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Il triste Lindo Ferretti
by o è stronzo o è pazzo... Tuesday, Jun. 21, 2005 at 7:02 PM mail:

Trovate sotto la stomachevole lettera con cui l'ex mitico Lindo Ferretti, ha dichiarato sul Foglio la sua astensione al referendum del 12 e 13 giugno contro la legge 40. Subito sotto c'è invece la bellessima risposta di Alessandro della Bandabardò.

Al direttore del Foglio - Giuliano Ferrara
L’ho detestata per anni e anni, spesso con malcelata rabbia, a volte con incredula simpatia perché la sua immagine così eccessiva non poteva non scalfire il mio cuore di vecchio ex punkettone. In realtà non sapevo niente di lei se non che era nato in una delle nobili famiglie del Pci, vera aristocrazia politica, ed era stato allevato per essere dirigente/diligente così da contraccambiare cotanta fortuna. Aveva anche cominciato bene, Torino, per quel po’ di leggenda che so. So anche di cani pastori tedeschi e cavalli maremmani, mi auguro non migliorati.

Da circa un anno sono, sempre più affezionato, suo lettore. Quando sono a casa è un’impresa quotidiana spendere quell’euro, abito fuori mano e servizi ritenuti essenziali non sono molto efficienti. A me comunque basta, spesso avanza. Due sono le tensioni determinanti, a oggi, la mia vita. Irrisolte, forse irrisolvibili ma da cui non posso prescindere. Una tensione mistico-religiosa, una tensione politico-sociale. Mai, nemmeno in momenti ben più tragici, mi sono sentito così distante, insensibile o indispettito, dall’immagine che la rappresentanzapolitica dà di sé al Paese. Però non dispero, anzi me la godo. Ben consapevole che ne ammazza più la vanagloria che la spada, non posso non citarmi: “Molte più cose,ben più strabilianti, dimorano quaggiù". Così tempi affannati e confusi sono ottimo ausilio per comprendere la realtà di cui sono parte. Niente è più quello che era, quello in cui sono nato, cresciuto, auto ingannato. Continuo a citarmi: “Molto è cambiato, molto è cambiamento, chi non lo sa, chi fa finta di niente, per interesse comunque piccolo, o è cieco o sprovveduto o maggiormente in pericolo se
non pericoloso".

Vengo al motivo per cui le scrivo. Sono arrivati gli ultimi giorni del dibattito sulla procreazione assistita che qualcuno vorrebbe fecondazione artificiale. Per lo più becera propaganda ma non solo, anzi, quante meraviglie di cui posso ringraziare il Foglio, che lei dirige. Da mesi mi interrogo se e come dire qualcosa, per quello che sono, per quello che valgo, per quello che mi si può chiedere. In cuor mio sono sereno, da più di un anno canto: “Nascere non è caso ideologico-medico-etico. E’ antecedente all’idea di diritto,divina conseguenza d’amore, sia almeno sano scopare. Umano atto, animale". Canto anche:"Involucro di carne traboccante d’umori, profumo dell’Eterno che sgorga dall’abisso".E’ che ognuno interpreta come vuole e, a ben vedere, ognuno singolarmente è anche simpatico, davvero. Troppo spesso, troppo facilmente convincibile, ahimé.

