intervista a Ruben

PERFIL, casa editrice, Buones Aires.

Ruben

Il conflitto oggi e' diciamo al secondo round, perche' alla fine di luglio, dopo mesi di lotta abbiamo ottenuto il blocco dei licenziamenti, che si rispetti lo Statuto dei Lavoratori e che si paghino i 23 giorni di sciopero.Cosi' ora e' cominciata la mediazione con l'impresa.Prima di questa
contrattazione l'impresa e' venuta a dirci che necessitava di licenziare 250 lavoratori.Siamo in tutto 500 e cosi' la meta'sarebbe stata licenziata. E per quelli rimasti,proponeva una diminuzione dello stipendi pari al 20%,diminuendo di
una settimana il tempo di lavoro mensile:una flessibilizzazione brutale. Per questo abbiamo deciso di rifiutare in blocco l' "offerta".L'impresa nell'ultima riunione con il Ministero del Lavoro ci ha detto di voler dare vacanze anticipate e ancora come fatto centrale,insiste che l'indennizzo che deve pagare alla gente che licenziera'sara' di un 40-50% inferiore di quello che e'richiesto dallo Statuto dei Lavoratori.Ora la situazione per noi e'molto chiara. Quando finira'questo processo di mediazione ,che dovrebbe essere a fine Settembre con eventuale proroga di un mese,faremo una lotta molto dura.
Stiamo facendo assemblee tutte le settimane,abbiamo votato in assemblea di mantenere la nostra posizione,la difesa incondizionata del nostro statuto, che consacra il diritto al lavoro e alla liberta'di espressione.
E ora siamo oltre i 23 giorni di lotta, Ci stiamo preparando allo scontro finale.
D Cos'č la Perfil? Cosa edita?
R Perfil e' un'impresa che pubblica periodici ed e' la principale dell'Argentina. Edita 12 riviste di cui le piu' importanti sono "Caras" e "Noticias".
"Caras" per esempio ha carattere internazionale, esce in Brasile e in Portogallo, e solo in Argentina, domina circa il 40-50% del mercato delle riviste. "Caras" Brasil e' la principale testata di notizie del Brasile, fattura 65 milioni di dollari l'anno con un utile netto di 10 milioni di
dollari. L'impresa dice di essere in crisi, e noi diciamo "come cazzo e' possibile?" Che paghino quello che devono!!!!! Che facciano uscire i soldi che hanno rubato. L'impresa dice che e' impossibile andare avanti con 500 lavoratori, per noi quello che e' impossibile e' continuare a lavorare per
l'impresa di prima con i padroni di prima. E' invece é certo, che continueremo a manifestare con questo movimento in lotta esigendo l'espropiazione dell'impresa e il controllo operaio.
D C'e' relazione tra l'informazione che state facendo oggi sulle vostre testate e la lotta che c'e' in Argentina? vi siete spostati sul binario della controinformazione?
R No. La rivista sta uscendo con normalita'. Pero' abbiamo deciso di non restare isolati dal paese: il 24 di agosto abbiamo partecipato all'assemblea nazionale delle imprese in lotta di Grissinopoli nella provincia di Buenos
Aires, impresa che e' stata occupata e rimessa in produzione dai suoi lavoratori. In questa assemblea si e' deciso di creare una commissione per venire qui a proporre quella che consideriamo una necessita': l'azione comune. Speriamo di fare l'11 settembre una manifestazione finale in appoggio
alle imprese occupate in lotta e realizzare il 28 e 29 di settembre una grande assemblea nazionale di lavoratori occupati e disoccupati e assemblee popolari.

D Come vanno le relazioni con i partiti politici?
R Qui ci sono partiti e partiti. Quelli che appoggiano la lotta dei lavoratori e quelli che no. Pero' in un conflitto, in una lotta come quella che stiamo facendo in questo paese dove tutti esigiamo, que se vayan todos, stiamo cercando
comunque l'appoggio delle principale teste della politica argentina alla lotta di Perfil. Perche' ci sembra che cosi' si amplifichi la nostra voce, anche se sappiamo che l'inizio di tutto questo e' avvenuto solo per merito nostro,
delle occupazioni, dei blocchi lavorativi, e delle riappropriazioni....
D Che prospettive vedi per il futuro? cosa pensi delle elezioni di marzo?
R Per me le elezioni sono una bugia e quello che stiamo chiedendo e'sempre lo stesso: que se vayan todos. Credo che quello che e' fondamentale e' che chi e' in lotta oggi convochi un grande congresso nazionale di tutti noi che
lottiamo, perche' non dobbiamo essere corporativi e il metodo della delega,
che uno dica e che gli altri si associno, non aiutera' l'Argentina.

Per notizie precedenti su Perfil vedi http://ch.indymedia.org/mix/2002/07/711.shtml
RIO TURB