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Un agricoltore combatte contro la Monsanto
by Nirvana Wednesday, Oct. 30, 2002 at 6:47 PM mail:

La contaminazione genetica causata dalle piante transgeniche ( geneticamente modificate) ha rappresentato un nostro motivo per fare informazione nelle settimane passate. Oggi ci troviamo di fronte a un caso veramente eclatante, che rivela tutta la rapacità di cui sono capaci le corporazioni multinazionali.

La contaminazione genetica causata dalle piante transgeniche ( geneticamente modificate) ha rappresentato un nostro motivo per fare informazione nelle settimane passate. Oggi ci troviamo di fronte a un caso veramente eclatante, che rivela tutta la rapacità di cui sono capaci le corporazioni multinazionali.

Abbiamo visto il caso Starlink, in cui il mais transgenico non approvato per il consumo umano è filtrato nella catena alimentare umana, contaminando più di 300 prodotti per i supermercati e per lo meno 143 milioni di tonnellate di mais. La settimana scorsa abbiamo informato su come il mais transgenico stia invadendo il Messico, luogo d'origine di questa importante pianta.

Gli agricoltori di tutto il Messico, gli Stati Uniti e il Canada hanno iniziato a preoccuparsi per quello che accadrà quando semi di queste coltivazioni transgeniche invaderanno le loro terre, portati dagli uccelli o dalle api, o trasportati dal vento. Questo sta accadendo in tutto il continente, visto che le grande potenze industriali possiedono milioni di ettari di coltivazioni transgeniche, come soya, mais, cotone. Cosa accadrà quando le loro coltivazioni subiranno la contaminazione genetica?

Il caso dell'agricoltore canadese Percy Schmeiser illustra drammaticamente il futuro dell'agricoltura che vive sotto l'artiglio delle corporazioni biotecnologiche.
Per oltre 50 anni, Schmeiser ha coltivato e sviluppato varietà di canola nella sua proprietà in provincia di Saskatchewan. Un bel giorno notò che parte del suo raccolto era transgenico. Il polline o i semi di una coltivazione di canola geneticamente modificata erano stati trasportati dal vento nella sua proprietà. Il lavoro di tutta la sua vita era stato distrutto per sempre.

Ma l'incubo di Schmeiser era appena iniziato. Arrivarono alla sua proprietà i rappresentanti della corporazione Monsanto per accusarlo di aver coltivato la canola transgenica della compagnia senza autorizzazione. Le semenze della Monsanto sono brevettate, e possono essere piantate soltanto da chi firma un contratto con la compagnia.
Schmeiser spiegò agli avvocati della Monsanto che non fu lui a piantare questa semenza, ma che quest'ultima capitò nella sua proprietà come poteva accadere a chiunque altro. Poteva trattarsi di semenza trasportata dal vento, o dagli uccelli, dagli insetti, dai cervi o dai cojote. Però la compagnia insistette nell'accusarlo di furto e ad esigere un risarcimento.

Monsanto chiamò Schmeiser in tribunale, e la compagnia vinse il caso. Il giudice stabilì che non importava come la semenza fosse arrivata nella proprietà di Schmeiser - se per casualità o per furto -, ma che era proprietà della Monsanto e che tutti i guadagni che apportava dovevano essere trasmessi alla compagnia. La compagnia inoltre esigette da Schmeiser il pagamento delle spese legali, che ammontavano a un milione di dollari.

Ma la Monsanto non si era messa contro un agricoltore qualunque. Schmeiser è un politico completo e con esperienza. Negli anni passati è stato sindaco e membro del Parlamento Nazionale. Schmeiser ha speso per la sua difesa 200.000 dollari, soldi che aveva accumulato in tutta la sua vita per la pensione.
Attualmente è in appello, che gli costerà circa 100 mila dollari in più. Cittadini di tutto il Nord America hanno aggiunto i loro soldi per aiutarlo nella sua battaglia legale. Se perde l'appello, Schmeiser si rivolgerà al Tribunale Supremo, e se questo non gli darà ascolto, il Parlamento si vedrà obbligato a giudicare il caso.
Schmeiser ha viaggiato per tutto il mondo negli ultimi anni denunciando gli abusi della Monsanto prima delle udienze, in paesi come gli Stati Uniti, l'India, il Bangladesh, il Pakistan e la Nuova Zelanda. Nell'ottobre del 2000, ha ricevuto in India il Premio Mahatma Gandhi per la sua lotta non violenta in favore della giustizia.

