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Wef: Domande e risposte
by teresa Friday, Feb. 01, 2002 at 8:38 AM mail:

Le Faq che spiegano che cos'è il World economic forum, cosa fa, quali sono i suoi rapporti con le altre istituzioni.

Il World economic forum è iniziato il 31 gennaio a New York. Circa 3200 uomini d’affari, poiliti, giornalisti e accademici si incontreranno a porte chiuse per preparare l’agenda dell’economia globale. Migliaia di manifestanti sono attesi a New York.
Ecco una serie di Faq preparate da New York City Indipenden Media Center
Che cos’è il World economic forum?
Il Wef è una organizzazione privata che comprende i rappresentanti di oltre 1000 delle più grandi corporations mondiali, tra le quali Monsanto, Nike, General motors e, fino a poco fa, Enron. Nata nel 1971 come European Management Forum, il gruppo, originariamente svizzero, è cresciuto fino ad avere un ruolo determinante per l’agenda mondiale, oltre che uno dei maggiori abiti di proposta della globalizzazione delle multinazionali. Fino a quest’anno, l’organizzazione ha tenuto il suo meeting annuale nelle montagne svizzere, nella località turistica di Davos.
Il meeting è aperto solo ai membri, che pagano una quota annuale di 30 mila dollari, e a politici selezioanti, giornalisti, accademici. Il presidente americano George Bush e il primo ministro inglese Tony Blair dovrebbero entrambi partecipare.
Il gruppo del Wef, che mette a punto l’economia globale e una agenda commerciale che ha un impatto in tutto il mondo, è formato principalmente da uomini d’affari europei e americani, cone le seguenti proporzioni: Europa, 43%, Nord america, 26%, Asia, 13%, America centro/meridionale 7,5 %, Medio Oriente 4,5 %, Africa 4,3%, Oceania 2,2%.
Perché il Wef si tiene a New York?
“New York è la capitale della finanza mondiale ed è anche la vittima dei recenti attacchi terroristici, dunque non c’è posto migliore di questo per confrontarsi”, ha detto il 7 novembre Klaus Schwab, il fondatore del Wef. La municipalità ha dato il benvenuto a questa decisione sperando che il meeting possa anche stimolare la rallentata economia New Yorkese.
Gli antagonisti del Wef sostengono invece che il meeting sia stato trasferito a New York per evitare proteste e manifestazioni. “Ci sentiamo colpiti per il fatto che, in tempi di crisi, il mondo più ricco e potente abbia deciso di venire nelle rovine di New York per lottizzare il mondo”, si legge in un documento dell’Anti-Capitalistic Convergence. Persino prima del 9/11, molti credevano che anni di proteste a Davos avrebbero costretto il Wef a cercare per il suo meeting annuale una nuova casa meno fragile.
“La città e il Wef fanno notare che uno dei fattori che giocano a loro favore è una riduzione delle proteste anti global, soprattutto dopo il 9/11”, è riportato in una articolo del Washington Post.
Gli attivisti però prevedono che le manifestazioni a New York possano essere più vaste di quelle tenutesi nell’Aprile del 2000 durante il meeting della World Bank a Washington.
Che impatto avrà il meeting sulla città?
L’impatto economico deve essere ancora valutato. Mentre gli uomini d’affaro e gli ambasciatori sono tra le persone più ricche del mondo, la città spenderà milioni di dollari per la sicurezza. A Davos, una cità di soli 13.000 residenti permanenti, la polizia l’anno scorso ha speso 5,4 milioni di dollari per la sicurezza. A New York, che ha una forza di polizia di 40.000 persone, l’ultima stima è stata di 11 milioni di dollari, secondo il New York Times.
La municipalità sostiene che l’evento genererà 19,4 milioni di dollari di guadagni per il commercio locale. Il Waldorf Hotel farà la parte del leone, e cioè 13 milioni di dollari, mentre il resto andrà a ristoranti da 200 dollari per piatto e a locali notturni.
The Times, l’11 gennaio, ha pubblicato la notizia che una forza militare resterà pronta. “Chi dovrà far rispettare la legge”, ha detto il dipartimento di polizia, “dovrà considerare l’uso di tattiche militari”. “Tutti gli strumenti e le lezioni apprese dall’11 settembre sulla sicurezza, sono state messe in atto”. Il dipartimento di poizia sta addestrando gli addetti simulando dimostrazioni in cui i manifestanti attaccano la polizia e cercano di rovesciare automobili. Mentre l’area nei pressi dell’albergo Waldorf-Astoria può essere congelata, non verranno costruiti recinti o cancelli intorno all’albergo, come visto di recente a Genova o a Quebec city. I membri potranno andare anche in altre parti della città. Sabato 2 febbraio, per esempio, la Borsa di New York ha accetato di aprire per ospitare una festa per 3.000 persone.
Chi saranno gli antagonisti del Wef, e che motivi hanno?
Varie organizzazioni hanno previsto proteste, marce, e contro-summit, che si teranno dal 30 gennaio al 4 febbraio:
Students For Global Justice, AFL-CIO,
