riassediata la chiesa della nativitą, rastrellamenti di massa nei territori palestinesi.

Continua senza sosta la rappresaglia israeliana per l'attentato di ieri a Gerusalemme. Ancor prima dell'alba, dopo aver circondato il campo profughi di Dheisheh, oltre cento tra veicoli blindati e carri armati, appoggiati da elicotteri Apache con la 'stella di David', sono entrati a Betlemme e hanno cominciato a perquisire l'abitato palmo a palmo. Betlemme e' stata dichiarata 'zona militare inaccessibile', e' stata circondata nuovamente la Basilica della Nativita' (per impedire che, come avvenne in aprile, vi trovino rifugio i militanti palestinesi ricercati) e i soldati hanno perquisito il Centro della Pace che da' sulla piazza del Presepe. Nell'incursione sono stati arrestati decine di miliziani, in gran parte uomini sospettati di appartenere ad Hamas (che ieri aveva rivendicato l'attentato); e tra di essi, ci sarebbe anche la ragazza che avrebbe organizzato l'azione. Negli scontri seguiti un po' ovunque, e' rimasto ucciso anche un funzionario Onu, in forze all'Agenzia per i Rifugiati nel campo profughi di Jenin. Ma tra i morti ci sono anche un bambino palestinese di 10 anni, colpito nello stesso campo per rifugiati, e un soldato israeliano. Con l'incursione odierna, Israele arriva a controllare sette delle maggiori otto citta' della Cisgiordania.


La vittima dell'ONU era un impiegato irlandese dell'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unrwa), impegnato nel programma di aiuti ai profughi palestinesi nel campo di Jenin, dove nella mattinata sono entrati i militari israeliani nel quadro dell'operazione Reazione a catena ordinata dal premier Sharon in risposta all'attentato di Gerusalemme.

Il funzionario delle Nazioni Unite si č trovato in mezzo ad una violenta sparatoria, mentre una unitą di elite israeliana cercava di arrestare un dirigente militare della Jihad islamica. Inutili i tentativi di soccorso prestati dai medici. Una donna che si trovava con lui, anch'ella dipendente dell'Unrwa, č stata ferita a una gamba. Si tratta di Caoimhe Butterly, irlandese che da mesi vive in Cisgiordania.

Secondo Gush Shalom, č stata ferita dal fuoco di carristi mentre cercava di fare scudo a un gruppo di bambini palestinesi che in precedenza avevano scagliato sassi contro mezzi blindati israeliani.

Ricordiamo che negli scontri č stato ucciso anche un bambino palestinese di 10 anni, colpito nello stesso campo per rifugiati.