Capitano cose ben strane, da piangerne/riderne, quanto a fraintendimenti. A volte ci sarebbe da scorarsi e accedere alla clausura. Negli ultimi giorni sfoglio i quotidiani solo per prenderenota degli appelli e delle firme. Lo trovo interessante e doveroso. Per la prima volta, da che sono adulto, sono assolutamente d’accordo con la Cei e ne sono felice oltre ogni dire. In pace con me, con la mia storia, con
i miei avversari che comunque giudico, con i miei nemici. Sarà quello che i cittadini di questo Paese decideranno e credo che perderemo. Loro sono così eccitanti e moderni e ben pensanti e noi così dimessi, un po’ bacchettoni,un po’ sfigati e tanto, tanto oscurantisti. Loro godono e noi peniamo. Vuoi mettere l’oscuro profondo, umido e spaventosamente irrazionale di una figa contro lo smagliante palcoscenico di un laboratorio scientifico, l’abbaglio dei neon e la perfetta precisione di un bisturi affilato in asettico brodo: vero desiderio! Mica quel residuo arcaico d’un cazzo turgido, arraffone, impreciso e grossolano, si spera, comunque grezzo.Vi penserò affollare i seggi elettorali Ho fatto un patto con i miei animali, cani e cavalli al momento, ma spero di aumentare. Se figliano è perché scopano, con chi gli piace tra ciò che riescono a trovare. Non vorrei mai trattare un essere umano peggio di come tratto la mia stalla. E’ tutto: sono insensibile ai piagnistei, alle private dolorose storie, ai desideri ovvi. Tra la superstizione religiosa, quella politica e quella scientifica, è quest’ultima, adesso, la più folle, la più pericolosa. L’unica cosa che mi intristisce è che qualcuno immagini me triste per poter pensare sé felice. Mi prendo cura della mia famiglia, della stalla. Lavoro, studio e prego ogni giorno. Ringrazio Dio della vita per quello che è. Per una rosa, un gambo di spine: l’aroma va difeso con forza e per
bene.Domenica prossima e per metà lunedì sto in alta montagna. Al sole, al vento, alla pioggia se piove e se tormenta alla neve e non mi muovo. Ottima compagnia d’animali. Per dirne una: Nubia, cavallina di montagna avanti negli anni, matrona della stalla. Per farsi scopare, un mese fa, nel tempo del calore, si è fatta molto male, ferita da morire. L’abbiamo curata. E’ già ariosa, figlierà? Sarebbe molto bello, mica lo si pretende. Scopare ha scopato, si spera.

Lei, stronza e scorretta, alza la coda, l’arriccia, la tende, inarca il collo al vento della sera. Ah desiderio! Inondami di primavera! Dall’alto vi penserò affollare,laggiù nel plumbeo violaceo livido delle piane, i seggi elettorali dei vostri esangui sterili,politicamente corretti, desideri.

Io canto e ballo e rido e allegro mi dispero. Ebbro di vita, di vino, se ne ho voglia (non me ne vergogno), di fumo, se me ne si fa prezioso dono.Non so chi vincerà ma non temo. Questo è l’inizio di quello che sarà: la maggior partedei conti è ancora a condono. Uhaaah! Mi auguro in cuor mio ottimi nemici e lo sguardo benevolo, anche se corrucciato che meriterebbe meglio e di più, di Dio.

Giovanni Lindo Ferretti



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Lettera aperta a Giovanni
Giovanni è una persona alla quale, istintivamente, ho sempre voluto bene. Ho anche avuto la fortuna di conoscerlo, anche se non posso permettermi di dire di essere suo amico. L’ho incontrato molte volte ma si è sempre trattato di incontri per lo più occasionali. Sai com’è, un amico registra un disco, un altro passa a salutare, ciao come va, eccetera eccetera. Così, per anni. Solo una volta, dopo aver assistito ad un concerto di “maciste contro tutti” a Genova, il buon giovanni mi risparmiò il ritorno in treno e facemmo due chiacchiere in auto. Giovanni Lindo Ferretti è una persona affascinante, intelligente, non comune. Una persona con gli occhi sempre accesi. Curiosa, anticonformista, alla ricerca della sua verità partendo spesso dall’osservazione delle cose, di quelle cose che molte persone non si soffermano a guardare. Un punk e un intellettuale. Devoto, in modo intransigente, prima di ogni altra cosa alle sue verità, che raggiunge e che poi difende, anche contro tutto e tutti, se necessario. Quando ho letto quella lettera prima di tutto ho provato dispiacere. E, per venire al punto, a mio parere ha detto una valanga di cazzate.

Che Giovanni sia affezionato lettore del Foglio non è poi neanche la peggiore. Uno come lui, suppongo, ci si diverte. Ne trae spunto, lo “usa” dall’alto. Non ne è certo vittima (e il Foglio tra l’altro non fa, propriamente, propaganda come altri; è un giornale che comunque commenta la politica, da destra) e probabilmente soddisfa un suo modo di essere. Sono poi certamente intuibili e anche condivisibili i motivi per cui una persona come Giovanni si senta oggi “distante, insensibile o indispettito, dall’immagine che la rappresentanza politica dà di sé al Paese", motivi che comunque non sono il vero oggetto della lettera. Presumo, comunque, non sia il solo a provare quel senso di insoddisfazione.
Poi il diluvio…

