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Venezuela: show mediatico golpista
by Bambine di Satana Friday, Oct. 25, 2002 at 3:11 PM mail:

¡BASTA YA DE TANTA IMPUNIDAD! ¡MANO DURA CON ESTOS GOLPISTAS

Da Asamblea Popular Revolucionaria.

Siamo in presenza di un nuovo disperato tentativo da parte dell’opposizione golpista di ottenere il potere che non hanno potuto, né potranno conseguire attraverso il voto.
Il comunicato emesso dallo stesso gruppo di militari golpisti che cercarono di distruggere la democrazia venezuelana in aprile, è stato diffuso con la complicità dei mezzi di comunicazione golpisti.
Questo show mediatico non è altro che un’azione ritardata di ciò che avrebbe potuto essere se lo sciopero golpista di Lunedì 21 scorso avesse avuto esito positivo.

Dapprima c’era stato il tentato omicidio del presidente in aeroporto, in seguito quello del vicepresidente nella Plaza O’Leary del centro di Caracas, ora stanno mettendo in atto un nuovo show mediatico per invitare “il popolo” alla violenza e alla ribellione.

I 14 militari “attivi” che si sono pronunciati contro il presidente costituzionale, sono i militari che erano direttamente o indirettamente coinvolti nel golpe dell’11 aprile contro la democrazia, tra cui il “marinaio d’acqua dolce” Héctor Ramírez Pérez, che questa volta non ha avuto “il privilegio” di leggere il comunicato, nè di far brillare i suoi guanti bianchi alla Michael Jackson.
Come già è stato detto da diversi alti personaggi della Fuerza Armada Nacional: questi militari ribelli non posseggono alcun mandato, né truppe e non rappresentano in assoluto l’istituzione armata.
Di fatto, grazie alla loro vigliaccheria nel negare ogni responsabilità nel golpe di aprile (come invece non farebbe ogni militare che merita rispetto) e nascondersi dietro assurdi cavilli, hanno perso tutta la loro credibilità, anche tra i tanti che si oppongono al governo costituzionale.

Il fallimento dello sciopero ha lasciato i settori golpisti dell’opposizione nella totale disperazione. Questi sanno di avere perso persino l’appoggio del governo degli Stati Uniti.
La caduta di Chávez, e la conseguente repressione della destra venezuelana, destabilizzerebbero il paese e impedirebbero il flusso di petrolio, proprio nel momento in cui questi si preparano a massacrare il popolo iracheno.

All’appello dei 14 militari ha risposto la borghesia venezuelana, amante della violenza -quando questa non è rivolta contro di lei- (come quella del Chile, d’altronde, che appoggiò il sistematico sterminio di migliaia di cileni per mano di Pinochet) congregandosi nella Plaza Benito Musolini (Altamira) in Caracas per celebrare l’invito alla violenza e alla ribellione, lanciato da un gruppetto di pagliacci traditori.
Alla borghese orda elitaria si è unito il gruppo del sempre buffone Orlando Urdaneta, il traditore della Classe Lavoratrice Carlos Ortega, il socialcristiano Calderón, e altri dirigenti di partito che affondarono il paese: AD y COPEI.



Intanto, pattuglie di motociclisti borghesi, a bordo delle loro costosissime Harley-Davidson, si dedicavano a sbarrare il traffico nei dintorni Venezolana de Televisión, insultando i vigilantes e arrivando anche a sparare in direzione del canale.
Gli appelli alla violenza e al ripudio del regime democratico sono stati trasmessi e amplificati dai mezzi commerciali golpisti, promotori della violenza contro le classi popolari e contro il governo democratico di Hugo Chávez.
Ci uniamo alla voce di diniego verso i mezzi di comunicazione commerciali, che sono al servizio del golpismo, promuovono la destabilizzazione e lo scontro nel Venezuela.
Sebbene questi militari siano stati assolti dal TSJ dalle imputazioni per la loro dichiarazione del golpe dell’11 aprile contro la democrazia, questo nuovo appello alla ribellione, alla violenza e allo scontro tra venezuelani, è una ragione sufficiente per porre questi pagliacci tra le inferriate, una buona volta.
In nessun paese del mondo è concesso che un gruppo di militari, che già avevano attentato contro la democrazia, restino impuniti e liberi di esortare nuovamente alla violenza e alla distruzione della democrazia.
Facciamo un appello al governo costituzionale affinché applichi la legge.
Pretendiamo l’annullamento di concessioni di trasmissioni a mezzi golpisti complici di appelli alla violenza
No al dialogo con chiunque ripudi il governo legittimamente costituito.

Ya está bueno ya, carajo!
¡Exigimos la cancelación de concesiones de transmisión a
medios golpistas cómplices de llamados a la violencia!
¡No al diálogo con quienes desconocen al gobierno
legítimamente constituido!
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"Revolution - Dopes - Guns & Fuckin' in the streets"
by Bambine di Satana

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Titolo Autore Data
jalabolas Indio Yauco Tuesday, Jul. 29, 2003 at 3:54 AM
x rock'n riot Bambine di Satana Friday, Oct. 25, 2002 at 10:28 PM
info rock'n riot Friday, Oct. 25, 2002 at 5:08 PM
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