-L'imprenditore Jorge Ferando Prieto, ex presidente della UIA di Avellaneda, è stato assassinato mentre gli stavano rubando l'automobile all'entrata di casa in quello stesso distretto.
- Il Commissario Jorge Etcheverry è stato crivellato di pallottole a Lanùs mentre tentavano di rubargli l'auto. Quando si è lanciato dal veicolo lo hanno ucciso.
- Gustavo Corval, un giovane padre di 28 anni, lo assassinarono in Talar de Pacheco, davanti al figlio di 3 anni. L'obbiettivo ugualmente era rubargli la
macchina, aveva un'arma e al momento che tentò di maneggiarla, lo hanno ucciso.

Quello che sta succedendo a differenza di ciò che succedeva prima della svalutazione, è che il furto di auto si è convertito in un fruttuoso e facile crimine da effettuare per i delinquenti. Per questo motivo partecipano giovani
ladri, inesperti, con problemi di droga e uccidono perchè sono già sotto giudizio. Prima della svalutazione, il furto di auto aveva poco interesse: a causa della recessione non aveva compratori e i valori dei pezzi di ricambio di auto erano compressi dall’ importazione. Ora è cambiato tutto: la chiusura di un'auto importata costa 800 pesos, una scatola del cambio può costare 4000 pesos ed
un'automobile nazionale usata può convertirsi in 3000 pesos di pezzi di ricambio. Fino a dicembre ad un "levantador" come viene chiamato dagli sfasciacarrozze chi ruba le auto, gli davano 200 pesos per veicolo: ora pagano 800 pesos la stessa auto, per esempio tra 1000 e 1500 per uno importato e 2000 o più per un fuoristrada. Per una Trafic, per esempio ne danno 1000. La refurtiva
viene lasciata "dormire" ore in qualche luogo della provincia di Buenos Aires per vedere se
ha il sistema Lo Jack o uno simile- i ladri non hanno un modo per sapere se il veicolo è provvisto di questa protezione - e dopo la porta allo sfasciacarrozze, che lo converte in 3000 pesos di pezzi di ricambio. Il grosso
dell'affare criminale risiede negli sfasciacarrozze, che sono una delle maggiori fonti del finanziamento della polizia e del politico del momento. Questi veri trasformatori della refurtiva necessitano dell'autorizzazione municipale e
naturalmente sono controllati dai municipi. In altre parole, una parte dell'apparato politico chiude un occhio per far in modo che funzionino.
Ovviamente l'altra parte è la complicità della polizia, che consiste nel guardare dall'altro lato essendo a conoscenza che l'attività funziona vendendo il prodotto della refurtiva. "Ha bisogno dell'abilitazione per uno sfasciacarrozze(o scasso illegale che dir si voglia)? Passi da tal consigliere o da tal segretario da parte mia", consiglia il commissario, dando la spinta iniziale all'affare. Gli specialisti nella sicurezza assicurano che un attacco agli sfasciacarrozze ridurrebbe rapidamente di qualche punto l’indice di criminalità.

Locali, gioco, metallo
Il cuore d' interesse della prostituzione risiede oggi in un gran numero di locali, che funzionano direttamente come luoghi di raccolta per prostitute. Ultimamente anche nei dipartimenti dei tre cordoni del Gran Buenos Aires come si è provato nella investigazione dei crimini del Mar de Plata, il bar-locale dove lavoravano le prostitute non solo manteneva le ragazze schiavizzate ma addirittura si basava
sulla complicità fino alla custodia della polizia. Nove agenti effettivi sono accusati ora nel processo. Qualcosa di simile è accaduto in un'altra indagine in San Miguel: l'espediente del giudizio, nel quale si è provata anche la schiavitù, ha provocato le dimissioni del penultimo capo della
Bonaerense, Amadeo D'Angelo.In più c'è da dire che i locali richiedono l'autorizzazione municipale ed in San Miguel, per esempio, fu evidenziata la relazione dei padroni dei locali con una parte dell'apparato politico di
Aldo Rico. L'apporto degli investitori di turno nelle campagne politiche è uno dei fatti più famosi del sottomondo politico e della polizia. In verità i proprietari
della lotteria illegale coprono l'affare con agenzie legali,
ovviamente anch'esse richiedono varie autorizzazioni: delle Lotterie, del municipio e, naturalmente dell'apparato della polizia che guarda in 'altra direzione rispetto all'affare illegale. Un affarista medio del campo ha circa 80 pasadores (contrabbandieri) che riscuotono tra i 200 e 400 pesos al giorno. Però ci sono "banchieri" che maneggiano gruzzoli di denaro molto più consistenti. Tuttavia l'esplosione delle lotterie illegali degli ultimi anni, con intense
campagne pubblicitarie, ha fatto diminuire il volume del gioco clandestino. Non è più quel favoloso affare che era alla base del finanziamento politico e della
polizia. Per questo motivo molti pasadores si sono trasformato in spacciatori di droga che insieme ai locali e ai dipartimenti della prostituzione sono i punti chiave della vendita di sostanze proibite. Oggi giorno questa è la chiave
del finanziamento dei servizi sulla strada del Commissariato.
L'oscura onda di furti di battenti, placche, coperture dei semafori ha a che vedere con la crescita dell'affare della fusione di metalli protagonista nelle chiamate "metallerie". Lì si fonde tutto quello che si ruba e ovviamente conta di permessi municipali e copertura da parte della polizia. La
tradizionale espressione "Passi da tal consigliere o da tal segretario da parte mia", pronunciata dall'ufficiale della Bonaerense, funziona in pieno. L'auge delle metallerie ha anche a che fare con la svalutazione: il metallo è divenuto buon affare, è carissimo ed impossibile da importare. Tutti questi affari illegali sono alla base della relazione iniziale tra i poliziotti ed una parte dei politici, ma tutto si rifà ad un altro livello, entrambi ottengono dei benefici gli uni quando diventano capi dipartimentali o de la Bonaerense, gli altri capi amministrativi e governatori. Dopo anni di relazioni, il tal commissario passò ad essere il candidato favorito a capo di un Dipartimento del tale capo amministrativo, e il tal commissario è il candidato a capo della Bonaerense del tale probabile governatore o dell'imminente presidente di una delle Camere della Legislatura. Gli apporti degli "amici imprenditori" che mai sono esistiti si sono impiantati come apporti del proprio
commissario. Gli incredibili palazzi e ville degli ufficiali milionari sono passati ad essere la sede di riunioni con quel politico ed appare ovvio che il governatore o il capo amministrativo non possono disconoscere che, per esempio
un commissario come Juan Josè Ribelli intascava due milioni e mezzo di pesos in una sola operazione o che dichiarò dinanzi la AFIP che contava 700.000 pesos di
effettivo. La prova più nitida della relazione tra politica e corruzione della polizia è che mai si è iniziata una vera investigazione sulle faraoniche fortune dei commissari. La coincidenza tra le alte sfere della politica e della polizia
restò nitidamente in vista non solo nel terreno bonaerense. Il governatore Duhalde mantenne Pedro Klodzcyk sette anni a capo della Bonaerense , nonostante lo si accusava di aver boicottato l'investigazione sull'attentato a la
AMIA, Carlos Ruckauf ottenne la custodia di Roberto Giacomino, in carica di capo della polizia federale, e Carlos Menem convertì in milionario a chi gli guardava
le spalle, un misterioso sottoufficiale della polizia riojana chiamato Ramòn Hernandez.

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