Caro Giovanni, sono certo che tu sia stato baciato dal “dono della parola". Quando parli, o canti, tu rapisci con le parole chi ti ascolta ed è difficile, forse impossibile per me, trovarne di migliori per contraddirti. Cavolo, tu sei un pensatore, un poeta che sapeva pure pogare. Al tuo cospetto mi sento di essere in difetto per arguzia e cultura. Però è troppo forte l’urgenza di parlare, perchè è più una questione di stomaco chiuso, se capisci cosa intendo, e allora tutte quelle cose c’entrano poco. Insomma, Giovanni, ho l’urgenza di dirti che la tua “prima volta” con la Cei mi ha riempito di tristezza. E, continuando a leggere la tua lettera, la tristezza non ha fatto che aumentare. Non potevi farti una sega?

La contrapposizione che proponi tra i due schieramenti ricorda tanto quei film americani sulla guerra di secessione: il vecchio gentiluomo del sud, legato agli antichi valori contro i moderni nordisti che vogliono stravolgere il mondo. GLFerretti, a fumare il sigaro sul dondolo sotto la veranda del ranch, con Tom il negro che gli versava il cognac mentre il coyote ulula alla luna, la doppietta vicino e la bandiera confederata appesa dietro la schiena…

“Loro (quelli del sì) sono così eccitanti e moderni e ben pensanti e noi così dimessi, un po’ bacchettoni,un po’ sfigati e tanto, tanto oscurantisti. Loro godono e noi peniamo. Vuoi mettere l’oscuro profondo, umido e spaventosamente irrazionale di una figa contro lo smagliante palcoscenico di un laboratorio scientifico, l’abbaglio dei neon e la perfetta precisione di un bisturi affilato in asettico brodo: vero desiderio! Mica quel residuo arcaico d’un cazzo turgido, arraffone…” eccetera eccetera.

E bravo giovanni. sono felice che il tuo cazzo sia turgido e arraffone, e che tu possa sguazzare ancora per decenni in un brodo per nulla asettico di umori di fica. Penso che sia un desiderio che accumuna tutti. Alcuni, però, pur sguazzando, non riescono ad avere figli. E non perchè ritengano “residuo arcaico” lo scopare. È così terribile usare la scienza per avere un figlio? Voi cattolici non usate la scienza per mantenere in vita artificialmente persone già morte clinicamente da decenni? Cosa c’entra poi l’umore di fica o la bellezza del chiavare con il diritto della donna a rinunciare, anche all’ultimo momento, all’impianto? E fai pure dell’ironia sull’oscurantismo di cui ingiustamente vi sentite accusati? Ma l’hai letta la legge, Giovanni? Sembra scritta da Torquemada o da Ratzinger in persona, cazzo! Mah…

Esiste un mondo anche al di fuori dei tuoi cani e e dei tuoi cavalli che “figliano perché scopano, con chi gli piace tra ciò che riescono a trovare". Beati loro. Un cane non capisce cosa vuol dire avre un figlio talassemico. La tua onestà è fuor di discussione, altrimenti non avresti detto così chiaramente “sono insensibile ai piagnistei, alle private dolorose storie, ai desideri ovvi". Questo è il punto. Forse ti ho sempre capito male ma oggi mi sei apparso diverso: molto poco umano. Molto poco umano. So che sei credente. La compassione per gli altri l’hai dimenticata? O ce l’hai solo per i tuoi cuccioli? Se è così mi dispiace davvero per te. O forse questa è l’ultima frontiera punk. Chi se ne frega del mondo, stupidi piccoli pidocchi, chi c’è c’è, chi non c’è non c’è, chi non ce la fa al rogo. O giù da una rupe. O mi sono perso qualcosa per strada?

“Tra la superstizione religiosa, quella politica e quella scientifica, è quest’ultima, adesso, la più folle, la più pericolosa". Può essere vero, specialmente nel glorioso occidente occidente. Ma c’era uno specifico referendum in uno specifico paese di merda che trattava un argomento a sua volta molto specifico. Non si parlava di massimi sistemi. Si trattava di eliminare una legge ingiusta e oscurantista, criticata dagli stessi che l’avevano scritta sotto dettatura dai tuoi nuovi amici della cei. E non posso certo condividere il tuo disprezzo per i piagnistei di chi non può avere un figlio o non può curarlo solo perchè la chiesa ha fatto in modo che un suo dogma diventasse una legge, con il colpevole benestare di uno stato sempre più clerico-fascista.