Public Eye on Davos, Another World Is Possible, Anti-Capitalist Convergence, Public
Citizen and International ANSWER.
IL Wef viene ritenuto da molti il responsabile della recente ondata di globalizzazione. Rappresentanti del Wef so stati tra i fondtori della World trade organization, l’organizzazione economica che è stata oggetto delle proteste di Seattle nel 1999.
Inoltre la crescente influenza del Wef sta iniziando a sfidare persino le Nazioni Unite, il che rende molte persone critiche, visto che il Foum è una entità privata e alla quale possono partecipare solo mebri scelti. “Può un Forum dominato dagli interessi delle corporation essere incoragiato a prendere l’incarioco di stabilire le regole per lìil governo globale?” Ha chiesto Peter Goodman nell’articolo “The Wef: la prima internazionale del capitale?”. Per i gruppi anagonisti, la risposta è chiaramente no. Mentre molti attivisti sono d’accordo nell’obiezione al Wef, il dibattito si è acceso sulle tattiche di protesta che devono essere o non essere utilizzate in una città che si sta ancora riprendendo dai devastanti eventi accaduti a New York.
Qual è la connessione tra Eorld economic forum, World bank, Fondo monetario internazionale (Fmi) eWorld trade organization (Wto)?
L’Fmi e la World bank sono nati entrambi in seguito alla Seconda guerra mondiale per stabilizzare l’economia internazionale e fornire prestiti alle nazioni emergenti. Le istituzioni, gestite dalle nazioni, hanno adottato il modello econoico neo-liberale che è stato ampiamente criticato per le diseguaglianze che produce sia all’interno di un Paese, sia tra Paesi industrializzati e resto del mondo.
“Dal 1980 la situazione il debito pubblico è via via peggiorata, e ora il debito totale dei due terzi del mondo è pari a alla metà della somma dei loro Prodotti nazionali lordi e circa il doppio dei loro introiti annuali per le esportazioni”, sostiene il gruppo 50 Years is Enough. “A causa di questo fenomeno, i governi non hanno nessun potere di negoziazione, e non possono intervenire nelle programmi di revisione strutturale, dunque devono accettare ogni condizione imposta dalla World Bank e dal Fmi”.
Il Wef risale agli inzi degli anni Settanta e a contribuito a spianare la strada per la creazione del Wto. L’Fmi, la World bank e il Wto hanno il potere di far crescere l’economia e influenzare le regolamentazioni econmiche, mentre il World economic forum è un gruppo privato che influenza e il commercio per le multinazionali.
Che influenza ha avuto il World economic forum?
Da quando il professore svizzero Klaus Schwab ha organizzato un piccolo incontro di manager nel 1971, il meeting annuale è crescciuto rapidamente in volume e in propositi. Inizialmente si chiamava European Management forum. Nel 1982, il primo incontro informale si è tenuto a Davos. Un anno dopo si è tenuto il primo incontro ufficiale. Nel 1986 l’organizzazione ha cambiato nome ed è diventata World economic forum e è diventata il punto di incontro più importante per le corporation. Il suo impatto sull’economia mondiale è stato dunque profondo.
Cos’è accaduto nei precedenti meeting?
Fino alla fine del decennio 90, il Wef ha richiamato una scarsa attenzione al di fuori dall’elite finanziaria. Tutto è cambiato da quando a Davos sono iniziate le proteste e gli attivisti hanno chiesto maggiore responsabilità all’organizzazione. Le dimostrazioni sono cresciute fino a contare mille persone due anni fa, spingendo gli svizzeri a vietare le proteste nel 2001. Questo però non ha impedito agli hacktivisti di decodificare il server Wef per raccogliere i numeri delle carte di credito, le informazioni di viaggio e i numeri di cellulare di oltre mille partecipanti, inclusi Yasser Arafat, Madeline Albright e Bill Gates. Nel settembre 2000 il Wef ha tenuto un meeting regionale in Australia. E là si sono raccolte 10.000 persone, che hanno ritardato il meeting impedendo a un terzo dei delegati di entrare nel centro cogressi. Manifestazioni di protesta si sono tenute anche a Cancun, Mexico, in febbraio 2001, durante un meeting tra rappresentanti Wef e rappresentanti governativi del Messico.
Qual è la connessione tra World economic forum e World social forum?
Il World social forum è nato l’anno scorso a Porto Alegre, Brasile come contro summit rispetto all’incontro annuale del World economic forum. Circa 10.000 attivisti, educatori, sindacati e lavoratori di tutto il mondo si sono incontrati per discuere alternative al modello economico neo-liberale. “Un altro mondo è possibile” è lo slogan ufficiale. “Dopo un anno e mezzo di proteste contro la Wto, la World bank e il Fondo monetario internazionale, il World social forum è visto come una opportunità per il movimento per passare dalla semplice protesta a una articolazione di proposte.

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