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Intervista a Giovanni Russo Spena
by Imc Cinisi Friday, May. 10, 2002 at 1:30 PM mail:

In diretta dal media center di Cinisi

Riguardo alle iniziative di questi giorni a Cinisi, qual'é la sua opinione?

Questa iniziativa è importante perché ricollega la posizione politico culturale di Peppino Impastato a quella del social forum; la mafia va combattuta dall'interno della società in quanto potere economico legato al potere.
la lotta va ricondotta proprio a partire dall'esperienza sul sociale di Peppino, che era fondamentale quanto la sua esperienza politica e culturale. Il movimento si ricollega fortemente alla idealità di Peppino, in questi giorni, con i forum e la presenza di molti giovani: così si ricostruisce la memoria storica, il collegamento tra mafia e potere, e la memoria di lotte sul sociale che è lascito fondamentale di Peppino.

Cosa possiamo imparare dall'esperienza di radio aut?

La grande capacità di Radio Aut era di inchiesta e informazione, ma anche di ascolto; laddove non c'erano dati documentabili interveniva l'ironia da sola, come nella trasmissione in cui peppino parla di una nave che fuma: non avendo elementi probanti cifrava una comunicazione sulla realtà dei traffici al porto. Altre sono state tematiche essenziali affrontate dalla radio, come il confronto sul rapporto uomo donna; Radio Aut era un mezzo di informazione ma anche di scambio e di crescita; era organizzazione del dissenso sul territorio, aveva una posiz ione particolare, non come le altre radio che magari erano voci di organizzazioni preesistenti.

La notizia del presunto rilascio di Badalamenti, alla partenza della fiaccolata, ci ha lasciato basiti

Se fosse confermata il governo dovrebbe chiedere dove possibile l'estradizione di Badalamenti, diretta o tramite la Spagna, anche se la procedura di estradizione in questo quadro internazionale è un po' intricata; Badalamenti potrebbe poi scontare in Italia la condanna.

Ieri c'è stato l'incontro tra la madre di Peppino e la madre di Carlo Giuliani, qual'è la sua impressione su questo incontro

La figura di Peppino con la sua carica di disobbedienza si ricollega alla stessa carica che esprimono, mutati i contesti, i giovani di oggi.
la madre di peppino ha saputo gestire il rapporto fra l'amore per il figlio e il marito mafioso ed è poi diventato un elemento di punta, come le madri di Plaza de Majo e come la madre di Giuliani. ma gli
elementi simbolici non devono mai prevalere sull'analisi dei contesti reali, quindi mi limito a questo parallelismo; qui c'è un mix di immaginario collettivo che si mette in moto in un contesto sociale, mentre le madri di plaza de majo suppliscono alla mancanza di una generazione politicamente, non è lo stesso per queste due madri, che suppliscono casomai i loro figli rifiutando il ruolo di madri dolenti, più che dirigere a livello politico.

La fiaccolata di ieri ha visto l'ottanta per cento delle finestre di Cinisi e Terrasini sbarrate e con la luce spenta: a 24 anni di distanza che impressione danno?

Qui la presa della lotta di Peppino alla fine è stata paradossalmente minore, proprio perché qui la mafia è radicata. Peppino è un simbolo dell'antimafia sociale per migliaia di ragazzi in tutte le città italiane; qui no, la mafia si è inabissata, ma si ricostruisce nelle viscere della società in particolare in questo momento politico. Non è finita la mafia solo perché non ci sono arresti, ora sta ricostruendo rapporti a doppio filo con il nuovo potere. A maggior ragione bisogna far rivivere una grande stagione di lotta sociale antimafia.

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