Molti anni fa, magari non lo ricorderai nemmeno, ci siamo conosciuti mentre stavi registrando a firenze il primo disco degli ustmamò. Una mattina di quelle arrivasti allo studio raggiante, e dicesti qualcosa tipo ” che bello, forse ce la faccio a non vendere la cavallina, sono proprio contento!” Chissà, forse parlavi proprio di Nubia. Immagino che vendere la cavallina sarebbe stata l’estrema ratio per uscire da un momento di difficoltà finanziaria. Giovanni, perdona la mia banalità ma a volte le cose sono semplici e banali proprio come appaiono: grazie al fallimento del referendum molte persone per potersi curare o poter avere un figlio, dovranno vendersi la cavallina e andare all’estero. Se sono così fortunati da avere una cavallina da vendere.

Cosa c’entra il referendum col fatto che tu ti prendi cura della tua famiglia, della stalla o di quant’altro? “Lavoro, studio e prego ogni giorno. Ringrazio Dio della vita per quello che è. Per una rosa, un gambo di spine: l’aroma va difeso con forza e per bene.” Benissimo. sei un uomo felice e questo, proprio per un sentimento di amicizia, solidarietà e compassione umana ci rende molto felici. Così come ci renderebbe tristi sapere di Giovanni Lindo Ferretti depresso, o alcolizzato, o suicidato, o malato. E’ umanità. Ma tu sembri provare amore solo per la stalla e la rosa. Mi sbaglio, Giovanni? Se hai deciso che non vale più la pena darsi preoccupazione per gli altri, o che dare se stessi (per quel poco che stavolta costava) per far sì che un paese già malridotto possa fare un piccolo passettino in avanti piuttosto che l’ennesimo indietro, beh allora mi sento improvvisamente lontano da te. Questi per te sono solo “esangui sterili, politicamente corretti, desideri"? Che devo dire…solo che mi hai reso triste.

con affetto
alessandro

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beh
by vai col lindo Tuesday, Jun. 21, 2005 at 9:06 PM mail:

son d'accordo con lindo

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Ferretti smettila di dire che sei un punk
by P@nk Tuesday, Jun. 21, 2005 at 9:36 PM mail:

Raccontaci di quando te e i tuoi amici di lotta continua andavate a mazzolare gli anarchici (e i punk).
Non ti sono bastati i vaffanculo ricevuti al Leoncavallo negli anni 80, quindi prendi te, la mongolia, le pecore e le mucche, la cavalla, i due coccodrilli e l'orangotango, i due piccoli serpenti e l'aquila reale e, stavolta, vacci.

Arivaffanculo.

Uno che non dimentica.

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mah
by ok Tuesday, Jun. 21, 2005 at 9:47 PM mail:

caro p@nk, forse hai ragione, ma la ragione non è mai a senso unico.

mi terrorizza una progenie di tanti bambini che possono avere la faccia di berlusconi o di la russa, perchè se x assurdo questi 2 vanno a donare il seme, le coppie possono scegliere di inseminarsi coi semi dei c.d. sani, forti e vincenti.

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spara juri ma mira bene
by uno Tuesday, Jun. 21, 2005 at 10:14 PM mail:

spara Juri spara e spera Juri spera che il nemico che cammina nelle tue stesse scarpe non ti freghi
Lindo ferretti emulo di Brandirali, la religione è l'oppio per i cretini

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sbagli
by che palle Tuesday, Jun. 21, 2005 at 10:34 PM mail:

non è religioso lindo. così come non lo è ferrara. e anch'io, agnostico quasi ateo, mi sono astenuto, pensando con la mia testa, non con quella di ruini.

la sconfitta è stata schiacciante, va analizzata da un altro punto di vista, non in modo stereotipato e conformista. se mi dici che ci rimettono sempre le minoranze, come per l'art. 18, siamo d'accordo, ma ridurre il tutto alla chiesa cattolica è semplice banalità.