Lo stato agro - poliziesco.

Le minacce della Monsanto contro Schmeiser non rappresentano un caso isolato.
Grazie al drastico consolidamento dell'industria delle semenze negli ultimi anni, la Monsanto è diventata l'unico fornitore di semenza in molti luoghi del Nord America. La compagnia ha approfittato della sua posizione quasi monopolistica. L'agricoltore che compra semenza deve firmare un contratto ch eimpone le seguenti condizioni:

* Il compratore non conserverà la semenza per piantarla nei raccolti successivi. Dovrà comprare la semenza dalla compagnia ogni anno.

* Il compratore non citerà la Monsanto se accadrà qualcosa di male. Però la Monsanto potrà portare in giudizio il compratore se non rispetterà il contratto.

* Gli investigatori della Monsanto, chiamati " polizia genetica", potranno recarsi nella proprietà del compratore quando vorranno, per verificare che il contratto viene rispettato.

Questo contratto frequentamente viene trasmesso sull'etichetta della semenza o nella fattura d'acquisto.

Dopo aver esaminato questi termini, Dennis Howard, delle segreteria dell'agricoltura del Dakota settentrionale, ha avverito che " è sconsigliato a qualunque agricoltore di firmare questo documento. Questo contratto non solo limita severamente le opzioni del produttore, ma limita le responsabilità legali della Monsanto. Gli accordi di compra-vendita e i contratti sono effettivi solo se servono a proteggre gli interessi di tutte le parti in causa. La protezione del contratto della Monsanto è esclusivamente unilaterale e consiglio ai clienti di pensarci bene prima di firmare un accordo del genere".

Monsanto invita gli agricoltori a informarla se conoscono qualcuno che sta piantando le sue semenze senza autorizzazione. Quando riceve una soffiata, la compagnia invia due rappresentanti della sua "polizia genetica" bella proprietà dell'accusato. Lo informano che sono venuti a conoscenza del fatto che sta usando le semenza della Monsanto senza autorizzazione. Se nega, lo accusano di mentire, e se non ammette la sua colpa la pagherà molto cara. Se l'agricoltore non è casa, lasciano una lettera in cui richiedono denaro. Questa lettera, che Schmeiser chiama" lettera di estorsione", dice che per andare in tribunale l'agricoltore deve versare 28.700 dollari.

Secondo Schmeiser, questa tattica di intimidazione distrugge la struttura sociale delle comunità agricole e rurali. L'agricoltore si domanda se è stato il suo vicino ad accusarlo ed evita di parlare con gli altri, per timore delle soffiate alla Monsanto. L'agricoltore canadese stima che nel Nord America ci siano circa 2.000 agricoltori sotto esame o minaccia della Monsanto. E' difficile sapere il numero preciso, perchè quando firmano il contratto con la Monsanto, non possono parlarne con nessuno. In un'intervista recente della rivista Acres, Schmeiser afferma che l'ordine del giorno della Monsanto equivale a vendere più prodotti chimici, visto che la maggior parte delle semenze transgeniche che vende resistono al pesticida Roundup, prodotto dalla stessa compagnia. Così, Monsanto può vendere la semenza e il pesticida in un solo pacchetto integrato:

" Sono agricoltore dal 1947, e ho visto cosa la chimica ha fatto alla nostra terra, alla nostra vita rurale e ai nostri uccelli. Stiamo oggi pagando il prezzo per quello che abbiamo fatto negli ultimi 50 anni. Quando abbiamo ucciso un insetto nocivo, abbiamo ucciso anche tutti quelli che non lo erano. Mi rendo contro dopo 50 anni che abbiamo fatto tanto male, non solo all'ambiente, ma anche agli animali e all'essere umano. Credo che abbiamo una responsabilità morale nei confronti dell'ambiente. I pesci, gli uccelli, i mammiferi e gli insetti non possono proteggersi. Tocca a noi proteggerli, e non lo stiamo facendo."

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http://ecuador.indymedia.org/es/2002/10/506.shtml

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