Secondo HRW, il presidente della Colombia Alvaro Uribe dovrebbe capovolgere
la decisione di non accettare la giurisdizione del TPI sui crimini di guerra
per 7 anni
Colombia: Il TPI non avra' giurisdizione sui crimini di guerra per 7 anni
Secondo HRW, il presidente della Colombia Alvaro Uribe dovrebbe capovolgere la decisione di non accettare la giurisdizione del TPI sui crimini di guerra per 7 anni
Fonte: Human Rights Watch Traduzione di Fabio Quattrocchi mailto:FABIOCCHI@inwind.it *************** Se volete ricevere queste news, mandate una email vuota a mailto:econotizie-subscribe@yahoogroups.com ***************
5 Settembre 2002 - Secondo Human Rights Watch, il presidente Colombiano Alvaro Uribe dovrebbe cambiare la decisione di non accettare, per un periodo di 7 anni, la giurisdizione del Tribunale Penale Internazionale (TPI) sui crimini di guerra. Il governo colombiano ha ammesso solo recentemente di aver fatto questa decisione, contenuta in una dichiarazione inoltrata all'ONU il 5 Agosto 2002, il giorno in cui il paese ratifico' lo statuto di Roma.
Secondo l'articolo del trattato che la Colombia invoca, uno stato puo' decidere di declinare la competenza del Tribunale fino a 7 anni per i crimini di guerra commessi da uno dei suoi cittadini o nel suo territorio. Tali crimini sono continuamente commessi dai ribelli e dai paramilitari in Colombia. Sebbene il governo non abbia motivato la decisione di rigettare la giurisdizione della corte durante questo periodo, la mossa sembra finalizzata a sostenere la contrattazione di potere del governo in eventuali negoziati di pace.
Secondo HRW, questo passo prelude all'impunita' attraverso qualcosa di simile ad una legge di amnistia. Al momento, la pace non e' mai sembrata cosi' lontana, e questa decisione incoraggera' soltanto la perpetuazione di altri orrendi abusi contro i civili, afferma HRW. Il presidente Uribe puo' capovolgere la decisione in qualsiasi momento, e dovrebbe farlo adesso.
La Colombia ha ratificato il trattato istitutivo del TPI il 5 Agosto, due giorni prima che Uribe entrasse in carica. Senza far sapere nulla al pubblico, il governo ha introdotto una dichiarazione secondo quanto prevede l'art. 124 dello statuto di Roma, che permette alle parti del trattato di rigettare la giurisdizione della corte per 7 anni sui crimini coperti dall'art. 8 dello stesso statuto. Questo articolo copre i crimini di guerra come attacchi intenzionali contro la popolazione civile, sequestri, esecuzioni sommarie, tortura e reclutamento militare dei bambini al di sotto dei 15 anni.
La dichiarazione del governo non e' stata resa pubblica allo stesso giorno della ratifica, ne' e' stata discussa dal Congresso Colombiano. Secondo un comunicato del Ministero degli Esteri del 2 Settembre, "il Congresso era consapevole di questa possibilita' e non ha presentato obiezioni." Ma l'ambasciatore della Colombia presso l'ONU ha ammesso che il Congresso "probabilmente nn sapeva" dei piani del governo.
Il governo di Pastrana ha inoltrato la dichiarazione due giorni prima che Uribe prendesse il suo posto, dopo essersi consultato con lo stesso Uribe. Un'altra dichiarazione del governo allegata alla ratifica del TPI afferma che il governo si ritiene libero di decretare amnistie per crimini politici.
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