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vomito
by flaiano Tuesday, Jun. 21, 2005 at 11:23 PM mail:

concordo con lo "stomachevole" riferito alla lettera di GLFerretti.
davvero piccolo-borghese...
(c'è però da dire che non concordo con il "bellissimo" riferito alla risposta di Alessandro)

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uffa
by che palle 2 Tuesday, Jun. 21, 2005 at 11:30 PM mail:

Siete tutti fuori strada, in ritardo clamoroso sui tempi e con voi stessi, sia Lindo (la cui musica non vale ormai più un cazzo) che Alessandro (le cui cose non sono mai state granchè) . L'unico che sembra vederci è il signor "che palle", a cui inevitabilmente mi associo.
Per approfondimenti, fatevi il culo a pensare con la vostra testa, se ne avete, perchè al mondo ci sono solo le lobbies cattoliche e quelle scientifiche, e perchè a sentire troppe stronzate uno poi spera che il genere umani diventi sterile.

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errata corrige
by che palle 2 Tuesday, Jun. 21, 2005 at 11:32 PM mail:

dove
"al mondo ci sono solo le lobbies cattoliche e scientifiche"
leggasi
"al mondo NON ci sono solo le lobbies cattoliche e scientifiche (che hanno comunque monopolizzato il cervello di molti)"

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ferretti è un mediocre filosofo
by nik Tuesday, Jun. 21, 2005 at 11:34 PM mail:

è stato un eccellente comunicatore e buon autore di testi.Ma qui le sue "meraviglie finiscono".Non lo si può sicuramente definire un pensatore,e lo si capisce chiaramente da come scrive.E' greve,stantio,e autoreferenziale.Tutte caratteristiche nocive per il mestiere .Al massimo può fare il retore come in questo caso,dove ha menato il can per l'aia per svariate righe e tutto questo per arrivare alla fine e partorire una cagata di motivazione contraria al referendum.D'altronde da uno che ha cantato l'elogio del blocco sovietico non è che si possono pretendere voli pindarici dell'intelletto.

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FEDELI ALLA LINEA
by nn fedele Wednesday, Jun. 22, 2005 at 1:49 AM mail:

Temo i fedeli alla linea[qualsiasi]
Nn mi piaceva Lotta Continua
Aborro chi mena[punx o altri,in modo squadristico poi..]
Amo chi lascia decidere gli altri..e ferretti nn mi sembra tra questi.Ma il germoglio lindo lo si intuiva già 20 anni fà,quindi nn mi stupiscono questi nuovi "versi".

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scusate
by pardon Wednesday, Jun. 22, 2005 at 5:19 AM mail:

ehm, se qualcuno spiegasse anche a me la questione me farebbe un piacere (per evitare di dovermi districare all'ultimo minuto tra le solite info corrotte...)

graziee!

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errata corrige
by ancora pardon Wednesday, Jun. 22, 2005 at 5:44 AM mail:

OPS...... ho confuso post, era per la questione dell'inail,

cmq già che ci sono devo dire che in fin dei conti dice tutto e niente,
non mi sembra sto gran "comunicatore"

PERCHè CAZZO NON SA SPIEGARSI E ARGOMENTARE?magari potrebbero essere anche valide le argomentazioni (non è detto a priori che sia da accusare..)

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esplico gran comunicatore
by nik Wednesday, Jun. 22, 2005 at 12:34 PM mail:

intendo la sua indiscutibile capacità di coniare slogan e motti paradossali,ad effetto.Questo bisogna riconoscerlo(allah è grande gheddafi è il suo profeta;spermi indifferenti per ingoi indigesti ecc..)Un pubblicitario,un uomo che aveva capito il suo tempo(che è stato anche il nostro,gli anni 80)in cui qualsiasi cosa avevi da dire,se volevi essere ascoltato,la dovevi dire in maniera coincisa e appariscente.Ma oltre a questo si arriva subito all'osso,e la ciccia finisce,come dimostra la lettera mandata al suo alter ego Ferrara.Diciamo che ha fatto bene a ritirarsi a vita privata e a levarsi dai coglioni,lui e le sue nostalgie veteropartitiche da piano quinquennale.

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m'importa 'na sega
by uno Wednesday, Jun. 22, 2005 at 2:22 PM mail:

Scusate, sembrate tutti stupiti dell'egoismo di Ferretti e della sua indifferenza alle private storie di sterilità: ma cosa credete che volesse dire la canzone "m'importa 'na sega"? Era già una dichiarazione di principio e nessuno se n'è accorto.

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ai "poster" l'ardua sentenza
by azazel77 Monday, Jul. 04, 2005 at 1:07 AM mail:

Meglio una stupida provocazione scritta da Dio o una serie di intelligenti ovvietà scritte da cani? Il cuore mi dice la prima, il cervello la seconda, il culo non lo so.
Fatto sta che ormai è fatta...figli chi può.

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questioni complesse
by Subcomandante troncos Sunday, Jul. 31, 2005 at 1:50 PM mail:

Ferretti h questa mania piccolo borghese di fine '700 di "epatè le bourgiose"(credo si scriva così) ovvero scandalizzare il borghese. Ma essendo egli stesso incerto delle sue idee lascia sempre porte aperte, non si sa mai.. In altre parola da' un colpo al cerchio uno alla botte, anche perchè se no no i fans l'avevamo abbandonato da mo. Queste fascinazioni destrorse incompiute(come Battiato alla festa di AN) vanno prese per ciò he sono. Secondo me il vero errore di ferretti non è tanto nelle stronzate che dice, nell'ammirazione per quello stronzo di ferrara, ma nel non argomentare razionalmente: è un fastidio viscerale il suo, un qualcosa di più profondo di un discorso razionale, è un discorso irrazionale. Non credo di essere riuscito a spiegare quello che penso, ma tanto vale è il fastidio che provo io per i rpogrammi televisivi o per certi film pseudo intellettuali: non ho bisogno di veder, muccino o donnie darko, dawson creek o maria de filippi perchè mi stiano sul cazzo, per schierarmi immediatamente contro.
Per concludere, non credo che cercando nella storia personale di ferretti, nelle cazzate della gioventù(o nelle cose giuste della gioventù) nel suo filosovietismo che filosovietico non era nel suo essere fedele alla linea anche se la linea non c'è(e non è una citazione) che troveremo risposta al nostro sconforto per una talle presa di posizione, si può essere punk e stupidi e non votare e si può essere Fini(che è già una offesa di per sè ed è pure un fascio) e votare ma non si può pretendere che sia un cantante, suggestionato dai paradisi mussulmani e da papa nazingher, antifascista filosovietico filoamericano a dirci quello che dobbiamo fare, in questo senso si è sempre mossa la ricerca artistica di ferretti, e questa proposta di infedeltà alla linea io mi dichiaro fedele.
Ho votato e fatto votare 4 SI.
El subcomandante troncos

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ferretti?
by baryonyx Sunday, Jul. 31, 2005 at 3:23 PM mail:

che delusione. La tipica parabola dei cosiddetti teocons di cui Ferrara è un ottimo esempio. Ho letto la sua lettera e non ha fatto un minimo accenno sulla ricerca delle celleule staminali degli embrioni, che è fondamentale per potere sconfiggere malattie come il morbo di Parkinson. Eppure dovrebbe sapere che gli embrioni che non possono essere trapiantati non possono resistere più di cinque anni, sebbene conservati alle più fredde temperature. La cosa più triste è pensare che gli altri paesi continuano la ricerca sulle cellule staminali embrionali e il nostro paese rimarrà fatalmente arretrato, per cui si assisterà alla consueta migrazione dei nostri cervelli all'estero. Dulcis in fundo, i soliti ricchi andranno all'estero per risovere i problemi di sterilità e per affrontare i viaggi della speranza per sconfiggere terribili malattie. Ferretti pensi ad occuparsi della sua stalla e dei suoi cani, da buon animalista come gran parte di noi del resto, ma non rompa i coglioni con il suo pensiero, frutto ibrido di malcelata voglia di scopare e improvvise visioni misticheggianti. Tra l'altro anche la sua musica comincia a risentirne, col suo CD Litanie in compagnia di Sparagna.

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Ferretti o scherzetti?
by System Wednesday, Aug. 10, 2005 at 12:45 AM mail: systems@pengo.it

Giovanni Lindo, scopro in ritardo questa tua uscita e mi dispiace. Probabilmente hai perso una buona occasione per stare zitto. I tuoi silenzi, anche quelli discografici, credo ultimamente siano migliori di troppe parole al vento (o al vanto).

In ogni caso, a distanza di tempo dal voto vuoto che ha scaldato tanti animi e anime d'animali, è triste comunque constatare come le vittorie di questo tipo sono gemelle delle peggiori "sorelle sconfitte" (perchè entrambe sono figlie della stessa madre cieca).

E tu di sorelle e sconfitte ne sai abbastanza per fingerti figlio unico.

Il tuo inesistente mondo cattolico/bucolico/luddista poi mi spaventa nella stessa misura in cui mi spaventano i mille "dottor stranamore" esperti in troppe scienze applicate alle nostre realtà che loro per primi non comprendono.

Il tempo, come sempre, avrà ragione di tutto...
Compresi noi e i nostri pope e mullah!

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Il pensare
by alessandro Wednesday, Aug. 10, 2005 at 10:32 AM mail: ceccoilmugnaio@tiscali.it

Ho letto l'articolo di Giovanni ed i rispettivi commenti: c'è da pensare a molte cose...Sono dell'idea che è il giudizio, il masso di istintiva ribellione a qualcosa che ci tocca che ci mette in condizione di "usufruire di una libertà" che spesso è discutibile, in se, e difficilmente tollerabile...Intendo dire che noto una profonda volontà di esprimersi: bene, giusto, ma proprio per questo ogni idea ha diritto di esistere.
Giovanni diceva che "Vivere è il presupposto di tutto": giusto, quindi, impariamo a capire che non si possono fermare i cataclismi, le assurdità; ci si può educare, però, a migliorare le cose, a mettersi in discussione, a costruire nuovi progetti.
In Giovanni il pensare è sempre stata una necessità e non un hobby: si è esposto, ma non mi sembra di notare in lui arroganza od altri comportamenti moralmente discutibili.
Per essere nella posizione che è, e cioè di poter dire quello che pensa, ha compiuto un percorso umano, più che artistico. Certo: molte persone, specie i politici, dicono e fanno cose inenarrabili, ma non penso che lo si possa paragonare a loro.
Gaber diceva: " I pareri son come i coglioni: ognuno ha i suoi"...
Credo che quest'articolo di Ferretti non abbia condizionato il voto di nessuno: sarebbe grave se fosse stato così ma credo che nessuno che lo conosce intimamente o superficialmente non ci abbia messo qualcosa di proprio nel momento in cui decideva di andare a votare o meno e come.
Siamo adulti: per tutto ciò che esso significa, io lodo lo stupore, e stupirsi è gran bella cosa...ma poi il rispetto non deve venir meno.
Ognuno guarda le cose dal proprio posto, con la propria ottica, con i proprii pruriti mentali, con i proprii bisogni.
L'unica vera libertà del vivere dovrebbe essere quella di pensare...; poi, sarebbe bene aver cura e responsabilità di ciò che si dice...ma nessuna mente è ormai vergine davanti agli accadimenti del vivere...quindi trovo poco propositivo indignarsi per le sue parole, schermirlo, disconoscerlo...
Chissà, allora, quanti di voi hanno cantato, da convinti poi..., quelle parole che nella lettera Giovanni ha riportato..., e ora giù a criticarlo...
Non è forse importanti essere coerenti, ma si può, serenamente, mettersi distanti da chi abbiamo sempre amato, considerato, venerato: certo, questo comporta dolore ma nessuno può essere tanto presuntuoso da voler esserne immune e tanto poco piantato con i piedi per terra dal non sapere che a volte ci sono favole e/o storie che possono non più piacerci...
Io continuo a considerare Giovanni un essere umano molto interessante e capace. Magari può anche dire cose contrarie al mio pensare, al mio essere me, ma nutre costantemente la mia mente è ciò che pensa e che dice è cibo delizioso.
Posso anche non mangiarlo tutto ma non finirò mai di pensare che lui, come altri, è un maestro per me e che posso, tranquillamente, seguire una strada diversa dala sua ma non per questo non posso non riconoscergli qualità che vorrei avere un minimo dentro, nel mio cuore, nella mia testa...
Mi congedo con la speranza che possiamo tutti, o almeno qualcuno, interrogarci, seriamente, su cosa ci porta a inveire, vessare su un individuo che anche solo per quello che fà, cioè cantare e con un discreto successo, ha attenzioni che abbiamo deciso noi di dargli, contribuendo anche, forse inconsapevolmente, a condurlo con maggior vigore, a pensare quello che pensa....: come possiamo condannarlo per questo?
Grazie Giovanni, e come diceva Totò, a prescindere!!!
Il rispetto va portato ancor prima della conoscenza...invece, quì e altrove, appena si conosce una persona o si pensa di conoscerla, ci legittimiamo nel farla a pezzi...

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Il pensare
by alessandro Wednesday, Aug. 10, 2005 at 10:47 AM mail: ceccoilmugnaio@tiscali.it

Ho letto l'articolo di Giovanni ed i rispettivi commenti: c'è da pensare a molte cose...Sono dell'idea che è il giudizio, il masso di istintiva ribellione a qualcosa che ci tocca che ci mette in condizione di "usufruire di una libertà" che spesso è discutibile, in se, e difficilmente tollerabile...Intendo dire che noto una profonda volontà di esprimersi: bene, giusto, ma proprio per questo ogni idea ha diritto di esistere.
Giovanni diceva che "Vivere è il presupposto di tutto": giusto, quindi, impariamo a capire che non si possono fermare i cataclismi, le assurdità; ci si può educare, però, a migliorare le cose, a mettersi in discussione, a costruire nuovi progetti.
In Giovanni il pensare è sempre stata una necessità e non un hobby: si è esposto, ma non mi sembra di notare in lui arroganza od altri comportamenti moralmente discutibili.
Per essere nella posizione che è, e cioè di poter dire quello che pensa, ha compiuto un percorso umano, più che artistico. Certo: molte persone, specie i politici, dicono e fanno cose inenarrabili, ma non penso che lo si possa paragonare a loro.
Gaber diceva: " I pareri son come i coglioni: ognuno ha i suoi"...
Credo che quest'articolo di Ferretti non abbia condizionato il voto di nessuno: sarebbe grave se fosse stato così ma credo che nessuno che lo conosce intimamente o superficialmente non ci abbia messo qualcosa di proprio nel momento in cui decideva di andare a votare o meno e come.
Siamo adulti: per tutto ciò che esso significa, io lodo lo stupore, e stupirsi è gran bella cosa...ma poi il rispetto non deve venir meno.
Ognuno guarda le cose dal proprio posto, con la propria ottica, con i proprii pruriti mentali, con i proprii bisogni.
L'unica vera libertà del vivere dovrebbe essere quella di pensare...; poi, sarebbe bene aver cura e responsabilità di ciò che si dice...ma nessuna mente è ormai vergine davanti agli accadimenti del vivere...quindi trovo poco propositivo indignarsi per le sue parole, schermirlo, disconoscerlo...
Chissà, allora, quanti di voi hanno cantato, da convinti poi..., quelle parole che nella lettera Giovanni ha riportato..., e ora giù a criticarlo...
Non è forse importante essere coerenti, ma si può, serenamente, mettersi distanti da chi abbiamo sempre amato, considerato, venerato: certo, questo comporta dolore ma nessuno può essere tanto presuntuoso da voler esserne immune e tanto poco piantato con i piedi per terra dal non sapere che a volte ci sono favole e/o storie che possono non più piacerci...
Io continuo a considerare Giovanni un essere umano molto interessante e capace. Magari può anche dire cose contrarie al mio pensare, al mio essere me, ma nutre costantemente la mia mente e ciò che pensa e che dice è cibo delizioso.
Posso anche non mangiarlo tutto ma non finirò mai di pensare che lui, come altri, è un maestro per me e che posso, tranquillamente, seguire una strada diversa dala sua ma non per questo non posso non riconoscergli qualità che vorrei avere un minimo dentro, nel mio cuore, nella mia testa...
Mi congedo con la speranza che possiamo tutti, o almeno qualcuno, interrogarci, seriamente, su cosa ci porta a inveire, vessare su un individuo che anche solo per quello che fà, cioè cantare e con un discreto successo, ha attenzioni che abbiamo deciso noi di dargli, contribuendo anche, forse inconsapevolmente, a condurlo con maggior vigore, a pensare quello che pensa....: come possiamo condannarlo per questo?
Grazie Giovanni, e come diceva Totò, a prescindere!!!
Il rispetto va portato ancor prima della conoscenza...invece, quì e altrove, appena si conosce una persona o si pensa di conoscerla, ci legittimiamo nel farla a pezzi...

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Grande Giovanni
by Spito Friday, Jul. 07, 2006 at 10:12 AM mail: johnnorum@libero.it

Alessandro..secondo me sei tu quello che ha detto un valanga di Kazzate..
Giovanni invece sta sempre di piu trovando se stesso..e vederlo ora..mi viene invidia per la sua felicità..

Potevi tu Alessandro farti una sega?

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